Eccomi di ritorno da un’altra tasferta in savoia.
2 giorni li ho dedicati alla scoperta del paradiski, alloggiando a bourg saint maurice e salendo ad arc 1600 con la comodissima funicolare (durata del viaggio non più di 8-10 minuti)…..la funicolare apre la mattina molto presto,circa un’ora prima dell’apertura degli impianti, e chiude in serata verso le 20, quindi bourg saint maurice è veramente una buona soluzione per chi,come me, vuole farsi solo un paio di giorni in zona, e non vuole lasciare 100 euro a notte negli alberghi in quota.
la skimap: http://skimaps.skiforum.it/skimaps/displayimage.php?pos=-65
Veniamo alle stazioni:
LA PLAGNE: voto 7.
Alle estremità del comprensorio ci sono le piste di montchavin-les coches e quelle di montalbert, entrambe le zone hanno piste belle e facili in mezzo al bosco…..montchavin-les coches ha impianti più veloci,ma c’è anche più gente, mentre a montalbert le piste sono meravigliosamente deserte, però c’è un prezzo da pagare: impianti molto lenti per la risalita. Sono comunque due zone molto piacevoli.
In mezzo, c’è la “conca” con i vari villaggi di la plagne. Le piste sono per lo più medio/facili e non troppo lunghe,mancano un po’ di personalità. Però mi è piaciuta molto la rossa che scende a la roche, e molto belle sembrano quelle che scendono dalla grande rochette verso plagne centre,e sotto la seggiovia verdons nord, io però,per questioni di tempo, ho preferito non farle e andare presto alla scoperta del versante di champagny, probabilmente commettendo un errore: infatti, la pista che dalla rochette scende a champagny,percorrendo quasi 1300 m di dislivello, non è granchè….il primo pezzo,la kamikaze, è una rossa senza infamia né lode, il secondo pezzo, la pista les bois, è una stradina in mezzo al bosco, che poi diventa uno stretto imbuto insciabile e con neve pessima.
A questo punto, decido di risalire, e di andare alla scoperta della zona del ghiacciaio bellecote. Non c’è molto di sciabile, la rossa è trascurabile, ma per fortuna provo anche una delle due nere,la rochu,che vale sicuramente il “prezzo del biglietto”: in realtà è un percorso non battuto, all’inizio c’è il classico muro a gobbe “alla francese”, e poi diventa assolutamente un fuoripista. Ci si ritrova immersi nel silenzio, in una zona molto panoramica.
In conclusione, è sicuramente un bel posto,ci sono tante piste,ma se non ci fosse la vanoise express sarebbe “solo” uno dei tanti bei posti in francia, invece, grazie alla funivia, è diventato parte di uno dei comprensori più grandi e belli del mondo. Mancano un po’ i pistoni di media difficoltà e con grande dislivello tipici della francia, alla fine la cosa migliore di la plagne mi sembrano proprio le piste facili di montchavin-les coches e di montalbert, e un salto sul bellecote vale senz’altro la pena di farlo.
LES ARCS: voto 9
È un posto meraviglioso, un vero paradiso per chi,come me,ama le piste nei boschi: tra arc 1600, arc 1800 e peisey-vallandry, è un continuo di discese in mezzo agli abeti,una più bella dell’altra, tutte di media difficoltà.
La zona di arc 2000 e 1950 è invece una conca bianca senza mezze misure: ci sono 3-4 piste larghe e adatte per i principianti,e tante tante nere lasciate al naturale, quindi con gobbe. Ma la grande attrazione sono i 3200 metri dell’aiguille rouge,da dove si gode una vista magnifica sulle alpi occidentali e in particolare sullo spettacolare mount pourri,che sta proprio là di fronte.
E poi ovviamente c’è il pistone che scende a villaroger, quasi 2000 metri di dislivello,una delle piste più lunghe al mondo: la pista,per sciare, non è di per sé “epica”,ma è un susseguirsi di emozioni diverse: la prima metà scende sulla cresta, è per lo più stretta , ma straordinariamente panoramica, mentre la seconda metà è decisamente più sciabile,e proprio verso la fine c’è un bellissimo muro di media pendenza lungo 700-800 metri, da fare tutto di un fiato,e con pochissima gente.
Se proprio devo trovare un difetto a les arcs, è la mancanza di qualche pista battuta veramente tosta, e inoltre la neve nella zona boscosa è rimasta molto dura per tutta la mattina, ed anche in quota non ho trovato le stesse condizioni eccellenti che ho trovato nei giorni seguenti nell’espace killy, nonostante avesse nevicato parecchio fino a 4 giorni prima. Che sia un posto in cui la neve si trasforma molto velocemente?
Ecco,paradossalmente,a les arcs sarebbe stato meglio sciare di mattina nella zona alta (arc 2000-aiguille rouge) e di pomeriggio nella zona bassa (arc 1600-peysey-vallandry).
