Una giornata alle Trois Vallees

pierr

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Questo reportage è dedicato a tutti gli sciatori del nord-ovest che vanno spesso a sciare in giornata, limitando le proprie scelte alle solite (alcune bellissime) località valdostane, piemontesi, lombarde, svizzere. Forse neanche tutti sanno che appena dopo il traforo del Frejus, dalla località di Orelle parte una cabinovia che permette l'accesso in giornata allo splendido e altrimenti lontano comprensorio delle Trois Vallees. Solo autostrada, a pochi minuti da Bardonecchia, per sciare nel Paradiso......

Il comprensorio è a mio modo di vedere il più bello e completo al mondo per quanto riguarda lo sci su pista, ed è uno dei migliori 5 comprensori delle alpi per quanto riguarda le possibilità fuoripista, ma probabilmente il migliore per quanto riguarda il fuoripista facile, servito da impianti, monitorato e spesso messo in sicurezza da esperti ski patroller del luogo, e quindi ottima tappa di avvicinamento verso attività fuoripista più ambiziose, tecniche e rischiose. (Aprirò successivamente al completamento di questo reportage un secondo reportage esclusivamente dedicato al fuoripista in trois vallees e ad alcuni itinerari che ho fatto e che consiglio caldamente)

Questo reportage è inoltre anche pensato per chi deve scegliere dove organizzare la prossima settimana bianca l'anno prossimo o anche in quest'ultimo scorcio di stagione (si è assolutamente ancora in tempo fino a fine aprile). E magari sta valutando se tornare per l'ennesima volta nelle splendide dolomiti ma ha un tarlo in testa che lo invita a valutare di provare altre località....... A questi posso dire che le Trois Vallees sono davvero un posto per tutti: per tutte le abilità, per tutte le categorie di sciatori e non sciatori, per tutte le tipologie di gruppi, famiglie, età, esigenze, capacità di spesa. Certo si possono commettere errori di scelta (uno squattrinato che va a Courchevel 1850, un amante dei bei paesini che soggiorna a Les Menuires, un anglofobo che sceglie Meribel, un freddoloso che va a Val Thorens a gennaio.....) che possono rendere la vacanza meno piacevole, ma per evitare questi problemi c'è il forum e in particolare il mitico thread sulle Trois Vallees dove esperti e grandi amanti di questa località saran felici di rispondere a qualsiasi dubbio:

LES TROIS VALLEES - SAVOIA (FRANCIA)


Il reportage descriverà una singola giornata sciistica su pista, svolta sabato 21 marzo al termine della mia settimana bianca a Meribel, in una giornata con condizioni climatiche e di affollamento eccezionali (piste e impianti semideserti, temperatura molto gradevole e perfetta per sciare, assenza totale di vento) e con discrete condizioni di qualità della neve (molte nevicate circa 10 giorni prima, seguite poi da parecchi giorni di caldo intenso e eccessivo).

Nella giornata verranno toccati tutti e 4 i comprensori che compongono le Trois Vallees (Courchevel, Meribel, Les Menuires e Val Thorens). Per chi penserà che avrò corso e che un normale sciatore non riuscirà mai a fare un giro simile, mi basta dire che:

-IO sono sono un normale sciatore
-ho fatto due soste in rifugio, per una seconda colazione e per una pizza a pranzo che si è fatta oltretutto attendere.
-ho fatto quel giorno qualche bordopista che richiede più tempo che la pista
-ho fatto circa 120 foto, poche da impianti, mentre la maggior parte le ho fatte togliendo tempo allo sci.


Questa è la cartina del giro che andrò a descrivere nel reportage, cliccate per ingrandire l'immagine. In arancione gli impianti presi, in violetto le discese fatte:



Come si può vedere la quantità di zone e di piste NON toccate nel giro è impressionante, e si tratta di zone e piste sempre bellissime e consigliabili. A voi l'invito a scoprire anche queste zone e piste........
 
