RaceKitten
Utente dal 2007 😳
Nel w-e appena trascorso (10-11.04.2010) si è svolta a Pampeago (TN) l'ultima tappa del Prove Libere Tour 2010, in cui le case del Pool Sci Italia hanno proposto ai tester gli sci della prossima stagione.
Innanzitutto riepilogo velocemente le caratteristi che fisiche e tecniche del tester:
io sono 75kg su 175cm di "altezza", ho una preparazione fisica buona e scio spesso al Latemar, per cui conosco ogni angolo di quelle piste.
a livello tecnico sono un oro base, scio con scarponi Head Raptor 120RS (quelli completamente rossi, i vecchi) e come sci alterno dei Rossignol 9S da 155cm (2008-2009) con degli Head iSpeed da 175cm (2009-2010) per cui mi sento di dire che ho imparato sciare in modo appropriato sia con sci da gigante che da slalom.
Purtroppo il sabato non sono riuscito ad arrivare presto sulle piste e complice l'affollamento degli stand verso le 10 ho sciato con i miei iSpeed, trovando una neve fortunatamente ancora buona, per cui mi sono goduto una mattinata da gigante sulle piste Oberholz e Absam-Maierl in cui c'era veramente poca gente.
A mezzogiorno ho riprovato a entrare nel villaggio Pool Sci Italia, da cui sono uscito il primo paio di sci 2011 ai piedi:
Head Supershape iTitan(170cm)
la neve verso le 11 era effettivamente primaverile e sui tratti più ripidi non mi son trovato particolarmente a mio agio sulle curve più strette: il centro è effettivamente largo e lo sci tutt'altro che leggero da girare. Appena riesco a passare ad una sciatta binaria "come si deve" mi accorgo che questo iTitan non è niente male: sulle curve ampie lo sci è stabile, stabile come una buon racecarver della stessa lunghezza, malgrado il raggio 13.5m, l'inversione non è fulminea, ma com'è per il Magnum o tanti altri front racer bastano poche curve per abituarcisi. Il rovescio della medaglia è quello dorato, perché con 78mm sotto i piedi mi riescono delle pieghe invidiabili e le code larghe aiutano la chiusura di curva in angolazione… pare una cosa da poco ma con gli iSpeed le code strette non incidono con la stessa facilità.
Nelle discese successive provo a ravvicinare le curve e a essere più cattivo nel ribaltamento ma devo dire che nello stretto non mi hanno entusiasmato quanto sui raggi medi e ampi.
Riportato lo sci allo stand Head il ragazzo mi chiede "com'è" e la prima parola che mi esce dalla bocca è "strano", proprio perché è bellissimo per carvare e discretamente stabile sul veloce, tutt'altro immediato nello stretto, nè come tempi, nè come sensazioni.
Lo consiglio decisamente a chi scia già bene (un buon oro base), predilige le curve ampie ma vuole uno sci più facile di un GS e più fun carver di un racecarver: lo metto tranquillamente alla pari dell' iMagnum, visto che il modello 2011 con tanto di Kers pare si chiami così. Per chi invece ha bisogno di uno sci per migliorare tecnicamente chiedo siano più indicati proprio i Supershape iSpeed o Magnum, poiché credo che il centro così largo del'iTitan non sia particolarmente d'aiuto.
___________________
Il giorno successivo arrivo sulle piste alle 9, trovo una bella neve stranamente ghiacciata e vado a cercarmi uno sci "tecnico":
Head iSupershape(165cm)
Parto con decisione con delle curve strette, lo sci gira facile, con il suo R.11m o poco più; è bello reattivo e si fa sentire quando prendo una cunetta e arretro qualche cm, tanto che devo giocarmi un jolly per stare in piedi su una pista che pare esser rimasta a febbraio.
Nelle curve binariate questo sci si dimostra fenomenale: velocissimo da invertire, piuttosto morbido, per cui mi permette di sentire bene i cambiamenti della neve, fenomenale come risposte elastiche, perché più lo carico e mi inclino spingendo sulle spatole "generose" e più mi risponde con vigore… sarà il Kers o saranno i fianchi trapezoidali e non più dritti come nel vecchio Supershape, ma mi pare che Head sia riuscita a migliorare uno sci che già si era imposto come un'ottimo slalom carver.