Comunque resta un posto meraviglioso,con uno standard medio nettamente superiore a la plagne,ed è il vero traino del paradiski,comprensorio che merita un 8,5
2 giorni li ho dedicati alla scoperta del paradiski, alloggiando a bourg saint maurice e salendo ad arc 1600 con la comodissima funicolare (durata del viaggio non più di 8-10 minuti)…..la funicolare apre la mattina molto presto,circa un’ora prima dell’apertura degli impianti, e chiude in serata verso le 20, quindi bourg saint maurice è veramente una buona soluzione per chi,come me, vuole farsi solo un paio di giorni in zona, e non vuole lasciare 100 euro a notte negli alberghi in quota.
la skimap: http://skimaps.skiforum.it/skimaps/displayimage.php?pos=-65
Veniamo alle stazioni:
LA PLAGNE: voto 7.
Alle estremità del comprensorio ci sono le piste di montchavin-les coches e quelle di montalbert, entrambe le zone hanno piste belle e facili in mezzo al bosco…..montchavin-les coches ha impianti più veloci,ma c’è anche più gente, mentre a montalbert le piste sono meravigliosamente deserte, però c’è un prezzo da pagare: impianti molto lenti per la risalita. Sono comunque due zone molto piacevoli.
In mezzo, c’è la “conca” con i vari villaggi di la plagne. Le piste sono per lo più medio/facili e non troppo lunghe,mancano un po’ di personalità. Però mi è piaciuta molto la rossa che scende a la roche, e molto belle sembrano quelle che scendono dalla grande rochette verso plagne centre,e sotto la seggiovia verdons nord, io però,per questioni di tempo, ho preferito non farle e andare presto alla scoperta del versante di champagny, probabilmente commettendo un errore: infatti, la pista che dalla rochette scende a champagny,percorrendo quasi 1300 m di dislivello, non è granchè….il primo pezzo,la kamikaze, è una rossa senza infamia né lode, il secondo pezzo, la pista les bois, è una stradina in mezzo al bosco, che poi diventa uno stretto imbuto insciabile e con neve pessima.
A questo punto, decido di risalire, e di andare alla scoperta della zona del ghiacciaio bellecote. Non c’è molto di sciabile, la rossa è trascurabile, ma per fortuna provo anche una delle due nere,la rochu,che vale sicuramente il “prezzo del biglietto”: in realtà è un percorso non battuto, all’inizio c’è il classico muro a gobbe “alla francese”, e poi diventa assolutamente un fuoripista. Ci si ritrova immersi nel silenzio, in una zona molto panoramica.
In conclusione, è sicuramente un bel posto,ci sono tante piste,ma se non ci fosse la vanoise express sarebbe “solo” uno dei tanti bei posti in francia, invece, grazie alla funivia, è diventato parte di uno dei comprensori più grandi e belli del mondo. Mancano un po’ i pistoni di media difficoltà e con grande dislivello tipici della francia, alla fine la cosa migliore di la plagne mi sembrano proprio le piste facili di montchavin-les coches e di montalbert, e un salto sul bellecote vale senz’altro la pena di farlo.
LES ARCS: voto 9
È un posto meraviglioso, un vero paradiso per chi,come me,ama le piste nei boschi: tra arc 1600, arc 1800 e peisey-vallandry, è un continuo di discese in mezzo agli abeti,una più bella dell’altra, tutte di media difficoltà.
La zona di arc 2000 e 1950 è invece una conca bianca senza mezze misure: ci sono 3-4 piste larghe e adatte per i principianti,e tante tante nere lasciate al naturale, quindi con gobbe. Ma la grande attrazione sono i 3200 metri dell’aiguille rouge,da dove si gode una vista magnifica sulle alpi occidentali e in particolare sullo spettacolare mount pourri,che sta proprio là di fronte.
E poi ovviamente c’è il pistone che scende a villaroger, quasi 2000 metri di dislivello,una delle piste più lunghe al mondo: la pista,per sciare, non è di per sé “epica”,ma è un susseguirsi di emozioni diverse: la prima metà scende sulla cresta, è per lo più stretta , ma straordinariamente panoramica, mentre la seconda metà è decisamente più sciabile,e proprio verso la fine c’è un bellissimo muro di media pendenza lungo 700-800 metri, da fare tutto di un fiato,e con pochissima gente.
Se proprio devo trovare un difetto a les arcs, è la mancanza di qualche pista battuta veramente tosta, e inoltre la neve nella zona boscosa è rimasta molto dura per tutta la mattina, ed anche in quota non ho trovato le stesse condizioni eccellenti che ho trovato nei giorni seguenti nell’espace killy, nonostante avesse nevicato parecchio fino a 4 giorni prima. Che sia un posto in cui la neve si trasforma molto velocemente?
Ecco,paradossalmente,a les arcs sarebbe stato meglio sciare di mattina nella zona alta (arc 2000-aiguille rouge) e di pomeriggio nella zona bassa (arc 1600-peysey-vallandry).
Comunque resta un posto meraviglioso,con uno standard medio nettamente superiore a la plagne,ed è il vero traino del paradiski,comprensorio che merita un 8,5
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