Chi ha fatto l'analisi dell'allineamento negli scarponi?

Mr. T

New member
Mi interesserebbe sapere se anche in Italia viene fatta molta attenzione ai problemi dell'allineamento delle gambe negli scarponi o della distribuzione del peso lungo la suola degli scarponi.
 
Ciao Mr.T, la mia esperienza è questa.
In genere no, ho sentito poche volte parlare di questi problemi anche perchè di gente veramente competente in questo settore non ce ne è molta.
Erroeneamente, poi, si ritiene che questo sia un problema che riguarda soprattutto chi fa gare, non riflettendo abbastanza sul fatto che lo scarpone è forse ancora più importante della scelta dello sci, o che perlomeno le due cose camminano assieme.
 
Mr. T ha detto:
Mi interesserebbe sapere se anche in Italia viene fatta molta attenzione ai problemi dell'allineamento delle gambe negli scarponi o della distribuzione del peso lungo la suola degli scarponi.

Dalla tua domanda pare di scorgere che hai notizie relative alla problematica posta da altre fonti, quantomeno non italiane: se così fosse ti prego di postarle per coinvolgere più persone.
Personalmente non ho dati da analizzare oggettivamente nè conosco studi italiani nel settore; ma non è questo il mio campo di lavoro e sono sicuro, come scritto da Giò, che lo studio sia stato fatto a livello agonistico.
Per quanto mi riguarda ho analizzato ma solo a livello "oculistico", senza quindi dati su cui lavorare, come i vari scarponi incidano nell'allineamento sul mio fisico.
Inoltre la mia convinzione è che sci+attacchi debbano essere un corpo unico mentre per lo scarpone la scelta possa variare fra le marche disponibili, senza necessariamente essere la stessa di sci/attacco.
 
in molti paesi sciisticamente un po' più evoluti dell'italia si è sviluppata un'arte (perchè di scienza ancora non si può parlare...) chiamata bootfitting. Per combinazione proprio ieri a verb ho comprato un paio di flexon (mi sono deciso perchè sono ormai fuori produzione da tre anni ed era l'ultima opportunità di comprarli) e l'operazione di bootfitting (preparazione degli scarponi ai miei orribili piedi) è durata un po' più di un'ora. Tra ieri pomeriggio e questa mattina sono poi tornato due volte al negozio per la rifinitura (comprendente anche le due procedure opportunamente menzionate da Mr. T).
beh, per farla breve... temo che i bootfitters preparati in italia siano pochissimi.
 

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verbier61 ha detto:
in molti paesi sciisticamente un po' più evoluti dell'italia si è sviluppata un'arte (perchè di scienza ancora non si può parlare...) chiamata bootfitting. Per combinazione proprio ieri a verb ho comprato un paio di flexon (mi sono deciso perchè sono ormai fuori produzione da tre anni ed era l'ultima opportunità di comprarli) e l'operazione di bootfitting (preparazione degli scarponi ai miei orribili piedi) è durata un po' più di un'ora. Tra ieri pomeriggio e questa mattina sono poi tornato due volte al negozio per la rifinitura (comprendente anche le due procedure opportunamente menzionate da Mr. T).
beh, per farla breve... temo che i bootfitters preparati in italia siano pochissimi.

Gran acquisto Verbier61 son curioso di sentire il tuo parere di come vanno

Magari ce ne fossero anche dalle mie parti di bootfitters ho i piedi orribili magri e piatti e con gli scarponi nn c'è modo di prendersi, l'altro giorno mi sono fatto fare le solette termoformate a caldo e gia cosi sembra di avere un'altro paio di scarponi
 
