L'eroe oggi. Chi è?

Jacks0

High North Veteran
mi dispiace per la sua morte.. ma sinceramente anch'io dopo aver visto che ha una figlia lui mi è scaduto molto.. ora qui c'è scritto "se ne va un'eroe".. quando la figlia avrà 17 anni e forse non avrà i soldi per pagarsi il college allora non sò se la penserà proprio così... sciare è bello. prendere rischi(calcolati) pure.. ma se ci sono delle responsabilità alle spalle sarebbe saggio dare delle priorità. sennò invece che eroi si finisce per diventare dei babbioni.
 
Ultima modifica da un moderatore:
mi dispiace per la sua morte.. ma sinceramente anch'io dopo aver visto che ha una figlia lui mi è scaduto molto.. ora qui c'è scritto "se ne va un'eroe".. quando la figlia avrà 17 anni e forse non avrà i soldi per pagarsi il college allora non sò se la penserà proprio così... sciare è bello. prendere rischi(calcolati) pure.. ma se ci sono delle responsabilità alle spalle sarebbe saggio dare delle priorità. sennò invece che eroi si finisce per diventare dei babbioni.

Eh già... meglio crepare in coda in tangenziale, o cadendo da un ponteggio, o di infarto da stress sulla sedia di un ufficio...
 
La prole costituisce indubbiamente una responsabilità... ma ricordiamoci che quello che faceva era sì passione, ma anche un lavoro, un impegno serio.

Se "condanniamo" le sue scelte, dovremmo condannare per assurdo chiunque, nel proprio lavoro, mette a rischio l'esistenza quotidianamente..

E con questo non lo si dispensa perchè un "matto" pagato per esserlo, perchè come lui ci son tanti che rischiano lo stesso e forse più (perchè non dimentichiamoci che parliamo di una persona che penso avesse più esperienza di chiunque scriva in questo forum, tanto per dirne una), solo per l'aspetto passione...

e di questo passo cosa facciamo? creiamo degli eunuchi da persone che vivono la vita in un certo modo?

come reagirà nel tempo sua figlia, come i figli di tanti altri, non ci è dato saperlo: ma son sicuro che sua moglie e la famiglia CAPIRANNO, sua moglie perchè ha già accettato evidentemente la situazione a suo tempo, sua figlia perchè spero potrà capire appieno suo padre..

anche se entriamo nella sfera del personale qui, e secondo me in questa NESSUNO ha il diritto di dire mezza parola, che sia per Shane come per chiunque altro segua un triste e nel contempo "glorioso" destino...
 
La prole costituisce indubbiamente una responsabilità... ma ricordiamoci che quello che faceva era sì passione, ma anche un lavoro, un impegno serio.

Se "condanniamo" le sue scelte, dovremmo condannare per assurdo chiunque, nel proprio lavoro, mette a rischio l'esistenza quotidianamente..

E con questo non lo si dispensa perchè un "matto" pagato per esserlo, perchè come lui ci son tanti che rischiano lo stesso e forse più (perchè non dimentichiamoci che parliamo di una persona che penso avesse più esperienza di chiunque scriva in questo forum, tanto per dirne una), solo per l'aspetto passione...

e di questo passo cosa facciamo? creiamo degli eunuchi da persone che vivono la vita in un certo modo?

come reagirà nel tempo sua figlia, come i figli di tanti altri, non ci è dato saperlo: ma son sicuro che sua moglie e la famiglia CAPIRANNO, sua moglie perchè ha già accettato evidentemente la situazione a suo tempo, sua figlia perchè spero potrà capire appieno suo padre..

anche se entriamo nella sfera del personale qui, e secondo me in questa NESSUNO ha il diritto di dire mezza parola, che sia per Shane come per chiunque altro segua un triste e nel contempo "glorioso" destino...



concordo al 100%

+20 caratteri di RIP Shane
 
spero ke questo post non prenda la piega del solito "se l' e' cercata e quindi e' un incosciente", gia vissuto in tanti altri post.
Helix a riassunto perfettamente il pensiero mio e penso di tanti altri.

