Ci provo 
Subconscious, non ne avere ma faccio un po' di copia incolla dal tuo bellissimo post
Sci Testato
Marca: Head
Modello: i.SL Worldcup
Misura: 165 cm
Raggio teorico dichiarato: 13 m
Versione: ’10-’11 (la grossa novità è l'aggiunta del Kers, hanno anche modificato il fianco dello sci, se non erro. Ora lo sci ha una forma trapezoidale e non rettangolare)
Sciatore
Altezza: 170 cm
Peso: 70 kg
Livello AMSAO: Oro Avanzato
Preparazione fisica: attività sportiva regolare ma non mirata allo sci.
Luogo del Test
Comprensorio: Tofane - Cortina d'Ampezzo (Bl) e San Martino di Castrozza (Tn)
Condizione della neve:
- Primo giorno: naturale appena battuta, dura durante tutto il giorno, alcune piste barrate.
- Secondo giorno: naturale appena battuta, durante lo svolgimento della giornata si son formati riporti di neve fresca e le condizioni delle piste son peggiorate come capita usualmente.
Lo sci:
Vi dico solo quello che conosco, per il resto dovete chiedere a chi più esperto di me.
E' uno sci di specialità (Slalom Speciale) top negozio. Non si tratta di un modello ex-novo ma di un aggiornamento dell'attuale Head i.SL.
La grossa novità dello sci è l'introduzione del sistema Kers all'interno dello sci.
Semplicisticamente (le spiegazioni più precise le lascio a Dani che dovrebbe saperne ben di più) il Kers nn fa altro che accumulare energia durante la fase di compressione dello sci per poi liberare quest'energia a fine curva andando ad irrigidire solo la coda degli sci.
Monta di serie la piastra SP13 come il modello precedente, e continua ad essere presente l'Intelligence Tecnology.
E' accompagnato da attacci HEAD Freeflex Pro 16DiN bianchi e neri.
Grafica:
Trovo lo sci molto gradevole esteticamente: minimalista dalla piastra alla spatola dove riporta in un bellissimo rosso la scritta HEAD che lascia intravedere la trama interna dell'attrezzo.
A sinistra e a destra rispetto alla scritta possiamo scorgere il modello dello sci e le dimensioni dello stesso.
(Foto parte anteriore 1, Foto parte anteriore 2)
Spezzata dalla piastra compare la coda dello sci che ha come colore di fondo il nero, accompagnato dalla serigrafia rossa simile a quella del vecchio modello, forse per riprenderne un po' l'estetica.
Appena sotto la piastra è in bella mostra il Kers ed alcuni componenti addizionali protetti da uno strato di resina trasparente.
(Foto coda)
La superficie liscia atermica, rispecchia quella del modello da gara.
Preparazione dell'attrezzo:
Lamine e sciolina a cura del mitico Mark di Ornello Sport che mi ha consegnato lo sci con 0.75° di tuning e 88° di lamine.
Avendo sciato la settimana prima con la versione precedente, prima vi descriverò le sensazioni rapportate con il modello precedente, e poi le sensazioni generali.
Paragone al modelllo precedente:
Lo sci mi è parso da subito molto più reattivo del precedente.
Ho iniziato la discesa su un falso piano con uno scodinzolo dove lo sci ha risposto con cambi di direzione molto più rapidi del predecessore.
Appena ho iniziato ad inanellare una serie di curve a medio raggio, ho avvertito immediatamente una maggior stabilità e rigidezza dello sci.
Sembra essere anche più preciso del predecessore e ti porta a pieghe estreme con grande naturalezza e facilità.
Poi arriva la parte finale della curva.
Le prime 2 curve mi hanno un po' spaventato.
Abituato al vecchio modello dove avvertivi il rimbalzo a livello delle cosce, nel nuovo vieni spinto prepotentemente verso avanti, avverti il rimbalzo quasi dal sedere. Pare quasi di venire sbalzati via, come quando si è troppo sulle code, per poi accorgersi, invece, che al posto di essere gambe all'aria, si è dentro alla curva dopo. Diciamo che per mè è stata una sensazione da dover metabolizzare, troppo strana inizialmente, e quindi a volte difficile da gestire. Una volta capita questa nouva sensazione, lo sci diventa più dinamico del precedente. Pare proprio che partecipi anche lui attivamente alla sciata. La serpentina stretta, dove forse ci si deve lanciare di più verso la curva successiva, diventa meno impegnativa e più dinamica.
