Ferrata Tomaselli

spino71

Demone bianco ubriaco
Questo week end io e la morosa ci siamo fatti una due giorni zona Falzarego e così sabato abbiamo affrontato la Tomaselli: dalle descrizioni, sinceramente, me l'aspettavo più bastarda mentre secondo me l'esposizione non è impressionante e con un minimo di tecnica si va sù senza particolari problemi. Al contrario, la discesa sempre con cavo metallico, che le guide riportano come sostanzialmente facile, a mio avviso è tutt'altro che banale e priva di pericoli: richiede attenzione costante anche perchè, una volta finito il cavo, per scendere la via è ancora ripida e piena di materiale detritico, fare un casino è un attimo tanto che una volta arrivati in zona del bivacco della chiesa, qualcuno ha provocato una frana il cui rumore è finito dopo un paio di minuti...:shock:

Panoramica dal Lagazuoi...sempre d'effetto...
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Un passaggio con Martina in posizione un pò esposta...:D
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Altra vista da sotto del tratto finale con una coppia di tedeschi che saliva senza alcuna sicurezza e con le scarpe da ginnastica :skifrusta: Da sparargli nei co......!!
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La Marmolada...che voglia! :Y
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Ultimo tratto in salita
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La Tofana in tutto il suo splendore...
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La discesa
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Nel complesso...UNA BELLA GIORNATA...:D:D:D
 
Al di là del fatto che sia più o meno esposta o più o meno verticale, secondo te che cosa la rende una ferrata "molto difficile" secondo tutte le guide?
Ci sono dei buoni appigli, o serve forza di braccia?
Grazie
 
Era molto frequentata?
Grazie per la foto della Tofana di Rozes, vedo che la cresta è quasi libera dalla neve finalmente.
 
Al di là del fatto che sia più o meno esposta o più o meno verticale, secondo te che cosa la rende una ferrata "molto difficile" secondo tutte le guide?
Ci sono dei buoni appigli, o serve forza di braccia?
Grazie

E' una delle più belle ferrate che abbia mai fatto e vai tranquillo che le braccia non sono molto sollecitate in quanto vai su di gambe. Come difficoltà la Costantini ha un passaggio o due dove le braccia sono molto sollecitate ma il panorama e il contesto in cui si svolge la ferrata è decisamente inferiore alla Tomaselli!
 

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Al di là del fatto che sia più o meno esposta o più o meno verticale, secondo te che cosa la rende una ferrata "molto difficile" secondo tutte le guide?
Ci sono dei buoni appigli, o serve forza di braccia?
Grazie

Secondo me gli appigli ci sono e sono buoni, la differenza la fa quel minimo di tecnica in più o in meno che uno possiede: l'anno scorso ho fatto altre ferrate dolomitiche come la Cesare Piazzetta e la ferrata delle trincee sul Padon che ho trovato con passaggi più difficili come l'attacco di quest'ultima. Dall'autunno in poi con la morosa abbiamo iniziato ad arrampicare e la differenza l'ho notata eccome: mentre prima se ero un pò in difficoltà mi tiravo sù a forza come una maiale, ora ragiono, guardo intorno e penso a mettere sempre bene i piedi (basta 1 cm di punta e sei apposto...), hai una visione diversa e te la godi molto di più. Quindi, la difficoltà della Tomaselli per me sta più in questa ricerca degli appoggi migliori che se non sfrutti a dovere affaticano molto di più le braccia.
La progressione poi è comunque sempre molto piacevole e mai estrema ed il panorama impagabile...
 
Era molto frequentata?
Grazie per la foto della Tofana di Rozes, vedo che la cresta è quasi libera dalla neve finalmente.

Siamo partiti dal Falzarego con la funivia alle 9.30, un'oretta circa di avvicinamento, davanti a noi c'erano questi due imbecilli di tedeschi a cui abbiamo dato un bel pò di margine, un altra persona che abbiamo fatto passare perchè stavamo andando sù con calma, e poi non ho visto altro....sulla cima in tutto eravamo 7/8 persone che si strozzavano di panini con lo speck..:D
Quindi, giornata IDEALE...
 
penso che quest'inverno mi farò un sacco di uscite in solitaria!!!!:skifrusta::skifrusta:

almeno fai un fischio....................!!

detto questo, gran bella giornatae gran belle foto!!

P.s che gran MOROSA che hai!! ( speriamo solo non le piaccia pure la polvere!!:DDD)
 
Tomaselli non per tutti

Al di là del fatto che sia più o meno esposta o più o meno verticale, secondo te che cosa la rende una ferrata "molto difficile" secondo tutte le guide?