La reattività di questo sci mi ha entusiasmato, mi è piaciuto più dell'iTitan come fun carver, perché magari ho piegato qualche cm in meno e ho sciato con curve più corte, correndo meno, ma ho cambiato spigolo con una velocità fenomenale, tanto che mi è piaciuto quasi quanto i miei Rossignol 9S ! Forse nelle ultime giornate ho usato troppo gli iSpeed.
Chiaramente il Supershape rosso resta uno sci per chi sa sciare: uno sciatore che tende ad arretrare non riesce a farci una pista senza cadere e se non lo sci spinge sui binari è più che sprecato, perché l'elasticità non viene fuori in derapata e la morbidezza e la sciancratura danno solo fastidio.
Rispetto ad un SL puro questo sci è meno polivalente, ma molto più "giocoso", per cui credo che continuerà ad avere un buon successo.
Head Supershape iSpeed(170cm)
cambio lo slalom carter con questo notissimo racecarver, in versione "demo" per cui con le scritte a pennarello sulle code e senza fronzoli sulla serigrafia. Sulle piste dell'Agnello c'era una gara e stranamente non ho trovato quasi nessuno nel raccordare la pista con la Tresca, curioso di capire quanto questo sci in versione 2011 abbia da invidiare al mio iSpeed 2010 lascio correre gli sci su curve ampie e a velocità molto sostenuta, fino a che non sento le punte sbattere in po'. Per carità la pista era deserta e io ho dovuto correre parecchio prima di avvertire questa sensazione, per cui lo sci è ottimo in quanto a stabilità, soprattutto se consideriamo anche che sciavo con il 170cm e non un gs da 175cm.
Raggiunta la parte piana ravvicino le curve e lo sci si dimostra reattivo, più del modello della stagione precedente, per cui il Kers si sente. Nelle curve più strette l'ho trovato più facile del'iSpeed, forse perché è più corto e più leggero, ma non migliore, perché l'iSpeed è più veloce da invertire e più stabile quando le piste sono sgombre e si può correre.
Questo sci mi è piaciuto molto, davvero un'attrezzo ottimo, lo consiglierei assolutamente a tutti gli sciatori che devono imparare a condurre, per cui uno sci troppo sciancrato è controproducente ed un gs negozio è eccessivo, perché questo racecarver è più facile da inserire e risulta più facile anche in fase di chiusura di curva. In fase di chiusura di curva mi ha dato molta fiducia mentre abbassavo per benino il ginocchio interno a ricercare un bel parallelismo delle tibie.
Fischer RC4 WorldCup RC(170cm)
Purtroppo questo sci non era disponibile in misura 175cm e data la nomea di Fischer come sci rigidi ho preso il 170cm e non il 180cm. E' stato piacevolissimo trovarmi assolutamente a mio agio dopo una o due curve, altro che sci difficili: quasi non mi accorgevo di aver cambiato sci rispetto ai Supershape Speed, perchè li ho trovati intuitivi quanto i precedenti. Sulle curve più ampie li ho trovati anch'essi stabili, malgrado la misura "cortina", la coda molto larga (larghissima rispetto ai 94mm degli iSpeed) aiuta tantissimo in chiusura di curva, però le reazioni non sono elastiche e pastose ma secche e decise, come da tradizione Fischer.
Nelle curve strette però l'elasticità del Kers mi era piaciuta di più… questo Fischer però è più rigido e pesante sotto i piedi, per cui immagino che sulla neve dura o ghiacciata abbia una marcia in più, tuttavia erano passate le 11, per cui di ghiaccio o neve dura non era rimasto un gran che…
Non ho potuto trattenermi dal fare una battuta sul "finto buco" al ragazzo dello stand mentre gli rendevo gli sci, perché a mio parere fare il buco sulle punte per farli assomigliare a quelli da gara, ma "tapparlo" con un materiale trasparente è pure sempre una soluzione rattoppata, al pari della "toppa grigia" che chiudeva il buco sulle punte dei modelli 2009-2010.