Nel corto raggio l'ho trovato fenomenale, ha una chiusura di curva a dir poco fantastica, ho trovato più facile cambiare le traiettorie di curve già impostate, e permette pieghe estreme senza mai cedere, a patto d'avere un fondo duro.
Quando si passa alle curve ad arco medio-lungo, mantiene la stabilità del predecessore pur dandovi maggior sicurezza; l'unico neo forse è l'effetto Kers nei cambi di direzione poichè lo sbalzo in avanti può far perdere la centralità caricando troppo la spatola e facendovi derapare.
Impressioni generali:
E' uno sci da specialità puro e semplice anche se come tutti gli Head che ho provato è molto modulabile al contrario di marchi come Atomic: man mano che aumenti la tua aggressività lui reagisce di conseguenza, altrimenti si fa portare in giro senza troppi problemi ma anche senza molte emozioni.
Nel corto raggio su neve dura dà il meglio di sè, dove: tenuta, rapidità e precisione vi permetteranno di divertirvi un sacco. Nella neve smossa o fresca divenda molto "pigro": pur mantentendo un'indiscutibile stabilità, diventa più lento e pastoso, perde un po' di precisione e dinamismo rispetto ad un eventuale sci da gigante.
In campo libero non risulta essere penalizzante ma decisamente godibile anche se rimane uno sci mentalmente e fisicamente impegnativo: bisogna spingere un bel po' per portarlo come si deve e la centralità deve essere un'abitudine perchè, anche se il Kers in alcune situazioni vi aiuta a ritrovarla, il sedersi sulle code vi porterà inevitabilmente a sedervi sulla neve.
Il Kers posso affermre non essere semplicemente una trovata pubblicitaria, ma lo si sente, ovviamente modulabile come lo sci stesso: molto nelle sciate aggressive, meno nelle passeggiate domenicali.
Lo consiglio a chi si è trovato bene con la serie i.SL oppure a chi cerca uno sci da speciale sì impegnativo, ma che vi permetta anche di arrivare a fine giornata e non vedervi costretti al ritiro prima della chiusura degli impianti.
Più divertente del predecessore, ma fisicamente un po' più impegnativo.
Un'evoluzione perfettamente azzeccata da parte di Head.
Spero di non aver scritto troppe cavolate e che la recensione possa esservi utile.
Subconscious, non ne avere ma faccio un po' di copia incolla dal tuo bellissimo post
Sci Testato
Marca: Head
Modello: i.SL Worldcup
Misura: 165 cm
Raggio teorico dichiarato: 13 m
Versione: ’10-’11 (la grossa novità è l'aggiunta del Kers, hanno anche modificato il fianco dello sci, se non erro. Ora lo sci ha una forma trapezoidale e non rettangolare)
Sciatore
Altezza: 170 cm
Peso: 70 kg
Livello AMSAO: Oro Avanzato
Preparazione fisica: attività sportiva regolare ma non mirata allo sci.
Luogo del Test
Comprensorio: Tofane - Cortina d'Ampezzo (Bl) e San Martino di Castrozza (Tn)
Condizione della neve:
- Primo giorno: naturale appena battuta, dura durante tutto il giorno, alcune piste barrate.
- Secondo giorno: naturale appena battuta, durante lo svolgimento della giornata si son formati riporti di neve fresca e le condizioni delle piste son peggiorate come capita usualmente.
Lo sci:
Vi dico solo quello che conosco, per il resto dovete chiedere a chi più esperto di me.
E' uno sci di specialità (Slalom Speciale) top negozio. Non si tratta di un modello ex-novo ma di un aggiornamento dell'attuale Head i.SL.
La grossa novità dello sci è l'introduzione del sistema Kers all'interno dello sci.
Semplicisticamente (le spiegazioni più precise le lascio a Dani che dovrebbe saperne ben di più) il Kers nn fa altro che accumulare energia durante la fase di compressione dello sci per poi liberare quest'energia a fine curva andando ad irrigidire solo la coda degli sci.
Monta di serie la piastra SP13 come il modello precedente, e continua ad essere presente l'Intelligence Tecnology.
E' accompagnato da attacci HEAD Freeflex Pro 16DiN bianchi e neri.
Grafica:
Trovo lo sci molto gradevole esteticamente: minimalista dalla piastra alla spatola dove riporta in un bellissimo rosso la scritta HEAD che lascia intravedere la trama interna dell'attrezzo.
A sinistra e a destra rispetto alla scritta possiamo scorgere il modello dello sci e le dimensioni dello stesso.
