Ciao a tutti,
Grande...concordo con te alla grande!!!io però sono stata in Val di Fiemme.....un paradiso anche qua!!!
Sono appena tornata dalle vacanze in montagna...sono stata a Cavalese a fare una settimana bianca...ma è stata bianca proprio...non avete neanche idea di quanta neve ci sia.... più di 1 m solo in paese,incredibile!!!
Dopo avere fatto lo skipass settimanale la prima uscita è stata proprio a Cavalese all' Alpe Cermis... ho voluto fare la brillante, sono salita con i due tratti di telecabina e seggiovia per arrivare fino in cima , maschera e viaaaaaaaaaaa sulla famosa pista Olimpia....7, 5 km tutti in un fiato...volevo, DOVEVO provarla a tutti i costi....me ne avevano parlarto così bene!!!
La famosa pista Olimpia dell’Alpe Cermis è suddivisa in tre parti : Olimpia 1, Olimpia 2 e Olimpia 3.
E’ considerata dagli sciatori esperti il fiore all'occhiello dell'Alpe Cermis: misura 7500 metri di lunghezza per un dislivello di 1400 metri. La pista dispone di numerosi cannoni per l'innevamento artificiale e, grazie all'ottima esposizione a nord e alla perizia dei gattisti, è sempre in ottime condizioni fino a stagione inoltrata.
La partenza è in corrispondenza del Paion del Cermis, a quota 2250 metri slm. Da qui si può godere di uno dei panorami più mozzafiato delle Alpi, con un colpo d'occhio che spazia dalle Dolomiti di Brenta, alle Dolomiti orientali, fino alle Alpi Austriache.
Dopo aver scattato una foto per immortalare lo stupendo panorama, non resta che iniziare una discesa davvero adrenalinica:
Il primo tratto della pista Olimpia 1 comincia subito con un bel muro in contropendenza, seguito poi da un tratto pianeggiante per riprendere il respiro. Successivamente la pista, correndo parallela alla pista Costabella, giunge al Campiol del Pel a quota 1915 metri slm ( punto dal quale è possibile prendere la seggiovia quadriposto automatica Costabella che riporta direttamente al Paion del Cermis.)
Da qui inizia il tratto più impegnativo dell' Olimpia 2:
3 km di curve mozzafiato e muri che si snodano nel fitto bosco di abeti per arrivare fino al Doss dei Laresi. Iil primo tratto non è particolarmente ripido, ma dopo poche centinaia di metri la pendenza aumenta: prima una curva a destra, poi il famoso "Cavatappi", un tortuoso sinistra-destra molto ripido ma abbastanza largo. Una volta passato il "Cavatappi", si giunge ad un breve tratto pianeggiante, dopodichè inizia il VERO ed EMOZIONANTE muro dell'Olimpia: qui la pendenza supera i 50 gradi, ma grazie all'elevata larghezza del tracciato, ogni sciatore può prendere la traiettoria a lui più adatta. Il muro è spezzato da una splendida curva sulla sinistra, per poi giungere alla stazione intermedia della cabinovia al Doss dei Laresi. Qui siamo a quota 1280 metri slm e, se siamo stanchi, possiamo riposarci presso la "Baita Dosso Larici" gustando un ottimo e caldo bombardino con la panna per riprendere un po’ di energia…
A questo punto possiamo raggiungere la stazione del Fondovalle con il tratto, recentemente realizzato: Olimpia 3. Qui la difficoltà non è elevata, soltanto media a tratti. Si parte con un falsopiano per poi imbattersi subito in un bel muro di media difficoltà e molto largo. In fondo ad esso c'è un cambio di pendenza e successivamente, dopo un altro bel sinistra-destra, inizia un lungo tratto pianeggiante che termina alla stazione del fondovalle dove si trova la partenza della cabinovia Fondovalle-Doss dei Laresi a quota 850 metri slm.
Qui la pista è finita, abbiamo percorso oltre 7500 metri di pura emozione bianca e soprattutto con gli sci ai piedi: Mi alzo per un attimo la maschera da sci e con un grande sospiro e l’adrenalina ancora nelle vene,mi giro e osservo la cima da dove sono partita, ora non mi resta che salire per riprovare di nuovo quelle forti emozioni che la montagna e la neve riescono sempre a regalarti!!!

