La discesa della forcella del Pordoi

Fabio

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Staff Forum
Mi piacerebbe sentire le opinioni di chi ha fatto questa discesa.

Ho sentito dire che molti anni fa era una pista regolarmente battuta è vero?
E' possibile farla da solo o si rischia di essere richiamati o peggio, si rischia di essere travolti da valanghe o di perdersi?
Come difficoltà com'è? Bisogna essere provetti sciatori in fuoripista o con 40 cm di neve fresca possono provarla un po' tutti?

Qui sotto una foto. In linea verde la probabile discesa classica... Anche perchè così almeno si ritorna alla partenza della funivia.
In rosso delle linee che ho visto seguire da alcuni snowboarder proprio nei giorni di massimo rischio valanghe. Secondo me quella neve è stata su per miracolo. Saranno passati in file 5 o 6 persone. Altro che taglio della neve di una persona la avranno fatto un solco di un metro.
Per fortuna non è successo nulla, almeno per quel tempo che sono rimasto io a guardarli.

scifu_08.jpg


E da li parte anche un altro itinerario, quello della Val Mesdì che scende in Val Badia nei pressi di Colfosco.
 
Io non lo ho mai fatto ma ho visto alcune volte degli snowboard scendere.
Guarda che non è facile come pensi, è molto ma molto difficile ed è consigliato farla in compagnia di una guida locale.
 
Non è una pista.
E' un fuoripista "permesso".
Si può scendere entro determinati limiti.
Sempre per sentito dire: non è un fuoripista estremamente difficile anzi... unico difetto la tanta gente che lo fa. Il giorno dopo alla nevicata è come sciare in pista. L'ideale è farla la mattina dopo le nevicate.
Pericolo valanghe scarso.
 
Bhe sul pericolo scarso dopo una nevicata ci andrei con i piedi di piombo... dipende quanta neve butta giù. se segui il tracciato sulla sx non è male, sulla dx sembra più facile, ma in caso di forti nevicate lo eviterei, se si stacca una slavina finisci diritto sulle rocce.

Fuori pista permesso :!: :?: :!: quindi c'è qualcuno che ti dice lì sì e lì no :?: che tristezza :cry:
 
Hai perfettamente ragione Lele quando dici qui si e li no pero' magari in caso di fuori pista "consentiti " non credi che sia meglio che ci sia qualche persona che si assuma la responsabilita' dell'aperura o chiusura di una pista?

Purtroppo la gran parte degli sciatori si "avventura alla speriamo di salvarci!! "
 
Fuori pista permesso quindi c'è qualcuno che ti dice lì sì e lì no che tristezza
Non so come funziona esattamente la cosa.
So solo che leggendo questo articolo:

Ferite non gravi per il turista che ora rischia la denuncia
Sciatore travolto da una valanga durante una discesa sul Pordoi

Prima un volo di una trentina di metri trasportato da una piccola valanga giù per una cascatadi ghiaccio. Poi ancora uno scivolone galleggiando su una slavina per altri 150 metri fino a fermarsi, immerso nella neve solo fino a metà. I danni? Una ferita alla testa alcune contusioni, giudicate guaribili in 15 giorni. Il turista danese di 26 anni, alloggiato in un albergo di Canazei in Trentino dimenticherà molto difficilmente le vacanze trascorse tra le nevi trentine in questo inizio del 2004.

Ieri, verso le 14.30, ha vissuto al passo del Pordoi, sul versante bellunese, alcuni attimi di vero panico sotto gli occhi atterriti dei suoi quattro amici danesi lui. Gli altri sono rimasti tutti illesi anche se si trovavano a solo venti metri di distanza dal luogo della caduta. Oltre ai guai fisici, al danese potrebbero arrivare anche quelli giudiziari.
Gli agenti della polizia in servizio sulle piste di Canazei, intervenuti durante i soccorsi, invieranno a breve un dettagliato resoconto dei fatti alla procura di Belluno. Sarà poi il pm a decidere se nel comportamento del turista ravvisa o meno il reato di aver provocato una valanga.
La vicenda ha inizio ieri verso le 14.30. Il gruppo raggiunge forcella Pordoi. Scende fuoripista sul versante trentino. Poi devia verso il Veneto. Durante la discesa i cinque turisti sbagliano strada e si abbassano troppo, avvicinandosi a delle rocce. Il danese si ferma così davanti ad un dirupo alto trenta metri. È una questione di attimi: il giovane viene travolto dalla stessa neve movimentata durante la sua discesa. Immediati i soccorsi. Nel giro di pochi attimi sul posto si sono portati gli agenti della polizia, prima con il gatto delle nevi, poi con l?elicottero.