TEORIA DEGLI SCARPONI: PARTE I

Be' vedro' di scrivere un poco su questo tema anche se non adesso al lavoro. Distinguiamo subito una cosa: quando parliamo di allineamento non intendiamo tanto i problemi relativi al fitting, ovvero alla calzata, ma i problemi di come i vari segmenti ossei del corpo si allineano sopra lo sci. Il problema di Zam (piedi orribili (che hai 8 dita palmate?! :?mm ) magri e piatti) potrebbe in parte essere risolto scegliendo uno scarpone piuttosto che un altro o lavorando dentro lo scarpone.
Ma, un conto e' la calzata dello scarpone e un conto e' la funzionalita' della posizione sullo sci una volta che lo sciatore calza lo scarpone. Questa dipende da diversi parametri: l'angolo della zeppa dentro lo scarpone, l'inclinazione del gambaletto rispetto allo scafo, presenza di spoilers nel retro dello scarpone e, troppo spesso non considerato, anche l'inclinazione introdotta dagli attacchi (chiamata in gergo l'angolo delta). Adesso, senza entrare nei dettagli al momento, esiste uno strumento chiamato Tekscan, molto popolare negli USA, non so in Europa, che quando ci monti sopra disegna su un monitor di computer la mappa della pressione sotto le suole degli scarponi. Cosi' uno puo' vedere se ad esempio la pressione e' tutta verso i tacchi o verso le punte, o piu' su un lato piuttosto che l'altro. Questo di solito e' un punto di partenza, ma le soluzioni non sono semplicissime. Ecco alcuni esempi di situazioni di partenza:
SCIATORE IN POSIZIONE FUNZIONALE, SBILANCIATO (IN AVANTI), SBILANCIATO (INDIETRO)(da GMOL Stratton Mountain Vermont) :

mobalanced.jpg

moforward.jpg

mobackseat.jpg


Lo Tekscan darebbe gia' indicazioni molto valide, ma risolvere il problema non e' sempre cosi' semplice. Tornero' su questo. Per intanto ecco come funziona un apparecchio Tekscan, se qualcuno non lo avesse mai visto:
Skiing-Video-Graph.gif
 
verbier61 ha detto:
in molti paesi sciisticamente un po' più evoluti dell'italia si è sviluppata un'arte (perchè di scienza ancora non si può parlare...) chiamata bootfitting. Per combinazione proprio ieri a verb ho comprato un paio di flexon (mi sono deciso perchè sono ormai fuori produzione da tre anni ed era l'ultima opportunità di comprarli) e l'operazione di bootfitting (preparazione degli scarponi ai miei orribili piedi) è durata un po' più di un'ora. Tra ieri pomeriggio e questa mattina sono poi tornato due volte al negozio per la rifinitura (comprendente anche le due procedure opportunamente menzionate da Mr. T).
beh, per farla breve... temo che i bootfitters preparati in italia siano pochissimi.

ecco i flexon in questione (il colore non è proprio lo stesso, ma poco importa):



img1030376966.jpeg



non c'era molta neve per cui non posso dire di avere provato molte condizioni diverse, ma l'impressione è stata ottima. Veramente leggeri (ho provato i dalbello krypton e pesano il doppio), fantastico (come prevedibile) il flex in avanti, molto buono il controllo laterale.... sarei quasi tentato di usarli con le pelli in tutte le condizioni dove la suola vibram non serve, perchè pesano più o meno come i lowa struktura ma sono infinitamente più capaci di governare. vedremo... :think:
 
..interessante il funzionamento del Tekscan.. e ancora una volta mi accorgo di quanto siamo indietro noi italiani.. e poi leggo su sciare che siamo la rivista più autorevole in europa ecc ecc.. vabbè..

per quanto conosco io le uniche cose che ho sentito sugli scarponi. sono regolazione canting ..(che in pochissimi negozi dell amia zona sanno anche solo che cos'è) e fitting della scarpa per chi fa gare
 
TEORIA DEGLI SCARPONI: PARTE II

Per capire che il problema e' un poco complesso, proviamo ad immaginare cosa fare se lo sciatore e' sbilanciato in avanti. (NB: alcuni atleti preferiscono una posizione del genere perche' piu' aggressiva, ma stanca anche molto di piu' in quanto i muscoli alti della gamba (quali sono? Vediamo chi li nomina!) non riescono a rilassarsi. Ci sono tre linee di intervento:

1. rimuovere lo spoiler posteriore che spinge in avanti;
2. diminuire l'inclinazione del gambaletto rispetto allo scafo;
3. diminuire l'angolo di rampa della zeppa (ovviamente questa richiede piu' lavoro e anche degli strumenti adatti.

Tuttavia, un esperto di scarponi approccia il problema in un contesto piu' globale che deve tener conto anche delle caratteristiche anatomiche dello sciatore (diverse da persona a persona) prima di cominciare a modificare qualsiasi cosa. Uno dei parametri principali e' la dorsiflessione del piede intorno alle articolazioni delle caviglie. Che cos'e' la dorsiflessione? La si capisce meglio da questa foto che mostra la dorsiflessione (verso l'alto) e la flessione (verso il basso)
3D502003.jpg



Un caso di un individuo con molta dorsiflessione (foto di GMOL Mount Stratton, Vermont):
df-flexed.jpg

e un individuo con, invece, poca o insufficiente dorsiflessione:
df-unflexed.jpg


Ora, normalmente il raggio di valori per la dorsiflessione varia da 0 gradi a 16-17 gradi. A seconda di alcuni studi americani (almeno sono al corrente solo di questi) per sciare e' necessario avere almeno 4-5 gradi di dorsiflessione. Meno e non e' possibile sciare in modo funzionale.

