Miki morepowder
SAVE the POWDER
RECENSIONE BY TORK
LENGTH--RUNNING--TIP----WAIST ----TAIL----------WEIGHT/SKI
173cm---98cm----145mm---142mm---139mm-----------1190 g
183 cm--108------145mm---142mm---139mm-----------1290 g
193 cm--118------145mm---142mm---139mm-----------1385 g
Sensazioni a secco: leggerezza impressionante, grafica elegante ed essenziale, shape innovativo
prova pratica:
Sul duro: non utilizzare questo sci in pista!!! Ingovernabile
Fresca – Powder: Galleggiano in un istante, sono molto facili e manovrabili, prediligono i boschetti e il corto raggio alle big lines
Firn: non provati
Crosta: provati poco, ma la sciancratura negativa e l’accenno di cocker sembrano aiutare.
Terreno misto: non provati
Neve marcia-pesante: non provati, ma penso che debbano difendersi benone
Considerazioni finali : Sci meraviglioso, lo consiglierei a tutti, si sfrutta al meglio solo nei big days
DALLA recensione del sito POWDER MOB
Non è facile affrontare la review di uno sci così poco convenzionale, alquanto “esuberante”, e sopra le righe. E non capita nemmeno tutti i giorni di trovare le condizioni per poterlo testare a dovere.
In effetti, il deciso carattere di questo leggerissimo “grassone” mi ha portato subito fortuna, tanto che appena esso mi è stato consegnato, non ho avuto nemmeno il tempo di ammirare la sua splendida fattura e di “corteggiarlo” a dovere, ma sono dovuto correre a montare gli attacchi, poiché sui Sibillini stava nevicando, senza sosta, da oltre 3 giorni!
Quando si parla dei Goode, gli unici sci al mondo realizzati interamente in carbonio, è d’obbligo ricordare la loro caratteristica primaria: estrema leggerezza.
Sembra scontato, ma è davvero stupefacente tenere in mano un paio di sci super-extra-fat, montati con un attacco alpino, che pesano decisamente meno di un paio di strettissimi all-mountain montati con un attacco freeride!
Per chi non lo avesse ancora capito, sto parlando di uno sci a sciancratura negativa e con camber completamente piatto nella parte centrale, addirittura invertito nella parte anteriore, attrezzo che ricalca perfettamente lo shape di un monosci-nautico. Infatti è proprio dallo sci nautico che questo “scione” deriva, settore nel quale l’americana Goode è fortissima.
Il concetto è semplice: la polvere senza fondo è molto più simile all’acqua che ad una pista battuta, quindi perché rimanere ancorati ai canoni tradizionali dello sci alpino e non provare a fare esattamente il contrario?
Il Test
Devo riconoscere che presentarsi agli amici con questi “alieni” sotto ai piedi, in una giornata come questa, è di sicuro effetto, ma anche un pochino “sleale”.
C’è ben oltre un metro di bottomless-pow, ovunque, e sono davvero pochi quelli che riescono a prendere il via, senza rimanere piantati con una montagna di neve davanti al petto.
Sono proprio queste le condizioni ideali per testare lo scoop, sci concepito esattamente per questo utilizzo e non molto adatto ad altre situazioni.
Le prime curve sono un po’ imbarazzanti, una sciancratura negativa così pronunciata non è certo usuale, però la super larghezza sotto il piede trasmette immediatamente una buona fiducia: si aprono le danze!
Il “cucciolo” non è affatto docile, appena provo a spingere un po’ sull’acceleratore mi “sputa” fuori dalla neve come un cavallo selvaggio, tuttavia la sua stabilità mi spinge a rituffarmi dentro con ancor maggior decisione, curva dopo curva. Sembra di avere le molle sotto i piedi, un’emozione notevole!
Noto subito una risposta reattiva, tipica del carbonio, non è il classico “morbidone” da polvere fonda, ma uno sci dal carattere forte, deciso e a volte nervoso.
Le doti di galleggiamento sono eccezionali, facilmente immaginabile con 142 mm sotto al piede, le punte più strette alle volte tendono ad immergersi, ma senza creare grossi problemi, basta infatti arretrare un istante per saltare subito fuori come grilli.
Mi lancio “in picchiata” con sicurezza, senza curve, poi imposto raggi ampi, risponde con estrema stabilità, senza sorprese.
E’ facilissimo curvare impennati sulle code, so che è possibile persino derapare lateralmente, in slide, ma non ho il tempo d’imparare questa manovra alquanto futuristica.
La sorpresa più gradita giunge però al momento di curvare stretto, scopro con stupore che lo Scoop non è uno sci da big-lines, ma un attrezzo divertentissimo, reattivo e maneggevole, rapidissimo nei cambi. Ciò non deriva solamente dalla sua estrema leggerezza ma anche dal suo particolare sidecut, la curva infatti fa fulcro su di un unico punto di contatto centrale.
In definitiva, il GOODE Scoop è un “cavallo selvaggio” in grado di dare carta bianca al tutta creatività del suo “fantino”, con esso si può sperimentare davvero tutto, ed occorre rimettere in discussione ogni nozione tecnica consolidata, per esplorare le nuove frontiere del divertimento.
E’ vero che necessita di polvere molto fonda per potersi esprimere al meglio, ma non pensiate che sia concepito per pendii dislivelli da elicottero. Al contrario, esso può regalare grandi soddisfazioni anche nel boschetto “dietro casa”.

