SOLONEVE
Well-known member
Interessantissima ascensione su una vetta appartenente al gruppo del Gran Sasso, posizionata ad est del Corno Grande, di non difficile accessibilità scegliendo i sentieri segnalati (8a e 8b), offre spettacolari momenti di alta montagna e panorami infiniti.
Io però non posso fare a meno di iniziare dal momento più palpitante e adrenalico dell'ascesa, quando il sentiero si è avvicinato al famoso "baratro" della parete Nord del monte Camicia: con moooooolta cautela mi sono avvicinato alla fine della cresta, cercando di vedere il fondo. 1200 metri più sotto si intravedeva il Fondo della Salsa, dove si trova sempre qualche nevaio.
La foto è eloquente come pure i battiti del mio cuore erano come "impazziti" per il senso di "vuoto" che mi stava assalendo...:
La parete Nord del Monte Camicia, 1200 metri di dislivello!
Non ho difficoltà ad ammettere che avevo paura a sporgermi di più per vedere meglio ma vi assicuro che la situazione era veramente agghiacciante e vertiginosa per le mie forze mentali. Anzi, devo dire che è già tanto se sono riuscito a sporgermi a metà, a differenza di uno dei miei due compagni d'avventura, l'intrepido e temerario Marcussiena, alias Marco, che mostrando inaspettata sicurezza e tranquillità, è riuscito a vedere il fondo ed il nevaio presente, cosa che io non sono riuscito a fare. Anzi, devo dire che quando vedevo Marco avventurarsi al limite della cresta mi venivano le palpitazioni nel vedere lui sporgersi.
Per tranquillizzarmi, alla fine mi sono messo a fotografare i bellissimi fiori presenti lungo la risalita... :sudato::sudato::sudato:
La flora del Camicia è molto varia ed interessante
Ma torniamo alla giornata del 26 luglio 2008, che inizia alle 5 del mattino con una sveglia che lascia storditi: per fortuna l'alba è sempre molto emozionante e si comincia con le prime foto durante il tragitto automobilistico.
L'alba molisana
La temperatura mattutina è abbastanza bassa per essere fine luglio: siamo sui 12 gradi, ma quando arrivo sull'altopiano delle 5 miglia, dopo il paese di Roccaraso, il termometro è implacabile: 6 gradi!!!
La S.S. 17 attraversa tutta la piana delle 5 miglia in un gelido mattino di fine luglio
La strada procede scorrevole fino a quando comincia la lunga e tortuosa risalita verso la piana di Campo Imperatore.
La lunga e tortuosa salita iniziale
A metà salita si viene "colpiti" dalla sagoma del castello posizionato in cima ad una cresta che domina tutta la vallata: siamo a ridosso del paese di Calascio, zona molto frequentata dai tanti turisti che salgono da queste parti.
Rocca Calascio con il suo castello che domina tutto l'altopiano
Proseguendo, si attraversa il paese di Castel del Monte, situato a 1310 metri d'altitudine e si continua a salire attraversando molti versanti e vallate "spogli" e pietrosi, fino a quando improvvisamente si apre il "sipario" del gruppo montuoso del Gran Sasso, con la successione di tre delle più importanti cime: il Camicia, il Prena ed il Corno Grande.
Gli attori protagonisti della giornata: il Camicia, a destra, il Prena al centro ed il Corno Grande a sx
La nostra metà è il monte Camicia, 2.564 metri, che si staglia imponente al cospetto della piana di Campo Imperatore nel suo tratto più defilato, verso est.
Il monte Camicia, la meta finale del nostro trekking
Fine prima parte
Io però non posso fare a meno di iniziare dal momento più palpitante e adrenalico dell'ascesa, quando il sentiero si è avvicinato al famoso "baratro" della parete Nord del monte Camicia: con moooooolta cautela mi sono avvicinato alla fine della cresta, cercando di vedere il fondo. 1200 metri più sotto si intravedeva il Fondo della Salsa, dove si trova sempre qualche nevaio.
La foto è eloquente come pure i battiti del mio cuore erano come "impazziti" per il senso di "vuoto" che mi stava assalendo...:
La parete Nord del Monte Camicia, 1200 metri di dislivello!
Non ho difficoltà ad ammettere che avevo paura a sporgermi di più per vedere meglio ma vi assicuro che la situazione era veramente agghiacciante e vertiginosa per le mie forze mentali. Anzi, devo dire che è già tanto se sono riuscito a sporgermi a metà, a differenza di uno dei miei due compagni d'avventura, l'intrepido e temerario Marcussiena, alias Marco, che mostrando inaspettata sicurezza e tranquillità, è riuscito a vedere il fondo ed il nevaio presente, cosa che io non sono riuscito a fare. Anzi, devo dire che quando vedevo Marco avventurarsi al limite della cresta mi venivano le palpitazioni nel vedere lui sporgersi.
Per tranquillizzarmi, alla fine mi sono messo a fotografare i bellissimi fiori presenti lungo la risalita... :sudato::sudato::sudato:
La flora del Camicia è molto varia ed interessante
Ma torniamo alla giornata del 26 luglio 2008, che inizia alle 5 del mattino con una sveglia che lascia storditi: per fortuna l'alba è sempre molto emozionante e si comincia con le prime foto durante il tragitto automobilistico.
L'alba molisana
La temperatura mattutina è abbastanza bassa per essere fine luglio: siamo sui 12 gradi, ma quando arrivo sull'altopiano delle 5 miglia, dopo il paese di Roccaraso, il termometro è implacabile: 6 gradi!!!
La S.S. 17 attraversa tutta la piana delle 5 miglia in un gelido mattino di fine luglio
La strada procede scorrevole fino a quando comincia la lunga e tortuosa risalita verso la piana di Campo Imperatore.
La lunga e tortuosa salita iniziale
A metà salita si viene "colpiti" dalla sagoma del castello posizionato in cima ad una cresta che domina tutta la vallata: siamo a ridosso del paese di Calascio, zona molto frequentata dai tanti turisti che salgono da queste parti.
Rocca Calascio con il suo castello che domina tutto l'altopiano
Proseguendo, si attraversa il paese di Castel del Monte, situato a 1310 metri d'altitudine e si continua a salire attraversando molti versanti e vallate "spogli" e pietrosi, fino a quando improvvisamente si apre il "sipario" del gruppo montuoso del Gran Sasso, con la successione di tre delle più importanti cime: il Camicia, il Prena ed il Corno Grande.
Gli attori protagonisti della giornata: il Camicia, a destra, il Prena al centro ed il Corno Grande a sx
La nostra metà è il monte Camicia, 2.564 metri, che si staglia imponente al cospetto della piana di Campo Imperatore nel suo tratto più defilato, verso est.
Il monte Camicia, la meta finale del nostro trekking
Fine prima parte