macs
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Gita effettuata sabato 5/06/2010. Si tratta di una bella traversata nel gruppo delle solitarie Dolomiti di sinistra Piave o friulane che dir si voglia. Si tratta di un itinerario abbastanza lungo se fatto in giornata, ma è possibile anche spezzarlo in due tappe, pernottando al bivacco Gervasutti. Complessivamente sono circa 1500mt di dsl con uno sviluppo però molto lungo, soprattutto se non si dispone, come me di una seconda auto al rif. Pordenone, e bisogna quindi tornare a piedi al punto di partenza rientrando lungo la strada della val Cimoliana.
Si parte dalla località Pian Fontana a quota 940mt circa dove, una volta guadato il torrente(a volte problematico, soprattutto in primavera o dopo forti temporali, mentre in estate è spesso secco) si imbocca il sentiero n. 390 che risale velocemente la val dei Frassin, fino alla casera laghet di sotto prima e, ora su terreno aperto, a quella di sopra poco dopo a 1871mt in splendida posizione panoramica. Poco dopo la casera, si incontra il bivio con il sentiero n. 389, che si segue verso destra con un percorso sempre molto bello e panoramico e con diversi saliscendi, fino a risalire in ultimo faticosamente, alla panoramicissima forcella Spe(q.2049mt) da dove si apre la vista verso le dolomiti di Sesto le Marmarole e l’Antelao. Da questa, attraverso un breve ma friabile percorso(fare attenzione) si raggiunge brevemente il bivacco Gervasutti(q.1940mt in bellissima posizione! Possibilità di pernottamento).
Dal bivacco ho poi proseguito per il sentiero Marini, che con percorso di cenge tra le pareti e il bosco traversa lungamente tutta la testata della valle di San Lorenzo(in questo tratto si attraversa un colatoio di ghiaie in continuo movimento, dove spesso il sentiero è cancellato e dove si può trovare qualche difficoltà per via del terreno spesso friabile e franoso. E’ consigliabile informarsi preventivamente sullo stato del sentiero, che è cmq consigliato solamente ad escursionisti esperti), fino a raggiungere la cima del Col Cadorin(ottimo punto panoramico), prima di iniziare finalmente la discesa che per bel bosco ci condurrà al parcheggio sotto il rifugio Pordenone, passando per i due belvedere sul sempre incredibile campanile di Val Montanaia, recentemente sistemati dall’ente parco. Da qui, se non si ha una seconda macchina, bisognerà seguire in discesa la strada della val Cimoliana per diversi km fino a ritornare a Pian Fontana.
Qlk foto.
Sguardo verso cima Compol e il versante N/E della cima dei Preti(tra l’altro, recentemente scesa con gli sci…) e la val dei Drap, risalendo la val dei Frassin.
All’uscita dal bosco compare la casera Laghet di sotto.
Casera Laghet di sopra, davanti e dietro.
Dal sentiero n.389. l’ancora lontana forcella Spe con a destra la cima Cadin degli Elmi, cima Talagona e di San Lorenzo.
Dietro invece, un ultimo sguardo verso cima dei Preti e cima Laste.
Tratto del sentiero 389
Forc. Spe
Marmarole e dolomiti di Sesto da forc. Spe
Il bivacco Gervasutti con in secondo piano il Col Cadorin, che raggiungeremo dopo..
Il bel percorso del sentiero Marini, che rasenta tutta la base delle pareti di cima Talagona.
Particolare dell’ostico tratto del sentiero Marini nell’attraversamento della testata della valle di San Lorenzo
Sguardo verso le cime di Vedorcia, alla base delle quali siamo appena passati.
Dal Col Cadorin verso il Pramaggiore ancora innevato.
Dietro, ancora le cime di Vedorcia e di Talagona a destra, con il tratto ostico del percorso.
Si parte dalla località Pian Fontana a quota 940mt circa dove, una volta guadato il torrente(a volte problematico, soprattutto in primavera o dopo forti temporali, mentre in estate è spesso secco) si imbocca il sentiero n. 390 che risale velocemente la val dei Frassin, fino alla casera laghet di sotto prima e, ora su terreno aperto, a quella di sopra poco dopo a 1871mt in splendida posizione panoramica. Poco dopo la casera, si incontra il bivio con il sentiero n. 389, che si segue verso destra con un percorso sempre molto bello e panoramico e con diversi saliscendi, fino a risalire in ultimo faticosamente, alla panoramicissima forcella Spe(q.2049mt) da dove si apre la vista verso le dolomiti di Sesto le Marmarole e l’Antelao. Da questa, attraverso un breve ma friabile percorso(fare attenzione) si raggiunge brevemente il bivacco Gervasutti(q.1940mt in bellissima posizione! Possibilità di pernottamento).
Dal bivacco ho poi proseguito per il sentiero Marini, che con percorso di cenge tra le pareti e il bosco traversa lungamente tutta la testata della valle di San Lorenzo(in questo tratto si attraversa un colatoio di ghiaie in continuo movimento, dove spesso il sentiero è cancellato e dove si può trovare qualche difficoltà per via del terreno spesso friabile e franoso. E’ consigliabile informarsi preventivamente sullo stato del sentiero, che è cmq consigliato solamente ad escursionisti esperti), fino a raggiungere la cima del Col Cadorin(ottimo punto panoramico), prima di iniziare finalmente la discesa che per bel bosco ci condurrà al parcheggio sotto il rifugio Pordenone, passando per i due belvedere sul sempre incredibile campanile di Val Montanaia, recentemente sistemati dall’ente parco. Da qui, se non si ha una seconda macchina, bisognerà seguire in discesa la strada della val Cimoliana per diversi km fino a ritornare a Pian Fontana.
Qlk foto.
Sguardo verso cima Compol e il versante N/E della cima dei Preti(tra l’altro, recentemente scesa con gli sci…) e la val dei Drap, risalendo la val dei Frassin.
All’uscita dal bosco compare la casera Laghet di sotto.
Casera Laghet di sopra, davanti e dietro.
Dal sentiero n.389. l’ancora lontana forcella Spe con a destra la cima Cadin degli Elmi, cima Talagona e di San Lorenzo.
Dietro invece, un ultimo sguardo verso cima dei Preti e cima Laste.
Tratto del sentiero 389
Forc. Spe
Marmarole e dolomiti di Sesto da forc. Spe
Il bivacco Gervasutti con in secondo piano il Col Cadorin, che raggiungeremo dopo..
Il bel percorso del sentiero Marini, che rasenta tutta la base delle pareti di cima Talagona.
Particolare dell’ostico tratto del sentiero Marini nell’attraversamento della testata della valle di San Lorenzo
Sguardo verso le cime di Vedorcia, alla base delle quali siamo appena passati.
Dal Col Cadorin verso il Pramaggiore ancora innevato.
Dietro, ancora le cime di Vedorcia e di Talagona a destra, con il tratto ostico del percorso.