e.frapporti
DURACELL
(se i moderatori ritengono che questa non sia la sezione giusta spostino questo topic)
E' stata la mia prima Parete Nord.
Fino all'anno scorso mai avrei pensato di fare 'ste robe ma se si vuole evolvere alpinisticamente si arriva quasi inevitabilmente anche alla parte ghiaccio.
Così quando giovedì sera mi è stato proposto di andare a fare la cima Vertana non ho potuto rifiutare, dentro di me sapevo che era un'occasione da non perdere! Anche perché la proposta arrivava da un amico aspirante guida alpina (Alberico): quale miglior modo per cominciare!
Eravamo in 6 (3 cordate): io con Alberico, Paolo con Luigi e Mirco con Giuliana (solo io skifoso)
Un minimo di inquadramento fa sempre piacere:
carta topografica
Arriviamo a Solda alle 17.20 e subito saliamo al Rifugio Serristori per la cena (ottima) e la notte.
qualche foto panoramica per capire di cosa sto parlando (le ho scovate quà e là in rete)
foto panoramica da nord (estate 2007-presa da internet)
A sinistra l'Angelo Grande a destra la Vertana
la parte nord della Vertana (estate 2007 - da internet)
il seracco visto da nord-est (foto presa da internet)
Sveglia ore 3.40, partenza ore 4.30: ci aspettano 50 minuti di avvicinamento
avvicinamento
Arrivati ai piedi del cono di scarico del ghiacciaio ci prepariamo alla scalata
la preparazione del materiale
Il seracco da sotto è impressionante, il pensiero di scalarlo mi intimorisce: ne sarò capace? Grazie alla presenza di Alberico mi faccio coraggio e penso che non c'è ragione di preoccuparsi.
il seracco da sotto
in blu i primi due tiri di corda
Disponiamo le tre cordate a pettine alla base del seracco (ghiaccio vivo) e dopo aver attrezzato la sosta per fare sicura i primi partono.
Dopo 35 mt. a 70-75° c'è il passaggio chiave: 6-7 metri verticali
Paolo nel tratto verticale
Mirco attacca il ghiaccio
Le soste non sono comodissime ma ci si accontenta
Mirco alla prima sosta
Finalmente sento Alberico che mi urla l'OK, è il mio turno: vediamo di che pasta sono fatto!!!
tocca a me
Per cominciare non è certo agevole ma, con un po' di difficoltà, supero anch'io il primo tiro senza troppi affanni
appena partito per il secondo tiro di corda
quasi alla fine del 2° tiro
Questa parte è stata la più difficile. Il braccio destro si è "ghisato", non risponde più ai miei comandi, sono costretto a sedermi sull'imbrago per riposare. Ma superato il momento critico il peggio è passato.
Il terzo tiro è stato più semplice ed infine il quarto ed ultimo quasi rilassante.
A questo punto, dopo circa 180 mt. tosti, non è più necessario procedere protetti. Il pendio ora è sui 45° poi 40° per cui avanziamo in conserva corta.
La pendenza aumenta a 50° per l'ultimo tratto prima della cresta
l'ultima rampa prima della cresta
Arrivati in cresta, prima nevosa poi rocciosa, in pochi minuti si arriva all'antecima per superarla con alcuni passaggi aerei e delicati ma non difficili.
Superata anche l'antecima non resta che la cresta finale e poi l'agognata vetta
la cresta finale
cima VERTANA (Paolo e Luigi ormai ci sono)
In vetta ci rifocilliamo e ci organizziamo per la discesa sui ghiacciai nevosi del versante sud.
è già ora di ripartire
in discesa attraversiamo ghiacciai ancora gonfi di neve
Di neve ce n'è ancora molta ma i ponti sui crepacci non sono più solidi anche perchè l'ora non è delle migliori (13.30) ed il sole è caldo. In due punti il piede sprofonda parecchio e nel buco (una volta tolto il piede) si intravede un buio poco rassicurante. Per fortuna a parte un po' di appresione, non succede nulla ed in breve siamo fuori dal ghiacciaio.
Alle 16.20 abbiamo concluso la gita nel parcheggio a Solda.
E' stata un'esperienza bellissima ed esaltante, che mi ha insegnato molto e per questo ringrazio Alberico e gli altri compagni di avventura.
E' stata la mia prima Parete Nord.
Fino all'anno scorso mai avrei pensato di fare 'ste robe ma se si vuole evolvere alpinisticamente si arriva quasi inevitabilmente anche alla parte ghiaccio.
Così quando giovedì sera mi è stato proposto di andare a fare la cima Vertana non ho potuto rifiutare, dentro di me sapevo che era un'occasione da non perdere! Anche perché la proposta arrivava da un amico aspirante guida alpina (Alberico): quale miglior modo per cominciare!
Eravamo in 6 (3 cordate): io con Alberico, Paolo con Luigi e Mirco con Giuliana (solo io skifoso)
Un minimo di inquadramento fa sempre piacere:
carta topografica

