Parliamo di musica, quella seria

LuigiXV

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Apriamo finalmente una discussione sulla musica vera, quella che quando l'ascolti ti fai del bene.
Cominciamo col farci alcune domande fondamentali:

Può un ascoltatore "che non legge la musica" essere in grado di riconoscere quando l'interprete offre un'esecuzione coerente, fedele all'autore e allo stile della sua epoca?

Può giudicare se un'interpretazione è bella o brutta, senza lasciarsi suggestionare dalla bellezza della composizione?

Può individuare all'ascolto lo stile barocco, quello classico o quello romantico?

Riesce a distinguere fra poema sinfonico e musica a programma, fra Lied e aria?

Sà cosa significa "forma bitematica tripartita"?

Capisce in che cosa consiste l'orchestrazione?

Sa inquadrare utilmente i compositori nelle loro epoche?

Tonalità minore e tonalità maggiore hanno corrispondenze con espressioni di serenità o malinconia?
 
dimostrando la mia totale ignoranza nel campo risponderei NO a tutte le domande, sono aperto quindi a suggerimenti e consigli su quale musica incominciare ad ascoltare per migliorare la mia "cultura musicale". Cordiali Saluti.
 
dimostrando la mia totale ignoranza nel campo risponderei NO a tutte le domande, sono aperto quindi a suggerimenti e consigli su quale musica incominciare ad ascoltare per migliorare la mia "cultura musicale". Cordiali Saluti.

Una risposta così impostata fa onore all'autore.
Prima dei consigli mi permetto una considerazione:
un 3D dove ci si chiede se è lecito o meno bestemmiare ha un seguito di pagine e pagine.
Un'altro invece dove è molto probabile ci si possa arricchire argomentando di cose fondamentali viene ignorato.
:-?
 
dipende se la musica la ascolti col cuore, col cervello o con l'orecchio....

posso non conoscere le musiche tribali delle popolazioni africane, ma farmi prendere dal loro ritmo e gustarle ugualmente.

Così come posso godermi le Variazioni Goldberg suonate da Glenn Gould e sentirmi in un mondo migliore anche se non so nulla di Bach...

Credo che il tutto si possa ricondurre a quanto affermato da Rino Gaetano
perche' e' convinto che anche chi non legge Freud
puo' vivere cent'anni


per cui.... si può ascoltare musica perchè ti emoziona e ti fa sentire meglio, anche senza capirne un accidenti.
Qualunque musica!
 

.

Le tonalità o meglio gli intervalli hanno una corrispondenza con degli stati d animo poiche gli intervalli generano o meno tensione...basti pensare al tritono, l intervallo del diavolo...ha una tensione talmente marcata che nel medioevo era considerato demoniaco
 
io sono abbastanza aperto verso la musica nel senso che mi piace ascoltare quasi di tutto dal pop al rock al blues ecc. ecc. cmq quando voglio rilassarmi ascolto musica classica preferibilmente beethoven ma anche altri compositori vanno bene senza tralasciare l'opera lirica su tutti verdi
cmq il topic e' appena aperto abbi fede vedrai.....( speriamo)
 
Luigi,mi congratulo per il topic...

La musica è un qualche cosa che può piacere ad un soggetto!

Sicuramente la vera musica non è quella che si ascolta in discoteca bensì quella che si ascolta mentre suona un'orchestra!
Ovviamente alcuni ritmi posso essere rilassanti,far pensare e aprire l'animo ma al giorno d'oggi se vogliamo seriamente parlare di musica dobbiamo ascoltarci un cd di una qualunque opera.

Poi vabbè,ci sono le canzoni che spesso hanno una musica messi li tanto per far qualche cosa! Una musica bella accompagnata da una canzone è sicuramente la donna cannone di De Gregori!

[youtube]YkTDqwaikWE[/youtube]
 
Bello leggere che a qualcuno piace l'argomento.
Cominciamo allora col dirci che in realtà la musica non è destinata soltanto a chi ne conosce la scrittura e ne ha studiato la tecnica.
Per chi ama la musica (quella vera) e desidera comprenderla, basterà un orecchio capace di ditinguere i suoni e di metterli in relazione fra loro, di individuare le differenti altezze e i diversi timbri:
questo tipo di orecchio si chiama "relativo" ed è sufficiente per capire.

Con un'orecchio capace ci si concentra nell'ascolto come nello sguardo per le arti figurative e nella lettura per le opere letterarie.
La concentrazione deve essere selettiva, attenta: mai abbandonarsi alle vaghe sensazioni suscitate dai suoni (la musica di Allevi è fuorviante in questo senso) ne rinunciare ad un giudizio personale.
 
dipende se la musica la ascolti col cuore, col cervello o con l'orecchio....



Così come posso godermi le Variazioni Goldberg suonate da Glenn Gould e sentirmi in un mondo migliore anche se non so nulla di Bach...


per cui.... si può ascoltare musica perchè ti emoziona e ti fa sentire meglio, anche senza capirne un accidenti.
Qualunque musica!

Beh, tu mi sali subito sulla vetta.
Lì non c'è un mondo migliore, c'è IL mondo migliore.
:D
 
Comunque secondo me risulta difficile giudicare la musica al di là della sua esecuzione da parte dell'esecutore...troppo il coinvolgimento personale, troppa la possibilità, a mio avviso ovviamente, di mettere sè stessi nella musica e nell'eseguirla.

Ciò detto, alcune delle mie "visioni" più belle le ho avute con Bach (io adoro la toccata e fuga in re minore...un'energia violenta e venata di malinconia che scaturisce dallo strumento più inquietante, l'organo) e la Nona.
 
Secondo me avete una definizione di "vera musica" non compatibile con la mia. Per me anche un pregevole trotterellare delle dita su un tavolo a volte è vera musica.

Comunque vorrei sapere se questa vera musica di cui parlate è orizzonate o verticale.
 
La cosa più bella è quando riesci ad immergerti nella musica,quando vedi ciò che il compositore ha voluto davvero esprimere...credo sia anche una delle cose più difficili.

I brividi mi fanno capire quando mi sto immergendo in una musica che a quel punto diventa una sinfonia per me!
 
Secondo me avete una definizione di "vera musica" non compatibile con la mia.

Già, anch'io ho avuto la stessa impressione....
mi sembra un modo un po' snob di suddividere la musica "alta" o "colta" da quella bassa e popolare, sottintendendo che la prima possa essere solo la musica classica.

In realtà penso che si possa trovare vera arte (e vera spazzatura) in tutti i generi musicali.
 
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