A proposito di leggi " ad minchiam " , questa per me è fantastica , degna di un paese di buffoni quale stiamo diventando .......
«Pagate la luce? Allora anche il canone Rai»
di ELENA G. POLIDORI
— ROMA —
È LA PROPOSTA che da anni circola nei palazzi della politica come unico metodo per far pagare a tutti il canone Rai. E ora pare che il ministro dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, voglia farla uscire dal chicchiericcio per trasformarla in legge. E rapidamente. «A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità — ecco la proposta del ministro, anticipata in un’intervista — verrà chiesto di pagare il canone perché, se uno ha l’elettricità, ha anche l’apparecchio tv. Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà». La riforma del canone — ecco la svolta reale rispetto ai precedenti tentativi — sarà presentata, secondo Romani, o col decreto milleproroghe o comunque entro l’anno e servirà ad azzerare la grande evasione: «Circa il 30% di chi dovrebbe pagare il canone — ha sottolineato — non lo fa». Secondo la Rai, per la verità, le stime sono anche maggiori (sfiorerebbero il 45%) ma l’azienda ha fatto presente al ministro, al momento della firma del contratto di servizio, di non essere più in grado di sostenere molti oneri senza un’adeguata politica di recupero dell’evasione da canone. Di qui l’assicurazione di Romani che, con questa nuova impostazione del canone, dal 2012 l’importo si ridurrà anche per i cittadini «secondo il principio che se pagano tutti, pagano meno».
LA MISURA stabilita da Romani, insomma, dovrebbe prendere l’avvio già dal prossimo anno quando, sempre secondo il ministro, non sarà quindi più necessario aumentare il canone per compensare la forte evasione. Un fatto che è stato accolto con favore dall’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai. «Giusto consentire a chi paga già — ha sottolineato il segretario Usigrai, Carlo Verna — di poter risparmiare qualcosa grazie al recupero dell’evasione». «Per plaudire — ha proseguito Verna — aspettiamo, però, che le intenzioni si traducano in un effettivo provvedimento, nell’era del conflitto di interessi solo quando carta canterà ci fideremo e allora ringrazieremo anche quelli come il presidente Garimberti e il consigliere Petroni, che hanno caldeggiato da tempo un provvedimento fondamentale per la salvezza del servizio pubblico. Il canone in bolletta — ha concluso— è anche un nostro cavallo di battaglia».
I FINIANI, però, non sono d’accordo. Dice, infatti, Benedetto Della Vedova di Fli : «L’ipotesi di inserire il canone nella bolletta elettrica rappresenterebbe un aumento surrettizio di pressione fiscale, perché colpirebbe inevitabilmente chi non ha un apparecchio tv, in casa, in negozio o in ufficio, caricando sul contribuente l’onere di dimostrare il contrario». «E’ un atto di equità nei confronti di chi il canone lo paga — è infine l’opinione di Mario Valducci del Pdl — e un recupero di risorse per un migliore servizio pubblico».
(fonte quotidiano.net )