LuigiXV
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Apriamo finalmente una discussione sulla musica vera, quella che quando l'ascolti ti fai del bene.
Cominciamo col farci alcune domande fondamentali:
Può un ascoltatore "che non legge la musica" essere in grado di riconoscere quando l'interprete offre un'esecuzione coerente, fedele all'autore e allo stile della sua epoca?
Può giudicare se un'interpretazione è bella o brutta, senza lasciarsi suggestionare dalla bellezza della composizione?
Può individuare all'ascolto lo stile barocco, quello classico o quello romantico?
Riesce a distinguere fra poema sinfonico e musica a programma, fra Lied e aria?
Sà cosa significa "forma bitematica tripartita"?
Capisce in che cosa consiste l'orchestrazione?
Sa inquadrare utilmente i compositori nelle loro epoche?
Tonalità minore e tonalità maggiore hanno corrispondenze con espressioni di serenità o malinconia?
Cominciamo col farci alcune domande fondamentali:
Può un ascoltatore "che non legge la musica" essere in grado di riconoscere quando l'interprete offre un'esecuzione coerente, fedele all'autore e allo stile della sua epoca?
Può giudicare se un'interpretazione è bella o brutta, senza lasciarsi suggestionare dalla bellezza della composizione?
Può individuare all'ascolto lo stile barocco, quello classico o quello romantico?
Riesce a distinguere fra poema sinfonico e musica a programma, fra Lied e aria?
Sà cosa significa "forma bitematica tripartita"?
Capisce in che cosa consiste l'orchestrazione?
Sa inquadrare utilmente i compositori nelle loro epoche?
Tonalità minore e tonalità maggiore hanno corrispondenze con espressioni di serenità o malinconia?