LENGTH--RUNNING--TIP----WAIST ----TAIL----------WEIGHT/SKI
173cm---98cm----145mm---142mm---139mm-----------1190 g
183 cm--108------145mm---142mm---139mm-----------1290 g
193 cm--118------145mm---142mm---139mm-----------1385 g
Sensazioni a secco: leggerezza impressionante, grafica elegante ed essenziale, shape innovativo
prova pratica:
Sul duro: non utilizzare questo sci in pista!!! Ingovernabile
Fresca – Powder: Galleggiano in un istante, sono molto facili e manovrabili, prediligono i boschetti e il corto raggio alle big lines
Firn: non provati
Crosta: provati poco, ma la sciancratura negativa e l’accenno di cocker sembrano aiutare.
Terreno misto: non provati
Neve marcia-pesante: non provati, ma penso che debbano difendersi benone
Considerazioni finali : Sci meraviglioso, lo consiglierei a tutti, si sfrutta al meglio solo nei big days
DALLA recensione del sito POWDER MOB
Non è facile affrontare la review di uno sci così poco convenzionale, alquanto “esuberante”, e sopra le righe. E non capita nemmeno tutti i giorni di trovare le condizioni per poterlo testare a dovere.
In effetti, il deciso carattere di questo leggerissimo “grassone” mi ha portato subito fortuna, tanto che appena esso mi è stato consegnato, non ho avuto nemmeno il tempo di ammirare la sua splendida fattura e di “corteggiarlo” a dovere, ma sono dovuto correre a montare gli attacchi, poiché sui Sibillini stava nevicando, senza sosta, da oltre 3 giorni!
Quando si parla dei Goode, gli unici sci al mondo realizzati interamente in carbonio, è d’obbligo ricordare la loro caratteristica primaria: estrema leggerezza.
Sembra scontato, ma è davvero stupefacente tenere in mano un paio di sci super-extra-fat, montati con un attacco alpino, che pesano decisamente meno di un paio di strettissimi all-mountain montati con un attacco freeride!
Per chi non lo avesse ancora capito, sto parlando di uno sci a sciancratura negativa e con camber completamente piatto nella parte centrale, addirittura invertito nella parte anteriore, attrezzo che ricalca perfettamente lo shape di un monosci-nautico. Infatti è proprio dallo sci nautico che questo “scione” deriva, settore nel quale l’americana Goode è fortissima.
Il concetto è semplice: la polvere senza fondo è molto più simile all’acqua che ad una pista battuta, quindi perché rimanere ancorati ai canoni tradizionali dello sci alpino e non provare a fare esattamente il contrario?
Il Test
Devo riconoscere che presentarsi agli amici con questi “alieni” sotto ai piedi, in una giornata come questa, è di sicuro effetto, ma anche un pochino “sleale”.
C’è ben oltre un metro di bottomless-pow, ovunque, e sono davvero pochi quelli che riescono a prendere il via, senza rimanere piantati con una montagna di neve davanti al petto.
Sono proprio queste le condizioni ideali per testare lo scoop, sci concepito esattamente per questo utilizzo e non molto adatto ad altre situazioni.
Le prime curve sono un po’ imbarazzanti, una sciancratura negativa così pronunciata non è certo usuale, però la super larghezza sotto il piede trasmette immediatamente una buona fiducia: si aprono le danze!
Il “cucciolo” non è affatto docile, appena provo a spingere un po’ sull’acceleratore mi “sputa” fuori dalla neve come un cavallo selvaggio, tuttavia la sua stabilità mi spinge a rituffarmi dentro con ancor maggior decisione, curva dopo curva. Sembra di avere le molle sotto i piedi, un’emozione notevole!
Noto subito una risposta reattiva, tipica del carbonio, non è il classico “morbidone” da polvere fonda, ma uno sci dal carattere forte, deciso e a volte nervoso.
Le doti di galleggiamento sono eccezionali, facilmente immaginabile con 142 mm sotto al piede, le punte più strette alle volte tendono ad immergersi, ma senza creare grossi problemi, basta infatti arretrare un istante per saltare subito fuori come grilli.
Mi lancio “in picchiata” con sicurezza, senza curve, poi imposto raggi ampi, risponde con estrema stabilità, senza sorprese.
E’ facilissimo curvare impennati sulle code, so che è possibile persino derapare lateralmente, in slide, ma non ho il tempo d’imparare questa manovra alquanto futuristica.
La sorpresa più gradita giunge però al momento di curvare stretto, scopro con stupore che lo Scoop non è uno sci da big-lines, ma un attrezzo divertentissimo, reattivo e maneggevole, rapidissimo nei cambi. Ciò non deriva solamente dalla sua estrema leggerezza ma anche dal suo particolare sidecut, la curva infatti fa fulcro su di un unico punto di contatto centrale.
In definitiva, il GOODE Scoop è un “cavallo selvaggio” in grado di dare carta bianca al tutta creatività del suo “fantino”, con esso si può sperimentare davvero tutto, ed occorre rimettere in discussione ogni nozione tecnica consolidata, per esplorare le nuove frontiere del divertimento.
E’ vero che necessita di polvere molto fonda per potersi esprimere al meglio, ma non pensiate che sia concepito per pendii dislivelli da elicottero. Al contrario, esso può regalare grandi soddisfazioni anche nel boschetto “dietro casa”.
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