Con il permesso di Valerio inziamo la divulgazione dei preziosi articoli della rubrica Check Point apparsi in questi anni sulla rivista sciare.
I primi si possono scaricare cliccando sugli allegati di questo post.
Tecnica Creatività e Stile
La tecnica non come fine, ma come mezzo per liberare la creatività ed esprimere il piacere di sciare.
Alla domanda che mi hanno fatto al corso, domanda del tipo: "perchè fai il corso, cosa ti interessa migliorare?" risposi appunto, mi piacerebbe sciare "più bello" per divertirmi di più!
[...]
Ciò porta a dare un’immagine «vista dall’interno», un’immagine fatta di sensazioni, molto più adatta a dare il via alla realizzazione di un gesto efficace. Sono passati quarant’anni e questa loro visione è di assoluta attualità!… In Jam Session abbiamo scoperto il libro di Georges Joubert soltanto a metà degli anni ’90 e constatato con piacere che, nel nostro piccolo, i criteri didattici e metodologici adottati avevano molti punti in comune con l’approccio indicato dal tecnico francese.
La ricerca di sempre nuove soluzioni didattiche che tengano in considerazione le sensazioni e la coscienza motoria dell’allievo è quindi stata ed è sempre di più alla base della nostra attività.
L’obiettivo primario è condurre l’allievo, ad una profonda presa di coscienza dei fondamentali dello sci;
il secondo obiettivo è quello di suscitare un vivo interesse verso i temi tecnici, per creare nuovi e più evoluti strumenti di espressione motoria;
il terzo obiettivo è di combattere la ricerca artificiosa dello «stile», dell’abbellimento del gesto, che non ha niente a che vedere con il vero «Stile», quello che scaturisce spontaneamente dall’abbinamento di tecnica, creatività, istintotemperamento-sensibilità.
[...]
Continua sul pdf della Jam Session.
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Tecnica Creatività e Stile
La tecnica non come fine, ma come mezzo per liberare la creatività ed esprimere il piacere di sciare.
Alla domanda che mi hanno fatto al corso, domanda del tipo: "perchè fai il corso, cosa ti interessa migliorare?" risposi appunto, mi piacerebbe sciare "più bello" per divertirmi di più!
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Ciò porta a dare un’immagine «vista dall’interno», un’immagine fatta di sensazioni, molto più adatta a dare il via alla realizzazione di un gesto efficace. Sono passati quarant’anni e questa loro visione è di assoluta attualità!… In Jam Session abbiamo scoperto il libro di Georges Joubert soltanto a metà degli anni ’90 e constatato con piacere che, nel nostro piccolo, i criteri didattici e metodologici adottati avevano molti punti in comune con l’approccio indicato dal tecnico francese.
La ricerca di sempre nuove soluzioni didattiche che tengano in considerazione le sensazioni e la coscienza motoria dell’allievo è quindi stata ed è sempre di più alla base della nostra attività.
L’obiettivo primario è condurre l’allievo, ad una profonda presa di coscienza dei fondamentali dello sci;
il secondo obiettivo è quello di suscitare un vivo interesse verso i temi tecnici, per creare nuovi e più evoluti strumenti di espressione motoria;
il terzo obiettivo è di combattere la ricerca artificiosa dello «stile», dell’abbellimento del gesto, che non ha niente a che vedere con il vero «Stile», quello che scaturisce spontaneamente dall’abbinamento di tecnica, creatività, istintotemperamento-sensibilità.
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