Proviamo a spiegare il perchè di "Palestina libera" ad un bambino?

Fabio

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Staff Forum
Recentemente mi è stato proposto di indossare una magliettina con la bandiera della Palestina.
In arabo pare ci sia scritto "Palestina libera".

Ammetto che mi ero leggermente studiato la faccenda della striscia di Gaza (o come si scrive) ma ora mi sono accorto di non sapere assolutamente nulla.

Qualcuno di voi ha a cuore la faccenda e in modo imparziale (almeno tentando di esserlo) potrebbe descrivere come è la situazione in Palestina è perchè ci sono le magliette Palestina libera? Libera da chi, da dove, da quando?

Grazie.
 
in pratica è un territorio che è stato spartito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, ciò ha portato guerre e sofferenze in varia misura per chi ci vive ma è molto molto complicato, un bambino non ci capirebbe veramente nulla :-?

ha la sfiga o la fortuna di essere un po' il centro, la culla, delle radici religiose di musulmani, cristiani e israeliani, non sò se sia più sfiga o fortuna...:-?
 
Tu porteresti, mentre vai a correre in un parco, una t-shirt con la bandiera della Palestina e con la scritta in arabo "Palestina libera"?
Se sì/no perchè?
 
Premesso che il problema è appunto che molti non ne sanno assolutamente nulla e non si insegna ai giovani qual è il problema della Palestina se non in qualche esame di scienze politiche...
La palestina geograficamente è una terra che ha visto nascere le tre grandi religione monoteiste..dopo la fine del dominio Romano col passare dei secoli è diventata terra prevalentemente musulmana..dopo las econda guerra mondiale si è deciso di farne la culla dell'ebraismo da "ricostruire" in seguito all'olocausto, iniziando quindi un processo di inserimento di colonie ebraiche in una zona musulmana, processo che è continuato fino ad oggi..il problema politico principale è che Israele è ufficialmente uno stato mentre i palestinesi godono solo di autonomie dentro lo stato israeliano..questo ès tato all'origine di un sacco di guerre o intifade..

metterei la maglietta? diciamo che sono a favore di una palestina libare, ma sono conscio che mettere la maglietta mi etichetterebbe sicuramente come un sostenitore d Hamas agli occhi di molti
 
Metterei una maglietta con scritto Palestina Libera e Israele pure...

Libertà non è solo autonomia giuridica...la libertà più grande è quella di un bimbo di prendere il suo scuolabus tranquillo, senza che vi salga sopra qualcuno disposto a farsi saltare in aria e a fare un strage si innocenti, pur di affermare i suoi ideali.

La libertà più grande è quella di un contadino di uscire la mattina a lavorare il proprio terreno, con cui sfamare la sua famiglia, senza il terrore di essere centrato da un Qassam.

La Palestina in questo momento non è libera, ma Israele neppure.

Quindi no, non metterei una maglietta cosi' schierata e cosi' unilaterale come Palestina Libera.
 

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Tu porteresti, mentre vai a correre in un parco, una t-shirt con la bandiera della Palestina e con la scritta in arabo "Palestina libera"?
Se sì/no perchè?

a me pare che i palestinesi siano stati molto poco considerati da chi ha pensato la regione al momento della spartizione, è quello che fa un po' incazzare

ma la maglietta non la metterei, io al parco corro a torno nudo per la gioia delle frequentatrici :bacini:
 
Ricapitolando:
dopo l'Olocausto si è tentato di "imporre" uno stat oisraeliano nelal terra dei Palestinesi. Israele si è insediato ma la convivenza con le popolazioni che c'erano non è stata e non è pacifica.

Quindi mi vien da chiedere:
dopo las econda guerra mondiale si è deciso di farne la culla dell'ebraismo da "ricostruire" in seguito all'olocausto, iniziando quindi un processo di inserimento di colonie ebraiche in una zona musulmana, processo che è continuato fino ad oggi..
perchè si è voluto creare a tavolino Israele in quella zona?
il problema politico principale è che Israele è ufficialmente uno stato mentre i palestinesi godono solo di autonomie dentro lo stato israeliano..
perchè non si riesce a far convivere le popolazioni?

