Ho percorso ieri la Cengia Veronesi grazie ai preziosissimi consigli di tantaneve e volevo lasciare 3 commenti a caldo.
1. Percorso davvero elettrizzante e da lasciare senza fiato.
Bellissimo, indimenticabile.
2. Come diceva Tantaneve, l'uscita dalla galleria sul Ciadin di fanis è qualcosa che ti rimane scolpito nella mente. E' talmente bello che ho provato la rara sensazione che tutto quel ben di Dio fosse per me.
3. ATTENZIONE: ciò che rende il percorso così unico (vedi commento 1) lo rende anche "
per pochi". La cengia è molto esposta (anche se fra un salto di 50 metri e di 700 cambia poco). Il cavo, come diceva tantaneve, è solo nei tratti dove la cengia è particolarmente assottigliata. Altrove il sentiero è sempre orizzontale (mai inclinato verso il vuoto), ma comunque stretto, sassoso e con un pianetto inclinato di fianco e il vuoto a pochissimi metri.
Insomma, per me che non sono un alpinista nato sulle montagne, che ho il passo sicuro ma non vado ovunque, è servita tanta concentrazione e tiravo davvero il fiato solo nei tratti in cui trovavo il cavo.
Quasi una cengia da cacciatori più che un sentiero EEA.
E' questo il motivo, secondo me, per cui, malgrado l'abbiano recentemente riattrezzato,
non è segnalato (se non un vecchio cartello al Lagazuoi) e non è pubblicizzato.
Credo sia una scelta saggia, per tenere lontani curiosi ed inesperti. Come dicevo prima, è un sentiero "per pochi".
Grazie ancora a tantaneve, sia per avermi fornito questo itinerario, sia perchè grazie alle precise indicazioni abbiamo beccato al primo colpo tutte le deviazioni.