Arriviamo a Solda alle 17.20 e subito saliamo al Rifugio Serristori per la cena (ottima) e la notte.
qualche foto panoramica per capire di cosa sto parlando (le ho scovate quà e là in rete)
foto panoramica da nord (estate 2007-presa da internet)

A sinistra l'Angelo Grande a destra la Vertana
la parte nord della Vertana (estate 2007 - da internet)

il seracco visto da nord-est (foto presa da internet)

Sveglia ore 3.40, partenza ore 4.30: ci aspettano 50 minuti di avvicinamento
avvicinamento

Arrivati ai piedi del cono di scarico del ghiacciaio ci prepariamo alla scalata
la preparazione del materiale

Il seracco da sotto è impressionante, il pensiero di scalarlo mi intimorisce: ne sarò capace? Grazie alla presenza di Alberico mi faccio coraggio e penso che non c'è ragione di preoccuparsi.
il seracco da sotto

in blu i primi due tiri di corda
Disponiamo le tre cordate a pettine alla base del seracco (ghiaccio vivo) e dopo aver attrezzato la sosta per fare sicura i primi partono.
Dopo 35 mt. a 70-75° c'è il passaggio chiave: 6-7 metri verticali
Paolo nel tratto verticale

Mirco attacca il ghiaccio

Le soste non sono comodissime ma ci si accontenta
Mirco alla prima sosta

Finalmente sento Alberico che mi urla l'OK, è il mio turno: vediamo di che pasta sono fatto!!!
tocca a me

Per cominciare non è certo agevole ma, con un po' di difficoltà, supero anch'io il primo tiro senza troppi affanni
appena partito per il secondo tiro di corda

quasi alla fine del 2° tiro

Questa parte è stata la più difficile. Il braccio destro si è "ghisato", non risponde più ai miei comandi, sono costretto a sedermi sull'imbrago per riposare. Ma superato il momento critico il peggio è passato.
Il terzo tiro è stato più semplice ed infine il quarto ed ultimo quasi rilassante.
A questo punto, dopo circa 180 mt. tosti, non è più necessario procedere protetti. Il pendio ora è sui 45° poi 40° per cui avanziamo in conserva corta.
La pendenza aumenta a 50° per l'ultimo tratto prima della cresta
l'ultima rampa prima della cresta

Arrivati in cresta, prima nevosa poi rocciosa, in pochi minuti si arriva all'antecima per superarla con alcuni passaggi aerei e delicati ma non difficili.
Superata anche l'antecima non resta che la cresta finale e poi l'agognata vetta
la cresta finale

cima VERTANA (Paolo e Luigi ormai ci sono)

In vetta ci rifocilliamo e ci organizziamo per la discesa sui ghiacciai nevosi del versante sud.
è già ora di ripartire

in discesa attraversiamo ghiacciai ancora gonfi di neve

Di neve ce n'è ancora molta ma i ponti sui crepacci non sono più solidi anche perchè l'ora non è delle migliori (13.30) ed il sole è caldo. In due punti il piede sprofonda parecchio e nel buco (una volta tolto il piede) si intravede un buio poco rassicurante. Per fortuna a parte un po' di appresione, non succede nulla ed in breve siamo fuori dal ghiacciaio.
Alle 16.20 abbiamo concluso la gita nel parcheggio a Solda.
E' stata un'esperienza bellissima ed esaltante, che mi ha insegnato molto e per questo ringrazio Alberico e gli altri compagni di avventura.
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