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si sale da Meribel verso Saulire per scollinare a Courchevel. Nonostante gli impianti siano aperti da quasi mezz'ora sulle piste sembra non esserci nessuno......


piste alte di Meribel ( da sinistra a destra si intravedono Mauduit rossa, Chamois rossa, Biche blu). Sul versante opposto, le piste occidentali di Meribel.
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piste alte di Mottaret (in primo piano lo stradino per le piste di Meribel, la pista rossa Marcassin, e più in là credo siano i pistini di rientro da Courchevel Creuix Noirs e la pista rossa Niverolle). Sul versante opposto, le piste occidentali di Mottaret.
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e finalmente si scia: la regina di Courchavel, la pista rossa Combe Saulire.
Da sciatore di vecchia guardia e vecchi stili, su questa pista ho capito cosa voglia dire fare carving e condurre gli sci, nonostante gli sci rossignol bandit B3 non siano proprio gli sci pensati per lo stile moderno. Si corre ma, non derapando, ci si stanca molto poco. Per il sottoscritto il carving è stata una piacevolissima scoperta.......
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Il re (Grand Couloir) guarda severo la regina combe Saulire:
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la fine della pista, la partenza degli impianti (cabinovia e funivia), e in fondo Courchevel 1850.
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dalla partenza della funivia che serve la combe Saulire e molte altre piste tecniche, si butta uno sguardo sui placidi pendii e sui lussuosissimi hotel e chalet di Courchevel 1850. La zona è quella della pista verde (ma con divertentissime ondulazioni naturali) Verdons:
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tornato in cima, uno sguardo verso valle, con in primo piano in basso il primo (Sous Pylons) dei 3 couloirs che scendono verso Courchevel (lato destro del pistino) serviti dall'impianto Saulire (dopo Sous Pylons vengono Emile Allais e il classico Grand Couloir, segnalato come pista nera). Più in basso, la solita pista Combe Saulire:
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il quarto couloir di Saulire servito da impianti (couloir Tournier), che scende invece verso Meribel sul lato sinistro della cresta era invece impraticabile. Tra qualche anno forse potrebbe diventare una pista, se ricostruiranno su un diverso tracciato la cabinovia Bourgin-Saulire che sale lassù direttamente dal centro di Meribel, facendo ben 1350 metri di dislivello in pochi minuti. A destra, il pauroso pistino in cresta che serve a raggiungere il Grand Couloir. Qui errori è meglio non farne... Comunque è pista nera.
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si scende poi per la assolata e larghissima pista rossa Creux. Di fronte le piste della zona Chanrossa, mentre a destra la parte terminale di splendidi fuoripista serviti dalle seggiovie Creux Noirs e Chanrossa.
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sulla destra le piste che scendono da Creux Noirs. Pista rossa battuta e pista nera lasciata a gobbe, tutte le migliaia di sciatori che affollano queste piste scelgono la seconda.....
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l'ultima parte della pista Creux la faccio in bordo pista tra stranissime ondulazioni (e veri e propri buchi) naturali. In alto, l'Aiguille du Fruit che serra l'altopiano di Courchevel, già nel territorio del parco nazionale della Vanoise che confina a sud con le intere Trois Vallees:
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In cima al colle di Chanrossa, rivolgo lo sguardo indietro alle zone appena lasciate. Foto panoramica (cliccare per ingrandire). Da sinistra a destra: i due valloni in zona Aiguille Rouge fattibili in fuoripista grazie alla seggiovia Creux Noirs (che arriva sulla cima al centro della foto), e nella parte destra le piste della zona (Creux rossa sul fondo del vallone, Marmottes rossa in cresta, lungo la linea della seggiovia Marmottes:


Sempre dal col di Chanrossa, si apre ora il panorama verso est, dominato dal massiccio e dal ghiacciaio della Vanoise che da il nome all'intero parco nazionale, gemello e confinante al nostro Gran Paradiso. In primo piano, la pista rossa di Roc Merlet, la più alta del settore di Courchevel 1650. Sulla destra, il traverso di cui parlo nelle foto successive:
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L'idea era di avviarmi per la pista Roc Merlet verso Courchevel 1650 per mangiarmi qualcosa in paese. Courchevel 1650 (al secolo Moriond, odio questi nomi con le quote) è un posto per famiglie e non si viene spennati, a differenza che nella ben più mondana e stralussuosa Courchevel 1850.
A quel punto però arrivano dalla seggiovia un gruppo con guida/maestro chiaramente attrezzati a tutto punto per il fuoripista, e li vedo avviarsi alla destra della pista Roc Merlet. Ho capito che molto probabilmente si stavano avviando a fare la Vallees des Avals che scorre ai limiti delle Trois Vallees (a sinistra di Courchevel 1650, guardando la cartina) e che so richiedere alla fine un lungo cammino per tornare a Courchevel 1650 e agli impianti. Decido allora di seguirli e di dare un'occhiata alla zona fin tanto che posso riuscire a tornare facilmente alle piste, cioè dopo poche centinaia di metri. Queste tracce sono già in zona di non ritorno agli impianti:
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uno sguardo all'indietro sul traverso che porta alla zona. A destra, il col di Chanrossa e l'arrivo degli impianti in zona:
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tuttavia il gruppo col maestro/guida continua a spostarsi ancora più verso sud con un breve traverso in salita, verso pendii che non ho potuto vedere perchè nascosti. Chissà che spettacolo di fuoripista andranno a fare........
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un'ultima foto verso la valles des Avals prima di tornare verso la pista:
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non prima di essermi meravigliato alla vista di un normale cartello estivo:
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scendo facendomi largo tra la folla per le piste rosse Roc Merlet e pista blu Pyramides
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sempre nello stesso punto (zona di arrivo seggiovia Roc Mugnier) ma guardando a sinistra (rispetto a monte), un gruppo sta facendo una manifestazione freeride. Ci sono più sciatori qui che in tutte le piste che ho affrontato fino ad ora:
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proseguo tenendo la destra e arrivo in zona di partenza della veloce seggiovia Chapelet che serve tre belle piste rosse qui visibili: Chapelets, vallone fuoripista sotto la seggiovia, Rochers (fatta da me) e Bel Air. Sono piste che ricordano parecchio quelle delle dolomiti:
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continuo ora su piste verdi molto piatte e allora decido di riguadagnare un pò di dislivello con lo skilift Granges per poi fare piste blu probabilmente più interessanti. Dallo skilift lo sguardo si posa ai primi palazzi di Courchevel 1650, chalets da sogno:
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in cima decido di fare le foto per costruire una megapanoramica (cliccare per ingrandire). Sono sulla pista blu Marquis, e da sinistra a destra si vedono l'aeroporto di Courchevel, la zona Saulire / Croix des Verdons con gli innumerevoli Couloirs sciabili, la mondana Courchevel 1850 con sopra le piste della zona Chenus, Courchevel 1550, e infine Courchevel 1650/Moriond verso cui sto dirigendomi, con alla destra i bellissimi chalets che avevo addocchiato prima, nel caso sposassi una ricca parigina


la meritata seconda colazione, visto che la prima a casa a Meribel era stata scarsa a causa della impellente partenza del resto del gruppo:
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risalito con la cabinovia Ariondaz, faccio uno strano half pipe naturale per andare a prendere la seggiovia Signal (nella cartina questo pezzo l'ho tratteggiato):
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dalla cima della seggiovia Signal prendo infine la tosta pista rossa Roc Mugnier. Sul versante di fronte, l'altiporto, dotato anche della propria sigla internazionale (CVF):
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per poi tornare verso cima Saulire (tramite seggiovia Aiguille du Fruites, pista nera Suisses, e seggovia Suisses) e riscollinare verso Meribel...........
 