Grande...concordo con te alla grande!!!io però sono stata in Val di Fiemme.....un paradiso anche qua!!!
Dopo avere fatto lo skipass settimanale la prima uscita è stata proprio a Cavalese all' Alpe Cermis... ho voluto fare la brillante, sono salita con i due tratti di telecabina e seggiovia per arrivare fino in cima , maschera e viaaaaaaaaaaa sulla famosa pista Olimpia....7, 5 km tutti in un fiato...volevo, DOVEVO provarla a tutti i costi....me ne avevano parlarto così bene!!!
La famosa pista Olimpia dell’Alpe Cermis è suddivisa in tre parti : Olimpia 1, Olimpia 2 e Olimpia 3.
E’ considerata dagli sciatori esperti il fiore all'occhiello dell'Alpe Cermis: misura 7500 metri di lunghezza per un dislivello di 1400 metri. La pista dispone di numerosi cannoni per l'innevamento artificiale e, grazie all'ottima esposizione a nord e alla perizia dei gattisti, è sempre in ottime condizioni fino a stagione inoltrata.
La partenza è in corrispondenza del Paion del Cermis, a quota 2250 metri slm. Da qui si può godere di uno dei panorami più mozzafiato delle Alpi, con un colpo d'occhio che spazia dalle Dolomiti di Brenta, alle Dolomiti orientali, fino alle Alpi Austriache.
Dopo aver scattato una foto per immortalare lo stupendo panorama, non resta che iniziare una discesa davvero adrenalinica:
Il primo tratto della pista Olimpia 1 comincia subito con un bel muro in contropendenza, seguito poi da un tratto pianeggiante per riprendere il respiro. Successivamente la pista, correndo parallela alla pista Costabella, giunge al Campiol del Pel a quota 1915 metri slm ( punto dal quale è possibile prendere la seggiovia quadriposto automatica Costabella che riporta direttamente al Paion del Cermis.)
Da qui inizia il tratto più impegnativo dell' Olimpia 2:
3 km di curve mozzafiato e muri che si snodano nel fitto bosco di abeti per arrivare fino al Doss dei Laresi. Iil primo tratto non è particolarmente ripido, ma dopo poche centinaia di metri la pendenza aumenta: prima una curva a destra, poi il famoso "Cavatappi", un tortuoso sinistra-destra molto ripido ma abbastanza largo. Una volta passato il "Cavatappi", si giunge ad un breve tratto pianeggiante, dopodichè inizia il VERO ed EMOZIONANTE muro dell'Olimpia: qui la pendenza supera i 50 gradi, ma grazie all'elevata larghezza del tracciato, ogni sciatore può prendere la traiettoria a lui più adatta. Il muro è spezzato da una splendida curva sulla sinistra, per poi giungere alla stazione intermedia della cabinovia al Doss dei Laresi. Qui siamo a quota 1280 metri slm e, se siamo stanchi, possiamo riposarci presso la "Baita Dosso Larici" gustando un ottimo e caldo bombardino con la panna per riprendere un po’ di energia…
A questo punto possiamo raggiungere la stazione del Fondovalle con il tratto, recentemente realizzato: Olimpia 3. Qui la difficoltà non è elevata, soltanto media a tratti. Si parte con un falsopiano per poi imbattersi subito in un bel muro di media difficoltà e molto largo. In fondo ad esso c'è un cambio di pendenza e successivamente, dopo un altro bel sinistra-destra, inizia un lungo tratto pianeggiante che termina alla stazione del fondovalle dove si trova la partenza della cabinovia Fondovalle-Doss dei Laresi a quota 850 metri slm.
Qui la pista è finita, abbiamo percorso oltre 7500 metri di pura emozione bianca e soprattutto con gli sci ai piedi: Mi alzo per un attimo la maschera da sci e con un grande sospiro e l’adrenalina ancora nelle vene,mi giro e osservo la cima da dove sono partita, ora non mi resta che salire per riprovare di nuovo quelle forti emozioni che la montagna e la neve riescono sempre a regalarti!!!