Non è possibile creare una "regione a statuto speciale" in Israele"?
 
Metterei una maglietta con scritto Palestina Libera e Israele pure...

Libertà non è solo autonomia giuridica...la libertà più grande è quella di un bimbo di prendere il suo scuolabus tranquillo, senza che vi salga sopra qualcuno disposto a farsi saltare in aria e a fare un strage si innocenti, pur di affermare i suoi ideali.

La libertà più grande è quella di un contadino di uscire la mattina a lavorare il proprio terreno, con cui sfamare la sua famiglia, senza il terrore di essere centrato da un Qassam.

La Palestina in questo momento non è libera, ma Israele neppure.

Quindi no, non metterei una maglietta cosi' schierata e cosi' unilaterale come Palestina Libera.
Vai spiega meglio. Dai per scontato che si capisca a cosa ti riferisci:-?purtroppo per quanto mi riguarda così non è.

Se ho ben capito Israele è lo stato. I Palestinesi sono uan popolazione che dentro lo stato di Israele "non si trova molto bene". Quindi ci sono delle guerre tra le popolazioni con missili, soldati, etc?
 
Vai spiega meglio. Dai per scontato che si capisca a cosa ti riferisci:-?purtroppo per quanto mi riguarda così non è.

Se ho ben capito Israele è lo stato. I Palestinesi sono uan popolazione che dentro lo stato di Israele "non si trova molto bene". Quindi ci sono delle guerre tra le popolazioni con missili, soldati, etc?

Purtoppo in questo momento, prescindendo dall'origine di questa situazione ( che affonda le sue radici talmente indietro nel tempo, che discuterne non porta a nulla di costruttivo ) il quadro è questo: la Palestina non è uno stato sovrano, ma è composto da una serie di territori governati dall'Autorità Nazionale Palestinese, ma sotto il controllo di Israele.

Quello che succede tutti i giorni è che molte frange ostili, di cui Hamas è solo una delle tante componenti, attaccano gli insediamenti ( posti da Israele a presidio dei confini ) di coloni Israeliani con i famigerati razzi Qassam e con attentati suicidi in luoghi come poste, uffici pubblici, autobus e spesso :( scuolabus.

La reazione di Israele inevitabilmente è di tipo militare, con attacchi alle basi di Hamas che purtoppo causano anche vittime civili.

Come puoi immaginare si innesca un meccanismo continuo di ritorsioni, e ritorsioni alle ritorsioni, che è difficile spezzare.

La soluzione, a mio avviso ma anche secondo la maggior parte della diplomazia internazionale di buon senso, è una sola: 2 stati, indipendenti, sovrani, e la garanzia dell'Onu sulla sicurezza di entrambi.

La soluzione " TAA " no, non è praticabile.
I conflitti, i contrasti, l'odio che esiste tra questi 2 popoli purtoppo è radicato, profondo, e ( se si vuole essere realisti ) inconciliabile.
 
premessa: ne so poco, se scrivo cazzate correggetemi.

All'inizio Israele (inteso come popolo) viveva in palestina presumibilmente insieme ad altre popolazioni.
Poi ci fu la Diaspora (non ricordo nè quando nè perchè) ed Israele (sempre il popolo) si sparpagliò in tutto il mondo.
Nel corso dei secoli gli Ebrei, il popolo di Israele, sono diventati molto potenti ovunque fossero, spesso detentori/gestori di enormi capitali e ricchezze e per questo si sono attirati contro l'odio di molti potenti/politici (non certo per questioni razziali che erano solo la scusa per il popolo ignorante)
Dopo la 2^ guerra mondiale l'ONU (ma credo si possa tranquillamente dire gli USA) ha deciso di ripristinare lo stato d'Israele nel luogo che storicamente li ospitava.
Ma c'era un "Piccolo" problema: quel luogo, la Palestina, nel frattempo (dalla Diaspora al 1945) era stato occupato interamente dalle popolazioni locali, i Palestinesi.
Ebbene in pochi anni la vita di quelle persone (i palestinesi) è stata sconvolta perchè dovevano lasciare le loro terre (almeno parzialmente) agli Ebrei. Mettetevi nei panni dei Palestinesi e pensate se fosse successo a voi: non credo sia stata per niente una bella esperienza. Per dirla tutta mi sembra che siano stati vittima di una grande ingiustizia!
Però, tornando a noi, non metterei la maglietta, c'è sempre il rischio di trovare un esagitato ...
 