Penso non serva dire altro, se non di non criticare chi ci ha messo una vita di passione a trovare un suo limite, un suo modo per esprimersi, un suo modo per far venire voglia ad altri di avventurarsi in qualche sport.

Riguardo alla sua famiglia, solo lui e leix2 possono sapere e non mi permetterei mai e poi mai di dire chissa cosa dira' la figlia a 20 anni o se non avra' i soldi per andare all' universita' .. ma dai ...
E la figlia del camionista che e' morto l' altro ieri qui da noi, come fara' a vivere? allo stesso modo di tutti noi poveri mortali, si rimbocchera' le maniche e si inventera' qcosa ... Forse e' meglio avere un padre come Shane che un padre che abbandona la famiglia per una cubana quando il bimbo ha 2 anni, o no ?
Non ho figli, ho una passione sfrenata per i miei sport e mai e poi mai rinuncerei a fare cio' che faccio adesso.
Egoismo? forse si' ma realista.
 

.

Sono in totale disaccordo con gli ultimi post.
Riassumo la mia posizione incollando quanto già scrissi in un altro forum.
Mi dispiace che McConkey sia morto, ma non condivido questo abuso del termine "eroe". L'eroe è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune. Uno che muore per la PROPRIA adrenalina non è un eroe, questa è semplice precisione linguistica.
Shane McConkey aveva una figlia di 2 anni. Se hai una figlia di due anni e muori facendo base jumping con gli sci e una tutina alare non sei un eroe, sei un irresponsabile.
Dire che Shane McConkey era un irresponsabile non è offensivo, ma è una opinione.
Dough Coombs è morto sciando, e aveva un figlio. Ma non riesco a considerarlo un irresponsabile. Aveva ridotto i rischi, si era trasferito in francia e faceva principalmente la giuda alpina. Aveva quindi ridotto i rischi per rispetto del figlio, e lo dice in Steep. McConkey no, aveva iniziato ad usare la tuta alare, lo strumento più pericoloso che l'uomo conosca ad oggi (guarda le statistiche). Ma non solo, per farlo usava dei vecchi attacchi Tyrolia, tipo i 490, dal cui distacco dipendeva la sua sopravvivenza. Io questo lo cosidero irresposabile, in particolare se hai un figlio. Almeno avrebbe dovuto usare materiali sicuri, e degli attacchi di 25 anni fa, recuperati non so dove, non potevano considerarsi tali.
Un figlio non ti chiede di nascere, è una tua scelta ed è troppo facile fare finta di niente.
E smettiamola con i paragoni del cazzo con i cantieri e gli operai. Ma qualcuno di voi sa le possibilità di morte in un cantiere rispetto ad un semplice lancio con il paracadute o parliamo a slogan?
Per me è mancato un grande innovatore sugli sci, senza dubbio, tecnicamente nulla di che, ma con un intuito fuori dal normale, che lo ha portato ad usare per primo sci a camber inverso e senza sciancratura (in origine montò degli attacchi da sci su degli sci d'acqua). Forse una leggenda dello sci.
Il primo ad associare base jumping al freeride, fra le tante.
Insomma un altro grande sportivo che muore facendo quello che amava, ma di certo non un eroe.