Voelkl Racetiger GS(175cm)
a mezzogiorno passato decido di provare un ultimo sci e mi lancio su questo modello, la serigrafia dal vivo è molto più bella di quanto si immagini in foto, tuttavia mi pare tutt'altro che resistente, l'attacco bianco "matte" ha un aspetto a dir poco plasticoso che non mi fa impazzire, soprattutto abbinato ad uno sci dall'aspetto "metallizzato", ma bando alle ciance: parto con una sequenza di archi a raggio breve, in cui fatico a nascondere un certo imbarazzo, perché la neve ormai è molle e in questo tipo di sciatta gli sci sono più difficili dei modelli provati in precedenza.
Sulle curve ampie invece emergono i pregi di questi sci: tenuta eccezionale, come si richiede ad un buon gs negozio, a mio modo di vedere meglio degli altri provati in giornata, ma sono 5cm più lunghi, per cui quest'osservazione vale poco. Questo Racetiger GSnon ha nulla da invidiare agli iSpeed di pari misura come stabilità, ma fisicamente è più stancante, soprattutto perché è più rigido e "bisogna proprio crederci" per farlo girare nello stretto; sicuramente uno sciatore più potente avrà meno difficoltà di quante ne ho avute io...
Sugli archi medi lo sci va condotto con decisione, dove con l'iSpeed premo gradualmente sulle spatole e "scendo" con il bacino e le ginocchia con questo sci devo schiacciare con forza e inclinare più in fretta per avere curve dello stesso tipo. Così come in ingresso curva lo sci è meno graduale del'Head, in uscita la risposta è più decisa, forse più vigorosa, ma meno elastica per cui io l'ho trovato meno polivalente.
Voelkl non ha tradito la sua tradizione di sci rigidi e secchi, per cui chi è affezionato a questo tipo di sci non resterà deluso. Rispetto ai due sci provati prima questo risulta sicuramente più difficile e meno intuitivo, per cui meno adatto a sciatori in evoluzione tecnica, mentre dovrebbe trattarsi di un "bisturi" per chi ama correre su piste dure.
Innanzitutto riepilogo velocemente le caratteristi che fisiche e tecniche del tester:
io sono 75kg su 175cm di "altezza", ho una preparazione fisica buona e scio spesso al Latemar, per cui conosco ogni angolo di quelle piste.
a livello tecnico sono un oro base, scio con scarponi Head Raptor 120RS (quelli completamente rossi, i vecchi) e come sci alterno dei Rossignol 9S da 155cm (2008-2009) con degli Head iSpeed da 175cm (2009-2010) per cui mi sento di dire che ho imparato sciare in modo appropriato sia con sci da gigante che da slalom.
Purtroppo il sabato non sono riuscito ad arrivare presto sulle piste e complice l'affollamento degli stand verso le 10 ho sciato con i miei iSpeed, trovando una neve fortunatamente ancora buona, per cui mi sono goduto una mattinata da gigante sulle piste Oberholz e Absam-Maierl in cui c'era veramente poca gente.
A mezzogiorno ho riprovato a entrare nel villaggio Pool Sci Italia, da cui sono uscito il primo paio di sci 2011 ai piedi:
Head Supershape iTitan(170cm)
la neve verso le 11 era effettivamente primaverile e sui tratti più ripidi non mi son trovato particolarmente a mio agio sulle curve più strette: il centro è effettivamente largo e lo sci tutt'altro che leggero da girare. Appena riesco a passare ad una sciatta binaria "come si deve" mi accorgo che questo iTitan non è niente male: sulle curve ampie lo sci è stabile, stabile come una buon racecarver della stessa lunghezza, malgrado il raggio 13.5m, l'inversione non è fulminea, ma com'è per il Magnum o tanti altri front racer bastano poche curve per abituarcisi. Il rovescio della medaglia è quello dorato, perché con 78mm sotto i piedi mi riescono delle pieghe invidiabili e le code larghe aiutano la chiusura di curva in angolazione… pare una cosa da poco ma con gli iSpeed le code strette non incidono con la stessa facilità.