Bel post, complimenti Fabio!

Allora, molto probabilmente non indosserei la maglietta proPalestina ne ProIsraele semplicemente perchè non mi piaciono le estremizzazioni, sia da una parte, sia dall'altra.....
Anche se sarei più portato ad andare in giro con la maglietta Palestina Libera non lo faccio se no sarei additato come sostenitore di Hamas e quindi Iran etc...
Più che altro non sostengo i modi ed i mezzi con cui viene rivendicato il diritto di uno stato palestinese....

La questione è a mio avviso molto interessante, in pratica dopo il secondo conflitto mondiale l'ONU ha deciso di "impiantare" gli ebrei nello Stato di Israele appositamente creato in quei territori per una sorta di seconda "Terra Santa", questo almeno è il motivo che conosco...

ti consiglio di leggere questa pagina, è molto interessante per capire la storia di Israele:
http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Israele
 
Mi sembra che nei vari post sia stato fatto un quadro abbastanza completo e soprattutto equilibrato. Ultimamente su skiforum siamo più bipartisan di qualunque testata giornalistica!

Non metterei la maglietta per i motivi sopra citati dagli altri: è un atto unilaterale, sostiene solo uno dei due "schieramenti" e soprattutto è figlio di un credo politico più "anti-cose varie (USA, capitalismo, imperialismo, ec...) che "pro-palestina". E questo non ha il coraggio di dirlo nessuno.

Anch'io metterei la magliettina Pro-entrambi, unica soluzione possibile di una situazione impossibile creata malamente a tavolino e che adesso non può che essere risolta a tavolino.

Con buona PACE (speriamo) di tutti.
 
Ragazzi, grazie. Ora ho un quadro di idee ed avvenimenti che mi permette di valutare il valore simbolico della maglietta "Palestina libera".
Gli elenchi servono per mettere sul tavolo gli accadimenti e servono per visualizzarli per bene.
Provo a farne uno senza opinioni e sommario.


  • Israele viveva nel territorio "della nostra questione"
  • Il popolo Israeliano "se ne andò" ed in quella terra iniziarono ad insediarsi altre persone
  • Gli ebrei sono imprenditori illuminati ed accumulano grandi capitali: questo attira le ire di altri popoli
  • Olocausto
  • Si tenta con un "agente sovrano" di ridare agli ebrei rimasti la loro ex-terra
  • Il processo non è facile: la popolazione che vi si era insediata e ebrei che ivi ritornano non convivono facilmente; agli ebrei viene dato il potere "burocratico" su quella terra; gli ebrei tentano militarmente di convivere o far funzionare le cose con la popolazione palestinese la quale in poco tempo si è vista togliere la "propria terra" a favore degli ebrei;
  • i palestinesi attaccano gli ebrei; gli ebrei con mezzi militari si difendono (domanda A: ed attaccano qualche volta o fanno azioni militari di attacco?).
Si è creata quindi questa situazione perfettamente sintetizzata dal Botto:
Anch'io metterei la magliettina Pro-entrambi, unica soluzione possibile di una situazione impossibile creata malamente a tavolino e che adesso non può che essere risolta a tavolino.

Leggo poi:
Dopo la 2^ guerra mondiale l'ONU (ma credo si possa tranquillamente dire gli USA) ha deciso di ripristinare lo stato d'Israele nel luogo che storicamente li ospitava.
Ma c'era un "Piccolo" problema: quel luogo, la Palestina, nel frattempo (dalla Diaspora al 1945) era stato occupato interamente dalle popolazioni locali, i Palestinesi.
e
Non metterei la maglietta per i motivi sopra citati dagli altri: è un atto unilaterale, sostiene solo uno dei due "schieramenti" e soprattutto è figlio di un credo politico più "anti-cose varie (USA, capitalismo, imperialismo, ec...) che "pro-palestina". E questo non ha il coraggio di dirlo nessuno.

