Salve a tutti,
essendo a casa malato, bronchite, ho un po' di tempo per scrivere una cosa che da qualche giorno sto elaborando...
Due settimane fa, salendo con la seggiovia vallon in zona Boè mostravo a mio fratello un goloso ma purtroppo breve pendio a due passi dalla seggiovia.
Gli raccontavo di averlo fatto tre anni prima, l'ultima volta che la neve me lo aveva permesso, perdendo pure uno sci in una caduta...
La cosa finì li, perche passammo a sciare il resto della giornata...
Due giorni dopo, con temperature ben più miti, ci siamo trovati a fare di nuovo la seggiovia di buon mattino, ridacchiando mio fratello mi indicava una serie di trappole infide che la neve, sciogliendosi, aveva tirato allo scoperto.
Non robetta: un tondino di ferro da un paio di centimetri che usciva da un blocco di cemento per trenta-quaranta centimetri (praticamente una baionetta!) vari spezzoni di cavi d'acciaio abbandonati, che uscivano in qualche punto dal terreno formando una specie di laccio per conigli (pensa ad infilarci uno sci sotto in velocità...) e per finire un bel blocco di cemento armato, per la verità non lontano dai piloni, che mostrava un tondino che usciva e rientrava nello stesso, come un enorme maniglia !!!!! e tutto questo in pochi metri! insomma non mi era mai capitato di pensare quanti pericoli si potessero nascondere sotto la neve, e solo in quel momento ho realizzato quanto sia facile farsi moltomale in un attimo....
Pensando che la cosa fosse limitata ai sottoseggiovia ho cominciato ad osservare le condizioni di pendii anche lontani dagli impianti e magari percorsi più volte.... da accapponare la pelle!
In alcuni pendii, data la scarsità di neve, venivano fuori pali e fili di vecchie recinzioni, in due casi addirittura tondini passafilo spinato, risalenti alla grande guerra, con ancora dei pezzi di filo.... per non parlare di assi di legno, paletti di recinzioni, tronchi di varie dimensioni tagliati a 10-15 cm dal suolo... Insomma, speriamo che nevichi sempre molto, non come ora!
Okkio!!!
Doc
essendo a casa malato, bronchite, ho un po' di tempo per scrivere una cosa che da qualche giorno sto elaborando...
Due settimane fa, salendo con la seggiovia vallon in zona Boè mostravo a mio fratello un goloso ma purtroppo breve pendio a due passi dalla seggiovia.
Gli raccontavo di averlo fatto tre anni prima, l'ultima volta che la neve me lo aveva permesso, perdendo pure uno sci in una caduta...
La cosa finì li, perche passammo a sciare il resto della giornata...
Due giorni dopo, con temperature ben più miti, ci siamo trovati a fare di nuovo la seggiovia di buon mattino, ridacchiando mio fratello mi indicava una serie di trappole infide che la neve, sciogliendosi, aveva tirato allo scoperto.
Non robetta: un tondino di ferro da un paio di centimetri che usciva da un blocco di cemento per trenta-quaranta centimetri (praticamente una baionetta!) vari spezzoni di cavi d'acciaio abbandonati, che uscivano in qualche punto dal terreno formando una specie di laccio per conigli (pensa ad infilarci uno sci sotto in velocità...) e per finire un bel blocco di cemento armato, per la verità non lontano dai piloni, che mostrava un tondino che usciva e rientrava nello stesso, come un enorme maniglia !!!!! e tutto questo in pochi metri! insomma non mi era mai capitato di pensare quanti pericoli si potessero nascondere sotto la neve, e solo in quel momento ho realizzato quanto sia facile farsi moltomale in un attimo....
Pensando che la cosa fosse limitata ai sottoseggiovia ho cominciato ad osservare le condizioni di pendii anche lontani dagli impianti e magari percorsi più volte.... da accapponare la pelle!
In alcuni pendii, data la scarsità di neve, venivano fuori pali e fili di vecchie recinzioni, in due casi addirittura tondini passafilo spinato, risalenti alla grande guerra, con ancora dei pezzi di filo.... per non parlare di assi di legno, paletti di recinzioni, tronchi di varie dimensioni tagliati a 10-15 cm dal suolo... Insomma, speriamo che nevichi sempre molto, non come ora!
Okkio!!!
Doc