Il passaggio iniziale che si vede nella foto già è indicativo, è molto esposto (tanto che fino a qualche anno fa c'era un secondo cavo in basso per i piedi), e la difficoltà vera è la placca finale, che è veramente aerea, esposta e abbastanza lunga, per cui qualche crisi la può provocare in un principiante. Se si è sereni è libidine ferratistica pura, sei lassù quasi nel cielo.
L'ho rifatta l'anno scorso dopo 34 anni dalla prima volta, come esame di laurea in ferrate dolomitiche :D per le mie figlie, alla fine mi si è incagliato il secondo moschettone nel chiodo sotto di me proprio a un terzo della placca, l'ho dovuto prendere a calci tenendomi con una mano per arrivarci col piede (abbassarmi era dura, non vedevo più dove mettere i piedi), a qualcuno nell'Olimpo saranno fischiate le orecchie.
E' difficile perché è sempre sostenuta, l'avvicinamento è abbastanza faticoso (forse più di un'oretta) e la discesa in effetti molto impegnativa, se arriva un temporale c'è da farsi venire la permanente. La sconsiglierei a chi ne ha fatte poche. Un buon pre-test può essere la Bovero al Col Rosà, che ritengo una delle più difficili della zona (si parte dal camping Olimpia a Cortina), c'è un passaggio all'inizio selettivo, esposto e con pochi appigli e appoggi, e fisicamente è impegnativa sia per l'avvicinamento che per il ritorno, se si passa lisci si è pronti anche per onorare la memoria di Cesco Tomaselli, famoso giornalista e alpinista.
 
.......tanto che fino a qualche anno fa c'era un secondo cavo in basso per i piedi.........

Ah, non c'è più? Si va in pressione o ci sono appigli?

la difficoltà vera è la placca finale, che è veramente aerea, esposta e abbastanza lunga, per cui qualche crisi la può provocare in un principiante. Se si è sereni è libidine ferratistica pura, sei lassù quasi nel cielo.

Anche qua: buoni appigli o forza di braccia?

. Un buon pre-test può essere la Bovero al Col Rosà, che ritengo una delle più difficili della zona

Concordo. Personalmente ho trovato più difficile (e di gran lunga meno divertente) la ferrata del Col Rosà rispetto ad altre anche notoriamente più difficili.
 
Ah, non c'è più? Si va in pressione o ci sono appigli?


Anche qua: buoni appigli o forza di braccia?



Concordo. Personalmente ho trovato più difficile (e di gran lunga meno divertente) la ferrata del Col Rosà rispetto ad altre anche notoriamente più difficili.

Senza cavo per i piedi diventa un bel passaggio, si va in pressione con un po' di trazione sulle braccia. Non è istintivo, converrebbe partire col piede destro sotto la sporgenza e poi su col sinistro e sei passato. Col peso bene in fuori per aumentare l'aderenza.

Sulla placca finale si va in equilibrio tra aderenza e braccia, gli appoggi ci sono ma si è lassù belli esposti, bisogna stare bene in fuori con la schiena e sfruttare la pressione, strisciare con la pancia sulla roccia tirando con le braccia qui non è la tecnica giusta.

La Bovero in effetti è bella tosta, e spesso sottovalutata.
Infine vorrei consigliare a tutti la Col dei Bos, sulle torri di Falzarego. E' molto divertente, non banale, in un panorama meraviglioso, e attrezzata perfettamente.
Provare per credere.

http://www.vieferrate.it/ferratacolbos.htm
 
Il passaggio iniziale che si vede nella foto già è indicativo, è molto esposto (tanto che fino a qualche anno fa c'era un secondo cavo in basso per i piedi), e la difficoltà vera è la placca finale, che è veramente aerea, esposta e abbastanza lunga, per cui qualche crisi la può provocare in un principiante. Se si è sereni è libidine ferratistica pura, sei lassù quasi nel cielo.
L'ho rifatta l'anno scorso dopo 34 anni dalla prima volta, come esame di laurea in ferrate dolomitiche :D per le mie figlie, alla fine mi si è incagliato il secondo moschettone nel chiodo sotto di me proprio a un terzo della placca, l'ho dovuto prendere a calci tenendomi con una mano per arrivarci col piede (abbassarmi era dura, non vedevo più dove mettere i piedi), a qualcuno nell'Olimpo saranno fischiate le orecchie.
E' difficile perché è sempre sostenuta, l'avvicinamento è abbastanza faticoso (forse più di un'oretta) e la discesa in effetti molto impegnativa, se arriva un temporale c'è da farsi venire la permanente. La sconsiglierei a chi ne ha fatte poche. Un buon pre-test può essere la Bovero al Col Rosà, che ritengo una delle più difficili della zona (si parte dal camping Olimpia a Cortina), c'è un passaggio all'inizio selettivo, esposto e con pochi appigli e appoggi, e fisicamente è impegnativa sia per l'avvicinamento che per il ritorno, se si passa lisci si è pronti anche per onorare la memoria di Cesco Tomaselli, famoso giornalista e alpinista.

:PPINKHo fatto ieri. :PAAUDopo il primo passaggio "con le braccia":skifrusta:, dove le mie scarpe scivolavano dalla parete,
tutto l'altro non è sembrato cosi difficile, come ho letto dopo della ferrata. Decisamente non mi piaciutto per niente il ghiaione ripido del ritorno:evil:
Le panorame delle montagne estive (Fanes-Tofane-Lagazuoi), che ho visto solo sciando nelle veste invernale, sono uniche.:clap:
Sono ancora tutta sotto l'empressione... da digerire con calma. E non so ancora se vorrei ripetere un giorno.
 
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