Quindi mi vien da pensare che sia stato un vecchio tentativo di "provare a far scendere a compromessi due popolaizoni" cercando di aiutare una (gli ebrei distrutti) sperando che il popolo accoglitore (i palestinesi) accettino. Ma la memoria vive una generazione e la gente palestinese ha reagito.

La reazione di Israele inevitabilmente è di tipo militare, con attacchi alle basi di Hamas che purtoppo causano anche vittime civili.

Come puoi immaginare si innesca un meccanismo continuo di ritorsioni, e ritorsioni alle ritorsioni, che è difficile spezzare.
Ripropongo la domanda: Israle esclusivamente difende o attacca anche senza pericolo di attacco? Cioè, l'azione militare di Israele è "attaccante" o per lo più "difendente"?

La soluzione, a mio avviso ma anche secondo la maggior parte della diplomazia internazionale di buon senso, è una sola: 2 stati, indipendenti, sovrani, e la garanzia dell'Onu sulla sicurezza di entrambi.
Perchè non è possibile una soluzione del genere? Chi si oppone maggiormente?
 
Quindi mi vien da pensare che sia stato un vecchio tentativo di "provare a far scendere a compromessi due popolaizoni" cercando di aiutare una (gli ebrei distrutti) sperando che il popolo accoglitore (i palestinesi) accettino. Ma la memoria vive una generazione e la gente palestinese ha reagito.

Ripropongo la domanda: Israle esclusivamente difende o attacca anche senza pericolo di attacco? Cioè, l'azione militare di Israele è "attaccante" o per lo più "difendente"?

Perchè non è possibile una soluzione del genere? Chi si oppone maggiormente?

Sulle ultime tue 2 domande.

1. La reazione di Israele è sempre difensiva, non offensiva o meglio....non attacca "per prima", ma purtoppo con le sue azioni coinvolge anche vittime civili.
Va detto, per dovere di verità, che esiste una differenza concettuale ( pur nello stesso, orrendo risultato ) tra farsi saltare in aria su uno scuolabus, sapendo che le vittime saranno civili, e attaccare una base di Hamas, colpendo anche civili senza volerlo.

2. La soluzione dei 2 popoli/2 stati purtroppo è rallentata dall'ottusità di entrambe le parti.
Israele dice "noi ce ne andremo dalla Palestina SOLO QUANDO cesseranno gli attacchi"
I Palestinesi dicono "noi cesseremo gli attacchi SOLO QUANDO Israele se ne andrà dalla Palestina"
......puoi immaginare in che situazione di stallo si versi ad oggi, considerando anche che solo una piccola parte dei Palestinesi ( quelli riconducibili all'ala moderata di Fatah ) sono disposti a riconoscere il diritto di Israele ad esistere, mentre molti altri la vorrebbero cancellare dalle carte geografiche.
 
Pur sostenendo la necessità di creare al più presto uno Stato Palestinese libero, non metterei mai una maglietta pro-Palestina.
Non apprezzo lo stato di Israele e il suo ruolo nella politica internazionale (senza dimenticare le sue infiltrazioni nella politica interna di alcuni stati, USA in primis) ma allo stesso tempo non riesco a trovare alcuna giustificazione al fondamentalismo palestinese, all'educazione alla Jihad dei bambini o alle donne piene di esplosivo che si fanno filmare prima di andare in "missione".
Provo la medesima tristezza per l'innocente israeliano e per l'innocente palestinese che crepano in un attentato nel mercato di Gerusalemme o sotto l'attacco dei bombardamenti israeliani.

Probabilmente qualche anno fa sarei stato più radicale ma come dice il grande Rino Gaetano partono tutti incendiari e fieri ma quando arrivano sono tutti pompieri...


Per fortuna da quei territori ogni tanto arrivano belle notizie... http://ricerca.repubblica.it/repubb...la-diplomazia-della-zebra-per-bambini-di.html :)
 
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