Nelle discese successive provo a ravvicinare le curve e a essere più cattivo nel ribaltamento ma devo dire che nello stretto non mi hanno entusiasmato quanto sui raggi medi e ampi.
Riportato lo sci allo stand Head il ragazzo mi chiede "com'è" e la prima parola che mi esce dalla bocca è "strano", proprio perché è bellissimo per carvare e discretamente stabile sul veloce, tutt'altro immediato nello stretto, nè come tempi, nè come sensazioni.
Lo consiglio decisamente a chi scia già bene (un buon oro base), predilige le curve ampie ma vuole uno sci più facile di un GS e più fun carver di un racecarver: lo metto tranquillamente alla pari dell' iMagnum, visto che il modello 2011 con tanto di Kers pare si chiami così. Per chi invece ha bisogno di uno sci per migliorare tecnicamente chiedo siano più indicati proprio i Supershape iSpeed o Magnum, poiché credo che il centro così largo del'iTitan non sia particolarmente d'aiuto.
___________________
Il giorno successivo arrivo sulle piste alle 9, trovo una bella neve stranamente ghiacciata e vado a cercarmi uno sci "tecnico":
Head iSupershape(165cm)
Parto con decisione con delle curve strette, lo sci gira facile, con il suo R.11m o poco più; è bello reattivo e si fa sentire quando prendo una cunetta e arretro qualche cm, tanto che devo giocarmi un jolly per stare in piedi su una pista che pare esser rimasta a febbraio.
Nelle curve binariate questo sci si dimostra fenomenale: velocissimo da invertire, piuttosto morbido, per cui mi permette di sentire bene i cambiamenti della neve, fenomenale come risposte elastiche, perché più lo carico e mi inclino spingendo sulle spatole "generose" e più mi risponde con vigore… sarà il Kers o saranno i fianchi trapezoidali e non più dritti come nel vecchio Supershape, ma mi pare che Head sia riuscita a migliorare uno sci che già si era imposto come un'ottimo slalom carver.
La reattività di questo sci mi ha entusiasmato, mi è piaciuto più dell'iTitan come fun carver, perché magari ho piegato qualche cm in meno e ho sciato con curve più corte, correndo meno, ma ho cambiato spigolo con una velocità fenomenale, tanto che mi è piaciuto quasi quanto i miei Rossignol 9S ! Forse nelle ultime giornate ho usato troppo gli iSpeed.
Chiaramente il Supershape rosso resta uno sci per chi sa sciare: uno sciatore che tende ad arretrare non riesce a farci una pista senza cadere e se non lo sci spinge sui binari è più che sprecato, perché l'elasticità non viene fuori in derapata e la morbidezza e la sciancratura danno solo fastidio.
Rispetto ad un SL puro questo sci è meno polivalente, ma molto più "giocoso", per cui credo che continuerà ad avere un buon successo.
Head Supershape iSpeed(170cm)
cambio lo slalom carter con questo notissimo racecarver, in versione "demo" per cui con le scritte a pennarello sulle code e senza fronzoli sulla serigrafia. Sulle piste dell'Agnello c'era una gara e stranamente non ho trovato quasi nessuno nel raccordare la pista con la Tresca, curioso di capire quanto questo sci in versione 2011 abbia da invidiare al mio iSpeed 2010 lascio correre gli sci su curve ampie e a velocità molto sostenuta, fino a che non sento le punte sbattere in po'. Per carità la pista era deserta e io ho dovuto correre parecchio prima di avvertire questa sensazione, per cui lo sci è ottimo in quanto a stabilità, soprattutto se consideriamo anche che sciavo con il 170cm e non un gs da 175cm.
Raggiunta la parte piana ravvicino le curve e lo sci si dimostra reattivo, più del modello della stagione precedente, per cui il Kers si sente. Nelle curve più strette l'ho trovato più facile del'iSpeed, forse perché è più corto e più leggero, ma non migliore, perché l'iSpeed è più veloce da invertire e più stabile quando le piste sono sgombre e si può correre.