Nel frattempo si alza in volo l?elicottero del Suem con l?equipaggio completo del soccorso alpino. Il velivolo rimane in volo mentre il tecnico dell?elisoccorso si cala per sette metri e recupera il ferito. Il danese viene così portato all?ospedale di Belluno dove i sanitari hanno riscontrato alcuni traumi e una ferita sulla testa, giudicati guaribili in 15 giorni. L?elicottero, nel frattempo, torna sul luogo della valanga per riportare a valle gli amici della vittima. E stranamente, il loro recupero è ancora più difficile. Alcuni sono ancora sotto shock e non riescono a muoversi. Tocca agli operatori del Soccorso alpino scendere dal velivolo e accompagnarli fino all?elicottero rimasto in volo ad un metro di altezza. I cinque vengono riportati a Pieve di Cadore.
Per loro, nessuna sanzione: in quel punto, il fuoripista è permesso.

Articolo tratto da:
http://www.scialp.it/stampa/articoli2004/art017_2004.htm


Come si legge parlano di punti in cui il fuoripista è permesso e di punti in cui non è permesso.
In un altro articolo si diceva che vi sono delle bandierine che limitano a grandi linee dove si può scendee e dove no.

Certo che questo ragazzo ha avuto davvero una gran botta di ( | )
:mrgreen:
 
bike ha detto:
Hai perfettamente ragione Lele quando dici qui si e li no pero' magari in caso di fuori pista "consentiti " non credi che sia meglio che ci sia qualche persona che si assuma la responsabilita' dell'aperura o chiusura di una pista?

Purtroppo la gran parte degli sciatori si "avventura alla speriamo di salvarci!! "

Dai tuoi post mi sembra di capire che consideri un pò tutto pista, ma quello che descrivo nei miei post non c'entra nulla con la pista. Nessuno esterno deve prendersi la responsabilità su ciò che stiamo facendo. Esiste una scala di pericolo oggettivo di valanga, quella è la nostra bibbia, se poi poi ci mettiamo nei guai è solo colpa nostra, punto e basta. I fuori pista non sono delimitati anche perchè non è responsabilità dei gestori delle piste ciò che avviene fuori dal loro comprensorio. Se vai con le pelli da qualche parte non servita dagli impianti ti aspetti di veder qualcuno che ti dice se puoi scendere o no? Ci vuole responsabilità e rispetto... e anche un minimo di conoscenza.
Ciao e l'inverno si sta avvicinando sempre di più!
 
Hai ragione ma da quanto ho capito in quel posto si arriva con una funivia e da li partono due " piste " .

Se utilizzi le pelli di foca e' tutto un altro discorso.

Ciao a tutti
 
bike ha detto:
Hai ragione ma da quanto ho capito in quel posto si arriva con una funivia e da li partono due " piste " .

Se utilizzi le pelli di foca e' tutto un altro discorso.

Ciao a tutti

Le piste sono tracciate con le bandierine, il resto no. Non incorrere nell'errore che se parti da un impianto allora tutto è pista. Molti si sbagliano proprio qui. Se vedi bandierine allora, in generale, è una pista, difficile quanto vuoi ma pur sempre controllata dal servizio di sicurezza. Il resto no, è tutto a tuo rischio e pericolo, se ti fai male sono cavoli tuoi, li senti poi tu quelli del soccorso alpino; e se sei vicino al confine svizzero ricordati di fare un'assicurazione seria, solo la chiamata dell'elicottero è attorno ai 2500?....
 