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da Saulire si scende verso Mottaret, col paese sempre visibile disteso in fondo sull'altro versante. Scelgo la pista a caso perchè tanto il delirio di gente è inevitabile. Credo sia la pista nera Sanglier. L'ennesima dimostrazione che in Francia non battono le piste, e in particolare le nere...... Quest'anno era ottimamente battuta anche la pista "Bosses" (in Italiano "gobbe") di Meribel
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uno sguardo anche a sinistra verso le piste dell'altro versante di Mottaret, servite dalla cabinovia Plattieres (prossimo impianto che prenderò) o dalla parallela linea di seggiovie veloci Combes+Chatelet. In diagonale dall'alto a sinistra verso il paese in basso a destra scorrono facili, noiose e un pò troppo trafficate piste blu (Rossignol, Sittelle, Martre) molto importanti e pressocchè esclusive per il collegamento da Val Thorens e Les Menuires alle valli di Courchevel e Meribel. Altre opzioni di collegamento sono stradine piatte (pistino piatto Ours che scorre già nel parco nazionale) o lunghe e facili piste blu da Les Menuires a S.Martin de Belleville per poi poi collegarsi alla bella e deserta zona Tougnete di Meribel.
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Do uno sguardo al prossimo obiettivo (pista rossa Combe Vallon, una delle più belle delle alpi e probabilmente la più bella delle Trois Vallees) da sopra la lunga cabinovia Plattieres, impianto molto vecchio e con due stazioni intermedie. Sono anni che la società impianti di Mottaret risparmia soldi non costruendo nulla ed eliminando impianti non importanti, con l'unico scopo di risparmiare per sostituire nei prossimi anni questo enorme impianto.
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vista della linea seguita dalla cabinovia Plattieres e delle piste sottostanti. Come si vede qui la gente è davvero parecchia. Sono sul secondo troncone dell'impianto. Il breve terzo troncone, dopo una forte virata verso destra, collegherà alla cima che si vede in alto a destra (3 Marches, importante punto di scollinamento per Les Menuires).
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all'arrivo della cabinovia (zona 3Marches) si ha una bella visione di insieme dei panorami verso sud: a sinistra la zona del Mont Vallon, a destra la seggiovia Cote Brunne e il Mont de la Chambre, e al centro il vallone, vergine da impianti e piste, scavato dal ghiacciaio di Borgne. Senza l'uso delle pelli si riesce a fare in fuoripista solo la parte finale di questo vallone, scendendo in fuoripista dal Mont Vallon
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Avviandomi sulla discreta, ma non eccezionale pista rossa Alouette, faccio una foto alla lunga, e spesso molto fredda, seggiovia Cote Brunne, che collega Mottaret a Mont de La Chambre, nodo fondamentale delle Trois Vallees perchè praticamente punto obbligato di passaggio per andare a Val Thorens sia dal lato Meribel che dal lato Les Menuires. L'altra opzione per andare a Val Thorens, che non conosco, è quella di prendere lo skilift Montaulever sul lato Les Menuires.
Le piste della zona che scendono sul lato Meribel sono tra le migliori del comprensorio: Lac de La Chambe (si intravede a sinistra nella foto), e Venturon (a destra), entrambe rosse.
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e finalmente arrivo in cima al Mont Vallon. I panorami dalla cima verso la zona sud, completamente nel parco nazionale e vietatissima alla pratica dello sci fuoripista (anche se qualche traccia qua e là si vede) sono da togliere il fiato. Verso est, la Grande Casse, una montagna dalla forma inconfondibile e cima più alta del massiccio della Vanoise. Dall'altro lato si trova Tignes e cominciano gli impianti dell'Espace Killy. Alla destra della Grande Casse prosegue il massiccio della Vanoise con il plateau del ghiacciaio omonimo
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sguardo a sud-est, sempre sul massiccio della Vanoise, foto panoramica (cliccare per ingrandire).
In primo piano il ghiacciaio di Gebroulaz, facilmente raggiungibile con le pelli da Val Thorens. In fondo, le cime del Dent Perrachèe (si intravede a sinistra), e in mezzo la Pointe de l'Echelle.


guardando verso nord-est e Courchevel: a destra l'Aiguille du Fruit e in fondo, il versante italiano del monte Bianco, con le Grandes Jorasses che si intravedono dietro l'Aiguille du Fruit. In alto a sinistra le piste alte di Mottaret nella zona Saulire. In basso, la parte iniziale della pista Combe Vallon.
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Qui di seguito varie immagini della pista Combe Vallon, una pista rossa su neve esclusivamente naturale, con esposizione nord e pendenze medio-alte, mai eccessive ma che non danno mai tregua dall'inizio alla fine. Farla di un fiato senza mai fermarsi è veramente un impresa anche per i più allenati.
Altitudine partenza: 2919 metri (arrivo cabinovia Mont Vallon)
altitudine arrivo: 1886 metri s.l.m (partenza seggiovia Mures Rouges)
dislivello: 1033 metri

