Dolomiti Network
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Finalmente, dopo anni di battaglie, il tanto contestato ed atteso collegamento tra le due aree sciistiche Buffaure e Ciampac, è realtà.
I lavori procedono celermente ed il prossimo inverno sarà possibile arrivare con i sci ai piedi da Pozza di Fassa fino ad Alba di Canazei e successivamente fino a Canazei e quindi nel giro del Sella.
Il collegamento è stato per anni contestato da pseudo ambientalisti che si preoccupano per la salvaguardia della Val Giumela.
Dico pseudo perchè il tutto è diventato una manovra politica e chi per anni sbraitava contro il collegamento non ha capito proprio nulla.
Innanzitutto il collegamento avrà un impatto ambientale minimo su una valle dipersè brulla ed insignificante. Gli ambientalisti forse non sanno che un impianto di risalita non inquina, è silenzioso, ma soprattutto è un mezzo di trasporto che toglierà dal fondovalle di Fassa un enorme quantità di automobili inquinanti. Infatti è questo uno degli scopi: abituare il sciatore a passare la prima ora della giornata sugli sci per raggiungere la meta più ambita che è Canazei, invece che restare imbottigliati nel traffico per la stessa ora o più.
Esistono tante altre situazioni di impatto ambientale molto più allarmanti che pochi metri di una seggiovia.
La mia è ovviamente soltanto una considerazione personale che è comunque condivisa in valle e non solo in valle, da moltissime persone.
Sono curioso di sentire il vostro parere.
I lavori procedono celermente ed il prossimo inverno sarà possibile arrivare con i sci ai piedi da Pozza di Fassa fino ad Alba di Canazei e successivamente fino a Canazei e quindi nel giro del Sella.
Il collegamento è stato per anni contestato da pseudo ambientalisti che si preoccupano per la salvaguardia della Val Giumela.
Dico pseudo perchè il tutto è diventato una manovra politica e chi per anni sbraitava contro il collegamento non ha capito proprio nulla.
Innanzitutto il collegamento avrà un impatto ambientale minimo su una valle dipersè brulla ed insignificante. Gli ambientalisti forse non sanno che un impianto di risalita non inquina, è silenzioso, ma soprattutto è un mezzo di trasporto che toglierà dal fondovalle di Fassa un enorme quantità di automobili inquinanti. Infatti è questo uno degli scopi: abituare il sciatore a passare la prima ora della giornata sugli sci per raggiungere la meta più ambita che è Canazei, invece che restare imbottigliati nel traffico per la stessa ora o più.
Esistono tante altre situazioni di impatto ambientale molto più allarmanti che pochi metri di una seggiovia.
La mia è ovviamente soltanto una considerazione personale che è comunque condivisa in valle e non solo in valle, da moltissime persone.
Sono curioso di sentire il vostro parere.