Questo sci mi è piaciuto molto, davvero un'attrezzo ottimo, lo consiglierei assolutamente a tutti gli sciatori che devono imparare a condurre, per cui uno sci troppo sciancrato è controproducente ed un gs negozio è eccessivo, perché questo racecarver è più facile da inserire e risulta più facile anche in fase di chiusura di curva. In fase di chiusura di curva mi ha dato molta fiducia mentre abbassavo per benino il ginocchio interno a ricercare un bel parallelismo delle tibie.
Fischer RC4 WorldCup RC(170cm)
Purtroppo questo sci non era disponibile in misura 175cm e data la nomea di Fischer come sci rigidi ho preso il 170cm e non il 180cm. E' stato piacevolissimo trovarmi assolutamente a mio agio dopo una o due curve, altro che sci difficili: quasi non mi accorgevo di aver cambiato sci rispetto ai Supershape Speed, perchè li ho trovati intuitivi quanto i precedenti. Sulle curve più ampie li ho trovati anch'essi stabili, malgrado la misura "cortina", la coda molto larga (larghissima rispetto ai 94mm degli iSpeed) aiuta tantissimo in chiusura di curva, però le reazioni non sono elastiche e pastose ma secche e decise, come da tradizione Fischer.
Nelle curve strette però l'elasticità del Kers mi era piaciuta di più… questo Fischer però è più rigido e pesante sotto i piedi, per cui immagino che sulla neve dura o ghiacciata abbia una marcia in più, tuttavia erano passate le 11, per cui di ghiaccio o neve dura non era rimasto un gran che…
Non ho potuto trattenermi dal fare una battuta sul "finto buco" al ragazzo dello stand mentre gli rendevo gli sci, perché a mio parere fare il buco sulle punte per farli assomigliare a quelli da gara, ma "tapparlo" con un materiale trasparente è pure sempre una soluzione rattoppata, al pari della "toppa grigia" che chiudeva il buco sulle punte dei modelli 2009-2010.
Voelkl Racetiger GS(175cm)
a mezzogiorno passato decido di provare un ultimo sci e mi lancio su questo modello, la serigrafia dal vivo è molto più bella di quanto si immagini in foto, tuttavia mi pare tutt'altro che resistente, l'attacco bianco "matte" ha un aspetto a dir poco plasticoso che non mi fa impazzire, soprattutto abbinato ad uno sci dall'aspetto "metallizzato", ma bando alle ciance: parto con una sequenza di archi a raggio breve, in cui fatico a nascondere un certo imbarazzo, perché la neve ormai è molle e in questo tipo di sciatta gli sci sono più difficili dei modelli provati in precedenza.
Sulle curve ampie invece emergono i pregi di questi sci: tenuta eccezionale, come si richiede ad un buon gs negozio, a mio modo di vedere meglio degli altri provati in giornata, ma sono 5cm più lunghi, per cui quest'osservazione vale poco. Questo Racetiger GSnon ha nulla da invidiare agli iSpeed di pari misura come stabilità, ma fisicamente è più stancante, soprattutto perché è più rigido e "bisogna proprio crederci" per farlo girare nello stretto; sicuramente uno sciatore più potente avrà meno difficoltà di quante ne ho avute io...
Sugli archi medi lo sci va condotto con decisione, dove con l'iSpeed premo gradualmente sulle spatole e "scendo" con il bacino e le ginocchia con questo sci devo schiacciare con forza e inclinare più in fretta per avere curve dello stesso tipo. Così come in ingresso curva lo sci è meno graduale del'Head, in uscita la risposta è più decisa, forse più vigorosa, ma meno elastica per cui io l'ho trovato meno polivalente.
Voelkl non ha tradito la sua tradizione di sci rigidi e secchi, per cui chi è affezionato a questo tipo di sci non resterà deluso. Rispetto ai due sci provati prima questo risulta sicuramente più difficile e meno intuitivo, per cui meno adatto a sciatori in evoluzione tecnica, mentre dovrebbe trattarsi di un "bisturi" per chi ama correre su piste dure.