Il muro iniziale è il più difficile e si creano perciò spesso delle grandi gobbe, anche per via dell'enorme quantità di neve naturale:
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Poi il pendio fa una grande curva e punta diretto verso la valle di Mottaret. In primo piano, un'alternativa fuoripista al muro iniziale:
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La parte centrale della pista è quella più semplice, ma le gambe cominciano a urlare....
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Mentre la parte finale assassina riprende pendenze più dure:
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Si risale velocemente al Mont Vallon per fare l'altra pista (rossa Campagnol), più breve e facile della Combe Vallon, ma molto interessante nonostante sia messa in ombra dalla sorella maggiore.
La prima parte è una stradina, con bei panorami verso la stupenda pista Lac de la Chambre che scende dal mont de la Chambre ed è spesso fatta sulla via di ritorno da Val Thorens:
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piste Alouette rossa (sinistra) e Bouvreuil blu (destra). (In realtà questa foto l'ho fatta dalla Combe Vallon)
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Poi la Campagnol si allarga e diventa una gran bella pista. In fondo, Mottaret:
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Infine con due impianti (seggiovia Plan des Mains e terzo troncone della cabinovia Plattieres) ritorno in cima alle 3Marches per scollinare a Les Menuires.......
 
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Arrivato alle 3Marches l'idea era di dirigermi subito verso Val Thorens e, dopo aver mangiato un kebab in centro, farmi un giro dal Peclet (per la mia adorata pista Christine rossa) al Caron (a scelta Combe Caron nera o Col de l'Audzin rossa, a seconda di quella messa meglio tra queste due fantastiche piste) prima di avviarmi ad Orelle.
In cima però esce fuori l'imprevedibilità delle 3V: avviandomi per la bella pista rossa Allamands dò un'occhiata al versante La Masse di fronte a me, e scopro che hanno battuto la fantastica pista nera Dame Blanche (in foto è quella sotto poco a sinistra rispetto all'antenna in cima a La Masse), che per tutta la settimana era stata un cumulo di gobbe poco invitanti:

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decido allora per un immediato cambio di programma: pranzo a Les Menuires, sciata sulla Dame Blanche e poi di corsa a Val Thorens.

A destra (nord) di La Masse, territori vergini da impianti e piste, che sembrano ideali per interessanti fuoripista con partenza da La Masse (ma serve organizzarsi per il ritorno agli impianti)
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Un'altro sguardo alle piste della zona La Masse. Se La Masse fosse un comprensorio italiano, sarebbe senza dubbio una delle 10 migliori località italiane. Qui alle 3V è invece relegata a essere un'area un pò dimenticata ai margini del comprensorio, anche per via delle piste solamente tecniche. Le possibilità fuoripista sono inoltre pressochè infinite.
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un'occhiata anche verso Val Thorens, con cima Caron, la zona delle splendide piste servite dalla seggiovia Boismint e Plan de l'Eau, e poi a destra la grande area fuoripista attorno al lac du Lou che separa i comprensori di Val Thorens e Les Menuires sul lato ovest della valle.
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proseguendo verso la mia meta (centro di Les Menuires per mangiare) scopro anche una bella pista di cui ero totalmente ignaro: pista rossa Grandes Combes...
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dopo pranzo salgo con la prima delle due cabinovie di La Masse e poi prendo il deserto skilift che serve praticamente solo per poter fare la pista nera Dame Blanche che mi sta aspettando. Dallo skilift fotografo alcune piste alte di La Masse (pista rossa Fred Covili):
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uno sguardo poi verso il basso, con la partenza della seconda cabinovia di La Masse (estrema destra della foto):
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in cima allo skilift si aprono anche linee alternative e molto interessanti al classico fuoripista Lac du Lou che da La Masse scende verso il lago e poi all'impianto più basso di Val Thorens (Plan de l'Eau). In particolare da qui la linea del fuoripista è sì un pò più breve della linea classica, ma è molto più diretta e anche molto meno tracciata. Sull'altro versante, l'area fuoripista del Lac du Lou versante Val Thorens, raggiungibile dal Caron (più lunga ma con più traversi nella parte finale in prossimità del lago) o con la seggiovia Boismint (più breve ma più diretta)
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e finalmente la Dame Blanche. I gatti non sono riusciti a livellare completamente le gobbe, ma questo è solo positivo perchè porta varietà. E' un esempio della "battitura leggera" alla francese che personalmente adoro. Comunque l'80% delle piste delle 3V, e in particolare tutte quelle di collegamento e quelle per principianti e sciatori intermedi ogni mattina la si trova perfettamente a biliardo e a mille righe, e grazie alla poca gente la battitura si conserva molto bene per tutta la giornata. In fondo in basso, la brutta Les Menuires, ma che piste.....
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uno sguardo al versante opposto, con l'area della cabinovia Bruyeres che porta al mont de la Chambre e allo scollinamento per Val Thorens (oltre che per Mottaret). Nei prossimi anni la parte bassa di questa zona sarà parecchio ripensata e modificata per diventare la principale area debuttanti di Les Menuires:
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una volta terminata la discesa a La Masse due veloci seggiovie (Doron e Mont de la Chambre) portano allo scollinamento per Val Thorens. Eccomi in cima:
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foto panoramica (cliccare per ingrandire) poco prima di prendere la bella pista blu Pluviometre, che si vede in basso nella foto. Da sinistra a destra, le aree più occidentali dell'anfiteatro di Val Thorens, quelle servite principamente dal funitel Grand Fond, dalla funivia Caron e dalla seggiovia Boismint. In primo piano, il funitel a va e vieni Bouquetin, ottima alternativa Poma-Leitner ai funifor di Doppelmayer:


l'area Moraine, Portette, Grand Fond vista appena sopra il paese di Val Thorens alla fine della Pluviometre:
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e l'area Caron e Boismint fotografata dallo stesso punto:
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non c'è più tempo da perdere perchè mi accorgo che l'impianto per scollinare verso Orelle chiude alle 16:30 anzichè più tardi come gli altri impianti, per cui mi affretto a prendere la seggiovia Moutiere e poi il funitel Grand Fond. Un'immagine dalla cima verso Val Thorens. In basso, l'ottima pista rossa Variante:
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un'ultimo sguardo verso Val Thorens prima di scollinare. In alto spunta timido il Monte Bianco. In basso a sinistra, la pista rossa Falaise:
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a impianti ormai in chiusura pensavo che la discesa (pista rossa Mauriennaise) verso la cabinovia per Orelle sarebbe stata l'ultima della mia settimana bianca. Poco prima di arrivare alla cabinovia mi fermo a guardare la stazione e vedo una fila immane per scendere a Orelle. A sinistra intanto la seggiovia Peyron gira completamente vuota, probabilmente già chiusa. Un gruppo di francesi si ferma a guardare la situazione con me, e poi decide di provare ad andare alla Peyron (se è chiusa tocca farsi un 50 metri in salita per arrivare alla cabinovia). Mossa azzeccata, la seggiovia è aperta, non ci penso due volte e salgo anche io. In cima alla Peyron, quel che proprio non ti aspetti: è aperta anche la seggiovia Bouchet! Dovevano chiudere un'ora prima ma gli impiantisti le lasciano aperte mentre si esaurisce la coda, idea geniale per non far passare la voglia di tornare ancora e ancora in giornata alle 3V. Lo spettacolo in cima è notevole anche se non eccezionale come dal Caron, e le piste che scelgo (Coraya rossa e Peyron blu) deserte e divertenti.
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Non ero mai stato su queste piste, l'unica altra volta che ero andato in cima a Pointe du Bouchet (punto più alto delle Trois Vallees, 3230 metri) ero sceso in fuoripista per il ghiacciaio di Bouchet (le immagini su un'altro reportage che dedicherà al fuoripista in 3V). Qui una visione della zona Peyron-Bouchet dal basso, dalla coda per scendere in cabinovia a Orelle, coda ormai ridotta a meno di 10 minuti di attesa:
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Arrivederci a presto (spero) mie adorate Trois Vallees.......
 
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Bello bello .....e pensare che sarei dovuto andare anch'io ma il lavoro me lo ha impedito...sigh....sarà per il prossimo anno...
 
Questo reportage è dedicato a tutti gli sciatori del nord-ovest che vanno spesso a sciare in giornata, limitando le proprie scelte alle solite (alcune bellissime) località valdostane, piemontesi, lombarde, svizzere. Forse neanche tutti sanno che appena dopo il traforo del Frejus, dalla località di Orelle parte una cabinovia che permette l'accesso in giornata allo splendido e altrimenti lontano comprensorio delle Trois Vallees. Solo autostrada, a pochi minuti da Bardonecchia, per sciare nel Paradiso....

Tessera del traforo del Frejus fatta scadere quest'anno con ancora un paio di passaggi da sfruttare....ma daltronde quest'anno ce n'era più di qua che di la!
Hai ragione località molto interessante con belle piste e piena di possibilità per il fuoripista anche se io ho solo visitato Val thorens le volte che sono andato.
Io e il Drey e un paio di anni che andiamo li a fare la giornata di chiusura (l'8 maggio mi pare...il giorno della liberazione per la Francia...che li fanno festa).
 