(Foto parte anteriore 1, Foto parte anteriore 2)
Spezzata dalla piastra compare la coda dello sci che ha come colore di fondo il nero, accompagnato dalla serigrafia rossa simile a quella del vecchio modello, forse per riprenderne un po' l'estetica.
Appena sotto la piastra è in bella mostra il Kers ed alcuni componenti addizionali protetti da uno strato di resina trasparente.
(Foto coda)
La superficie liscia atermica, rispecchia quella del modello da gara.
Preparazione dell'attrezzo:
Lamine e sciolina a cura del mitico Mark di Ornello Sport che mi ha consegnato lo sci con 0.75° di tuning e 88° di lamine.
Avendo sciato la settimana prima con la versione precedente, prima vi descriverò le sensazioni rapportate con il modello precedente, e poi le sensazioni generali.
Paragone al modelllo precedente:
Lo sci mi è parso da subito molto più reattivo del precedente.
Ho iniziato la discesa su un falso piano con uno scodinzolo dove lo sci ha risposto con cambi di direzione molto più rapidi del predecessore.
Appena ho iniziato ad inanellare una serie di curve a medio raggio, ho avvertito immediatamente una maggior stabilità e rigidezza dello sci.
Sembra essere anche più preciso del predecessore e ti porta a pieghe estreme con grande naturalezza e facilità.
Poi arriva la parte finale della curva.
Le prime 2 curve mi hanno un po' spaventato.
Abituato al vecchio modello dove avvertivi il rimbalzo a livello delle cosce, nel nuovo vieni spinto prepotentemente verso avanti, avverti il rimbalzo quasi dal sedere. Pare quasi di venire sbalzati via, come quando si è troppo sulle code, per poi accorgersi, invece, che al posto di essere gambe all'aria, si è dentro alla curva dopo. Diciamo che per mè è stata una sensazione da dover metabolizzare, troppo strana inizialmente, e quindi a volte difficile da gestire. Una volta capita questa nouva sensazione, lo sci diventa più dinamico del precedente. Pare proprio che partecipi anche lui attivamente alla sciata. La serpentina stretta, dove forse ci si deve lanciare di più verso la curva successiva, diventa meno impegnativa e più dinamica.
Nel corto raggio l'ho trovato fenomenale, ha una chiusura di curva a dir poco fantastica, ho trovato più facile cambiare le traiettorie di curve già impostate, e permette pieghe estreme senza mai cedere, a patto d'avere un fondo duro.
Quando si passa alle curve ad arco medio-lungo, mantiene la stabilità del predecessore pur dandovi maggior sicurezza; l'unico neo forse è l'effetto Kers nei cambi di direzione poichè lo sbalzo in avanti può far perdere la centralità caricando troppo la spatola e facendovi derapare.
Impressioni generali:
E' uno sci da specialità puro e semplice anche se come tutti gli Head che ho provato è molto modulabile al contrario di marchi come Atomic: man mano che aumenti la tua aggressività lui reagisce di conseguenza, altrimenti si fa portare in giro senza troppi problemi ma anche senza molte emozioni.
Nel corto raggio su neve dura dà il meglio di sè, dove: tenuta, rapidità e precisione vi permetteranno di divertirvi un sacco. Nella neve smossa o fresca divenda molto "pigro": pur mantentendo un'indiscutibile stabilità, diventa più lento e pastoso, perde un po' di precisione e dinamismo rispetto ad un eventuale sci da gigante.
In campo libero non risulta essere penalizzante ma decisamente godibile anche se rimane uno sci mentalmente e fisicamente impegnativo: bisogna spingere un bel po' per portarlo come si deve e la centralità deve essere un'abitudine perchè, anche se il Kers in alcune situazioni vi aiuta a ritrovarla, il sedersi sulle code vi porterà inevitabilmente a sedervi sulla neve.
Il Kers posso affermre non essere semplicemente una trovata pubblicitaria, ma lo si sente, ovviamente modulabile come lo sci stesso: molto nelle sciate aggressive, meno nelle passeggiate domenicali.
Lo consiglio a chi si è trovato bene con la serie i.SL oppure a chi cerca uno sci da speciale sì impegnativo, ma che vi permetta anche di arrivare a fine giornata e non vedervi costretti al ritiro prima della chiusura degli impianti.
Più divertente del predecessore, ma fisicamente un po' più impegnativo.
Un'evoluzione perfettamente azzeccata da parte di Head.
Spero di non aver scritto troppe cavolate e che la recensione possa esservi utile.
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