Hai ragione ma da quanto ho capito in quel posto si arriva con una funivia e da li partono due "piste".
Si arriva con una funivia ma sul fatto che partono piste non ne sono sicuro.
Penso che partono percorsi in fuoripista che sono permessi. Penso che ciò significa che se ti fai male nel percorso permesso ti vengono ad aiutare come se fossi in una pista ma non ne sono sicuro.
Probabilmente sabato vado proprio su alla forcella del Pordoi. Se ne trovo l'occasione chiedo a quelli della funivia o del rifugio.
Ed aspettatevi delle foto sulla discesa (estive ma daranno l'idea).

E come diceva Lele trovo anche io sbagliato pensare che se quei percorsi sono permessi dalla società impianti allora cani e porci lo possono percorrere. Non si deve pensare che perchè è un fuoripista permesso una valanga allora non cade. La valanga mica sa che la società impianti pensa che il tracciato sia al sicuro... 8)

Vorrei proprio provarlo quest'anno :!:
 
Anni fa ho fatto due discese dal SassPordoi... il percorso verde non è particolarmente difficile... impressiona all'inizio, visto che la larghezza è ridotta e la pendenza iniziale elevata... ma fatte le prime curve ci si ritrova su un pendio tutto sommato dolce.
L'unica difficoltà può essere data dalla presenza di tanta neve fresca.
Enrico
 
galimba ha detto:
Anni fa ho fatto due discese dal SassPordoi... il percorso verde non è particolarmente difficile... impressiona all'inizio, visto che la larghezza è ridotta e la pendenza iniziale elevata... ma fatte le prime curve ci si ritrova su un pendio tutto sommato dolce.
L'unica difficoltà può essere data dalla presenza di tanta neve fresca.
Enrico
Ohhh, finalmente uno che la discesa l'ha fatta :clap:
Quando dici che il percorso verde non è particolarmente difficile... Tu sei un'esperto di scialpinismo? Eri con una giuda del posto?
E poi non riesco a capire una cosa; dici che l'unica difficoltà può essere data dalla tanta neve fresca... :roll: Non capisco cosa intedni. Più neve polverosa c'è è meglio è, o no?

Comunque benvenuto nello Skiforum e complimenti per l'originale nickname. :D
 
Dunque, vediamo un po'.... quando ho fatto quella discesa, avevo circa 15-16 anni ed ero là con lo sci-club del mio paese.
Giuro che mentre prendevo la funivia e salivo ero ultra preoccupato... temevo saremmo scesi da quel cunicolo, non essendoci altre vie visibili... una volta sugli sci siamo scesi all'imbocco della forcella...e i miei timori
si sono avverati... da lì effettivamente non si vede niente, occorre letteralmente sporgersi per vedere la discesa.
Da batticuore l'inizio della discesa, in quanto, per quel che mi ricordo, si
faceva la prima curva senza vedere nulla!!! Poi ci si trova sul
pendio, largo circa 3,4 metri... basta fare quattro o cinque curve e ci
si ritrova ai piedi delle rocce, dove tutto diventa più semplice.

Quando l'ho fatta io era marzo e di pomeriggio, quindi non c'era molta
neve e quella che c'era era più o meno battuta.
E' da premettere che l'ho fatta con gli sci normali, e penso che con tanta
neve si faccia fatica a curvare... attenzione, lo spazio a disposizione è
poco... io poi non sono esperto di fuoripista, quindi io preferirei comunque
la neve battuta.

Ho provato poi a scendere anche dalla parte posteriore... là è molto più
semplice la discesa, e per certi aspetti può diventare anche più divertente (in presenza magari di tanta neve fresca).

Consiglio comunque assolutamente di farle tutte e due... io manco dalle
dolomiti da anni, e mi piacerebbe tantissimo tornare a fare la forcella.

Occorre sicuramente avere una buona dimestichezza con gli sci, ma non
è necessario essere campioni... anche se quando l'ho fatta io con il mio
gruppetto c'era una persona che ha impiegato una vita a scendere...
 
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