Beh non posso che ASSOLUTAMENTE consigliarvi di fare lo skipass Trois Vallees anzichè solo Val Thorens, vale tutto e di più rispetto alla maggiorazione di prezzo richiesta. Val Thorens sta al resto delle 3V come Cervinia sta a Zermatt, penso che il paragone possa far capire cosa vi perdete rimanendo a Val Thorens.
Il problema è che se fate una volta lo skipass Trois Vallees, lo farete anche le successive 100 volte che andrete a Orelle, e allora il tutto diventa effettivamente parecchio costosetto :)

Immagino che per voi il giornaliero Val Thorens offra forti sconti a cui non avreste accesso se scegliete il giornaliero 3V, e quindi la differenza di prezzo diventa veramente eccessiva. Ma provate almeno un giorno a girare le 3V, almeno potete valutare le potenzialità anche di un soggiorno più lungo, per i quali il fattore sconto diventa meno significativo.

Val Thorens+Orelle offre 140 km di piste sui 600 km dell'intero comprensorio, ed è composta per una buona metà da lunghi e facili pianori che richiedono una vita per essere risaliti con impianti, nonostante siano veloci. Ci sono alcune piste molto belle (mi vengono in mente Pluviometre, Cristine, Combe Caron, Col de l'Audzin, Boismint+Plan de l'Eau) ma nulla a che vedere con la qualità media e la sciabilità media delle piste delle altre tre località. Inoltre a Val Thorens c'è nettamente più gente che nelle altre località, e gli impianti sono si stati avveniristici quando sono stati costruiti ma sono anche tuttavia parecchio scomodi (funitel e cabinovie senza seduta comoda, seggiovie aperte esposte ai venti gelidi che spesso affliggono la zona, etc). In compenso però a Val Thorens ci sono le migliori olandesine delle Alpi, ho visto cose allucinanti (e zozzissime) un giorno in pausa pranzo........ :aaahhh:



ho finito di mettere le foto su Courchevel, le foto del resto del giro le metto nei prossimi giorni
 
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Immagino che per voi il giornaliero Val Thorens offra forti sconti a cui non avreste accesso se scegliete il giornaliero 3V, e quindi la differenza di prezzo diventa veramente eccessiva.

con il multipass costa 29 euro mi sembra, cio che mi fa molto incazzare è che fino a 7/8 anni fa esisteva uno sconto anche per lo skipass 3Vallées, che poi però hanno pensato bene di toglierlo, perchè ovviamente alla stor ed alla setam conviene molto di più vendere skipass validi solo nel loro comprensorio
risultato?? della massa degli sciatori, quei pochi che erano invogliati un pochino provare una volta lo skipass 3vallées non lo fanno più ma stanno solo a valthorens, e chi fa invece abitualmente lo skipass 3vallées sempre, come ha sempre fatto, deve pagare ogni volta dieci euro in più!!!!

Un altra cosa che mi ha fatto molto incazzare due anni fa è stato il fatto che da marzo tutti i sabati lo skipass 3vallées costava 28 euro per tutti, in tutte le casse del comprensorio tranne che ad orelle!!! Grazie, bel modo di "premiare" gli italiani che si pagano il frejus e vengono a sciare da voi e che rappresentano l'80% della vostra clientela!! Ogni tanto qualche cazzata o presa x il culo la fanno anche lì, nel migliore comprensorio sciistico del mondo!

Detto questo reportage bello e dettagliatissimo, aspetto la continuazione!
 
ma va bene così
lasciate gli italiani fare a pugni alle 10 alla biglietteria e alle 5 al ritorno alla TC
lasciateli fare mezz'ora di coda al caron
io prendo la TC alle 8,30, alle 10,30 sono a courchevel, e torno giù prima che si formi la coda per scendere...
 
eh lo so, ma non credo sia colpa della riduzione, è che ho una vecchia digitale e che l'ho usata senza guardare troppo per il sottile, puntando e cliccando. La luce quel giorno era veramente notevole.

Comunque a casa ho poi usato anche il bilanciamento automatico di Paint-Shop Pro.

Conosci un programma gratuito che fa un migliore bilanciamento automatico?
 
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