Ciao,
T
 
Sono in totale disaccordo con gli ultimi post.
Riassumo la mia posizione incollando quanto già scrissi in un altro forum.
Mi dispiace che McConkey sia morto, ma non condivido questo abuso del termine "eroe". L'eroe è il protagonista di uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di sé stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune. Uno che muore per la PROPRIA adrenalina non è un eroe, questa è semplice precisione linguistica.
Shane McConkey aveva una figlia di 2 anni. Se hai una figlia di due anni e muori facendo base jumping con gli sci e una tutina alare non sei un eroe, sei un irresponsabile.
Dire che Shane McConkey era un irresponsabile non è offensivo, ma è una opinione.
Dough Coombs è morto sciando, e aveva un figlio. Ma non riesco a considerarlo un irresponsabile. Aveva ridotto i rischi, si era trasferito in francia e faceva principalmente la giuda alpina. Aveva quindi ridotto i rischi per rispetto del figlio, e lo dice in Steep. McConkey no, aveva iniziato ad usare la tuta alare, lo strumento più pericoloso che l'uomo conosca ad oggi (guarda le statistiche). Ma non solo, per farlo usava dei vecchi attacchi Tyrolia, tipo i 490, dal cui distacco dipendeva la sua sopravvivenza. Io questo lo cosidero irresposabile, in particolare se hai un figlio. Almeno avrebbe dovuto usare materiali sicuri, e degli attacchi di 25 anni fa, recuperati non so dove, non potevano considerarsi tali.
Un figlio non ti chiede di nascere, è una tua scelta ed è troppo facile fare finta di niente.
E smettiamola con i paragoni del cazzo con i cantieri e gli operai. Ma qualcuno di voi sa le possibilità di morte in un cantiere rispetto ad un semplice lancio con il paracadute o parliamo a slogan?
Per me è mancato un grande innovatore sugli sci, senza dubbio, tecnicamente nulla di che, ma con un intuito fuori dal normale, che lo ha portato ad usare per primo sci a camber inverso e senza sciancratura (in origine montò degli attacchi da sci su degli sci d'acqua). Forse una leggenda dello sci.
Il primo ad associare base jumping al freeride, fra le tante.
Insomma un altro grande sportivo che muore facendo quello che amava, ma di certo non un eroe.

Ciao,
T

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Per me è un eroe nella misura in cui mi ha fatto sognare, mi ha fatto pensare di poter anche solo avvicinarmi ad alcune delle cose che ha fatto lui: è stato stimolo, passione indotta, chiamala come vuoi. E nel gergo comune, "eroe" è anche questo. Sarei concorde con te l'avessero definito "santo", ma non mi sembra.

Detto questo posso anche rispettare le tue idee, per quanto non le condivida appieno (c'è un pò di confusione di fondo a mio avviso).

Ti chiedo solo la cortesia di aprire un thread apposta, e di non "sporcare" (non in senso negativo, ma in generale di non andare OT) questo, che è nato con tutti altri auspici e scopi. Sarò felice di portare avanti il discorso in quel thread, non qui.

Peace & Love.
 
io lo trovo inutile discutere su queste cose...
e' successo e certo non fa piacere a nessuno.
e ognuno la pensa come meglio crede.
 
Ho tagliato e spostato gli ultii interventi dalla discussione sulla morte di Shane McConkey http://www.skiforum.it/forum/showthread.php?t=30063

Qui direi che si può discettare liberamente sul concetto di eroe al giorno d'oggi

Grazie Kirama, apprezzo.

Con l'occasione, integro visto che si è ampliato lo spettro di discussione: sicuramente è un eroe chi salva una persona che sta affogando, chi quindi mette in secondo piano la propria esistenza per salvare il prossimo.

Ricordo l'episodio (non so più se di un paio d'anni fa) di un ragazzo che salvò due bambini dalle acque, per morire a sua volta stremato tra i flutti... Quello è sicuramente un Eroe con la "E" maiuscola, ma è ancor prima una persona che con quel gesto ha raggiunto livello di "stato di grazia" per me altissimi...

Sicuramente c'è quindi un pò di confusione semantica se penso al fatto che chiamiamo "eroi" anche quelli dei fumetti (che in effetti fanno del bene di norma e a modo loro).. E forse possiamo più facilmente parlare di "miti", dato che se pensiamo ai "miti del calcio", "miti della montagna", etc. riesce più semplice forse.

Il mito però lo associo più facilmente al concetto di "dotato", di persona che ha un dono e lo sfrutta al meglio, diventando di fatto il migliore in quello in cui si cimenta.

