Sci ripido, sci estremo, alpinismo: psicologicamente significa che non sei "completo"
La prima cosa che ha detto, da psicologa, sugli atleti è stata del tipo: sono persone incomplete che non hanno superato il momento in cui una persona deve strafare per sentirsi vivo (impennate con il motorino, sballate del sabato sera, e tipiche cazzate da 18 - 22 enne circa).
Mi ha detto che sono persone che riescono a "sentirsi" solamente quando fanno queste cose estreme e che chi lo fa probabilmente è perchè non ha completato una fase della crescita. Ora io sto dicendo queste cose con parole da non esperto ma il succo del discorso è quello.
Non capivo e capisco il senso di quelle frasi. Secondo me c'è dell'altro che spinge alcuni alpinisti a rischiare anche la vita per conquistare una vetta o scendere un canalone. Però poi ci ho riflettuto su e non ho saputo dirmi cosa è questa spinta.
Ed è uscita una bella domanda: queste persone come si sentono quando il fisico non permetterà più a loro di provare queste emozioni?
Per esempio Shane e Seth cosa faranno a 50 anni? Saranno felici e beati o disperati?
Cosa spinge una persona a rischiare la propria vita per una discesa? Non me lo ero mai chiesto seriamente. E' forse una mancanza di crescita mentale oppure è l'opposto? Ovvero una evoluzione del pensiero che dopo aver raggiunto la crescita standard prosegue verso la ricerca del "di più"?
Facciamo questo "gioco".
Secondo voi come valuterebbe uno psicologo le discese di Steep?
Steep visto da una psicologa
La prima cosa che ha detto, da psicologa, sugli atleti è stata del tipo: sono persone incomplete che non hanno superato il momento in cui una persona deve strafare per sentirsi vivo (impennate con il motorino, sballate del sabato sera, e tipiche cazzate da 18 - 22 enne circa).
Mi ha detto che sono persone che riescono a "sentirsi" solamente quando fanno queste cose estreme e che chi lo fa probabilmente è perchè non ha completato una fase della crescita. Ora io sto dicendo queste cose con parole da non esperto ma il succo del discorso è quello.
Non capivo e capisco il senso di quelle frasi. Secondo me c'è dell'altro che spinge alcuni alpinisti a rischiare anche la vita per conquistare una vetta o scendere un canalone. Però poi ci ho riflettuto su e non ho saputo dirmi cosa è questa spinta.
Ed è uscita una bella domanda: queste persone come si sentono quando il fisico non permetterà più a loro di provare queste emozioni?
Per esempio Shane e Seth cosa faranno a 50 anni? Saranno felici e beati o disperati?
Cosa spinge una persona a rischiare la propria vita per una discesa? Non me lo ero mai chiesto seriamente. E' forse una mancanza di crescita mentale oppure è l'opposto? Ovvero una evoluzione del pensiero che dopo aver raggiunto la crescita standard prosegue verso la ricerca del "di più"?
Facciamo questo "gioco".
Secondo voi come valuterebbe uno psicologo le discese di Steep?