Continuero' piu' avanti se c'e' interesse.
 
...io ho sempre preferito uno scarpone che mi sping ain avanti.. infatti ho sempre allungato gli spoiler.. però i quadricipiti.. o amichevolemente " le banane" si surriscaldano facilmente !!!

secondo me è molto importante la valutazione dell'appoggio della pianta del piede.. oltre ad essere molto più efficace se è corretta.. previene fastidi e dolori..

io ho sentito la differenza quando ho infilato una soletta anatomica nel Lange.. tutt'altra sensibilità !

Continua MR.T ! sei sempre interessantissssimo ! ;)
 
Un solo commento Giulietto. Una domanda che farei e': a quale punto i muscoli si stancano e uno comincia a sciare alla "come viene viene" se non ha una postura neutra rilassata? La posizione in avanti e' performante, ma solo in un certo contesto e per un certo periodo di tempo. Immagina di essere il nostro amico Gotamart che sta' scendendo da oltre 7000 di quota. Lo scarpone deve essere funzionale al massimo. Io credo che anche lo sciatore occasionale o, comunque, non agonista, dovrebbe mirare ad una postura funzionale e non troppo aggressiva.
 
...già.. e se cominci a sciare alla "stile liberty" con ai piedi uno sci che non perdona sono dolori !

..ma come avrai notato la cultura dello sci italiana degli ultimi anni si è sviluppata attorno agli sponsor e non attorno alla passione par lo sci.. (ma come tutti gli sport italiani..calcio in primis) .. ancora c'è chi dice.. "io ho gli attrezzi di tomba.. perchè sono un bravo sciatore" comunque la questione scarponi mi interessa molto ! :clap:
 
TEORIA DEGLI SCARPONI: PARTE III.

Un altro argomento che uno deve capire bene, prima di mettere tutto insieme e capire cosa fare ha a che fare con il modo nel quale le ginocchia dello sciatore si muovono quando si flettono in avanti. Vi sono tre possibilita' (foto prese dal sito della Harbskisystems, uno dei pionieri di questa arte/scienza). NB: LA PERSONA E GLI SCARPONI SONO GLI STESSI, E QUESTO MOSTRA COME SIA FACILE COMBINARE MALANNI O MIGLIORARE LE COSE CON GLI SCARPONI, AGENDO ALL'INTERNO.

POSTURA A GINOCCHIA VALGHE:

flexin.gif


POSTURA A GINOCCHIA VARE:
flexwide.gif


POSTURA NEUTRALE
flexmid.JPG


Vi sono vari motivi per cui una posizione neutra e' desiderabile. Come prima approssimazione, uno sciatore con le ginocchia valghe (gambe a X, esibite purtroppo da molte donne) avra' difficolta' ad usare gli spigoli esterni e costoro esibiscono ginocchia che si toccano quando gli sci non lo fanno e spesso entrano in curva esibendo degli sci a V, come si fa quando si impara il cristiania. Coloro che hanno una postura vara, invece, fanno fatica ad usare gli spigoli interni e sono spesso costretti a fare movimenti ampi con la parte superiore del corpo per compensare certe deficienze. La teoria dell'allineamento dice che molti sciatori non sciano male perche' non sanno sciare, ma perche' hanno delle limitazioni anatomiche.

Come si determina il tipo di postura? A secco. Si misura con un apparecchio il centro di massa del ginocchio. Poi tenendo la pianta dei piedi in contatto con il pavimento si flettono le ginocchia in avanti. Se il centro di massa rimane tra il pollice e il secondo dito del piede, la postura e' neutra (solo 25-30% degli individui ha questa fortuna in studi fatti a livello scientifico). Se il centro di massa si muove verso le ultime dita dei piedi, allora la postura e', chiamiamola da "cowboy". Se invece il centro di massa delle ginocchia si proietta sopra i pollici o addirittura piu' i la dei pollici, la postura e' valga, ossia, ad "X".
 
scusate se mi intrometto.
io ho le ginocchia vare (potrebbe passarmi un cavallo per traverso senza che me ne accorga).
ci sono esercizi, oltre che accessori, che possono farmi compensare tale postura?
 
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