L'eroe come lo intendo io invece, discernendo appunto dall'Eroe di cui sopra, è chi si cimenta in qualcosa dove tutte le sue capacità vengono impiegate al massimo, e oltre..

Quindi, in sostanza, con una lettera maiuscola all'inizio distinguerei le due cose, in mancanza di un lessico e di una semantica più precisi.. :)
 
io lo trovo inutile discutere su queste cose...
e' successo e certo non fa piacere a nessuno.
e ognuno la pensa come meglio crede.

MM ti darei pienamente ragione fossimo ancora "di là", ma d'altro canto è altrettanto giusto che qualcuno la veda diversamente sull'accaduto, o in modo più allargato, veda cose diverse a parità di evento.

Scambiarsi opinioni su cosa concepiamo come "eroico", cosa "irresponsabile", etc.. può essere puro sofismo, ma torno a dire che se fatto fuori da un certo contesto, può anche essere costruttivo, no?

o almeno, lo spero.. :)
 
beh come dicevi su sicuramente non e' un eroe... ma "solo" un mito...

non mi va solo che si colpevolizzi le scelte di mcconkey visto che sono pericolose.
ma non ne muoiono tutti i momenti e sicuramente meno che in auto o in altri modi.
 
Premetto che non sono padre quindi la mia opinione è astrazione.
Secondo me SMC non è un eroe. E' un onesto lavoratore che usando il proprio corpo, anzi la propria vita generava sogni, visioni, pelledoca, onde di wow, nelle persone che vedevano le sue imprese.

Questo suo lavoro metteva sul piatto della bilancia la sua vita e la responsabilità verso la sua famiglia. Sull'altro piatto metteva la possibilità di fare quello che lo rendeva soddisfatto di vivere.

Penso che non posso giudicare se era irresponsabile o meno verso la famiglia. Con il suo lavoro, rischioso, riusciva a mantenere la famiglia onestamente.

Anche un militare che va a fare le missioni, o un poliziotto o un commercialista che è sempre in strada fa un lavoro molto rischioso.

Devo dire che la vista di quell'angiolettino biondino è una pugnalata al cuore.
 
Eh già... meglio crepare in coda in tangenziale, o cadendo da un ponteggio, o di infarto da stress sulla sedia di un ufficio...

??? dai su... fai il serio..io amo sciare.. ma nonostante ciò riesco a capire il fatto che ci sia una differenza tra andare a stuzzicare la sorte e stare in coda in tangenziale.. tra uno che sceglie di fare il muratore e uno che sceglie di fare lo stuntman, beh, credo che sia ovvio che entrambi hanno ben chiaro che svolgono attività con un rischio decisamente diverso. meglio crepare in tangeziale? no ma se è per questo è meglio evitare i rischi di morte in generale.. poi è ovvio che può capitare.. ma se mi permetti Teo, tra un base jumper proffesionista ed un muratore diciamo che la prima contiene un rischio maggiore..
per rispondere a chi scrive che muore più gente in autostrada o sui ponteggi, beh, forse bisognerebbe rivedere la statistica elementare.. ci saranno 1 millione di muratori per ogni base jumper al mondo.. è presto fatto il conto.

e poi mi permetto un'ultima cosa.. ma quando qui si dice: " e allora quelli che scappano con la cubana " ma che discorsi sono? sbagliano anche loro. non siamo mica all'asilo qui. lui ha fatto così e l'altro cosa..e allora? sono entrambi degli irresponsabili. io non mi sono mai perso un film di mcconkey, e i suoi salti mi hanno fatto sognare. erano una cosa impressionante eseguiti con una tecnica precisa e da uno dei massimi esperti in materia questo è certo. ma rimane il fatto che sempre secondo il mio parere, tra uno che fà il muratore e cade dal ponteggio e uno che salta in base e qualcosa va storto c'è una differenza di rischio alla base.
 
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