Appello perche lo scialpinismo torni ad essere uno sporto primaverile

ami

Have to go powder my nose
"Prima neve, prime valanghe"...
...così titola oggi il Corriere della Sera.

E sappiamo cosa i giornali scriveranno nel corso della stagione.
E speriamo che non si cavalchi l'onda dell'emotività come un anno fa.

Ma una cosa vorrei ricordare:
20 anni fa la prima "lezione" di scialpinismo che le scuole impartivano era
"Lo scialpinismo si fa in primavera". (non c'erano gli ARVA, eravamo liberi dalla schiavitù di pala e sonda...)

C'erano (e ci sono) le gite che fanno eccezione, per esposizione particolare che le rende frequentabili prima nella stagione (il Monte Massone per esempio, gita sociale del CAI di Omegna e "classica" della zona, è una gita di fine gennaio. Data l'esposizione a febbraio spesso non è più praticabile. Spesso la gita sociale è stata rimandata causa nevicate recenti. Non mi risulta vi sia mai stato nessun incidente).

Ora, novembre 2010 ho amici, istruttori titolati del CAI, che vantano già alcune gite fatte.
Penso che questo sia sbagliato non solo da un punto di vista di rischio personale, ma anche di esempio.
(Sono quelli che poi i giornali chiamano "esperti" quando le cose vanno male).

Non abbiamo forse voglia tutti di iniziare la stagione?

Ma se 20 anni fa lo scialpinismo era uno sport da praticare in primavera, cosa è cambiato oggi?
La neve è diversa? Il clima forse sì, ma non credo questo abbia reso lo scialpinismo uno sport da praticare a novembre o dicembre, anzi...
Sicuramente la conoscenza del manto nevoso e della genesi delle valanghe è aumentata.
Ma anche il numero dei frequentatori della montagna è aumentato esponenzialmente (e non tutti sono esperti o cultori).

Insomma, perchè nessuno un giorno abbia voglia di vietarcela la montagna:pOL:, frequentiamola con cervello!
:D
 
mi risulta che le vittime delle valanghe non stessero facendo sci alpinismo però...
detta così, mi sembra un po' una frase fatta...ci possono essere condizioni buone e cattive sia a gennaio che a aprile
 
quoto..anni fà una guida alpina mi disse che fino a febbraio lo scialp era x lui da nn praticare. La neve è troppo in movimento prima...penso che sia un buon consiglio che mi disse da amico...poi nella testa di ognuno di noi si può fare o nn fare...sembra che in un week end, il primo x l'esattezza in neve caduta, ci dia già segnale.
 
La neve è troppo in movimento prima?!...ci si può muovere in sicurezza in qualsiasi periodo, stando attenti dove si va e come. Basta usare il cervello e posso uscire anche in condizioni di pericolo molto forte.
 

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E' cambiato che prima lo skialp lo praticavano in pochi appassionati che nel loro piccolo avevano più cognizione e maggior rispetto per la montagna.

Oggi, gli alpinisti continuano a comportarsi come ieri, ma in compenso ci sono un sacco di baluba e sbarbati in scimmia che prendono le pelli e vanno in giro senza cognizione e rispetto per la montagna.

Si potrebbero fare un sacco di gite a impianti chiusi, ma si va a cercare la linea fika, rischiosa, pensando che tanto c'è poca neve e non stacca... Il discorso è sempre lo stesso, chi va in montagna col cervello scollegato, ci lascia le piume!
 
mi risulta che le vittime delle valanghe non stessero facendo sci alpinismo però...

Vero, però se resti sotto resti sotto qualunque cosa hai ai piedi

detta così, mi sembra un po' una frase fatta...ci possono essere condizioni buone e cattive sia a gennaio che a aprile

certo, è una questione di probabilità e di "messaggio"

Ad aprile si va, salvo condizioni particolari (di insicurezza)
A dicembre non si va salvo condizioni particolari (di gita a prova di bomba)

E' una frase fatta? Certo che è una frase fatta!
:D
 
La neve è troppo in movimento prima?!...ci si può muovere in sicurezza in qualsiasi periodo, stando attenti dove si va e come. Basta usare il cervello e posso uscire anche in condizioni di pericolo molto forte.

Affermazione molto forte (come il pericolo!)
Con pericolo molto forte (grado cinque intendiamo?) io uscirei al massimo per fare una pisciata a bordo pista:D
 
polemizzo molto sulla sicurezza della neve....esco in fuoripista da più di 15anni...me ne sono successe di tutti i colori... e negli ultimi dieci anni sono convinta che tanti si senton sicuri per le tecnologie che ci han messo "in sicurezza" fittizia...la neve è comunque montagna...sono poco scialpinista e tanto freerider...non è mai sicura...ma all'inizio stagione è ancora peggio!! Si deve creare fondo...si deve compattare, stabilizzare...non per niente ci sono studi su studi...la montagna é tornata di "moda"... per anni non ho visto girare nessuno...ne come scialpinisti nè in fuoripista...ora sempre più persone si avvicinano a questa bellissima superficie..ma infima...parere personale... i vecchi montanari che vivono e si muovono in montagna sarebbe meglio ascoltarli di più...
 
e' vero che lo scialpinismo nasce come attivita' primaverile. se guardiamo le guide piu vecchie, le foto degli itinierari sono tutte tipicamente primaverili. ora ad aprile molti han gia messo gli sci in soffitta, spaventati dagli avvicinamenti con gli sci sullo zaino...

a primavera si viaggia molto piu sicuri, la neve e' piu leggibile e prevedibile, e molti itinerari "cattivi" diventano relativamente semplici.

pero' e' anche vero che, se c'e' stato un boom di scialpinismo e freeride negli ultimi tempi, lo si deve alla sciata invernale, non a quella prmaverile. ed effettivamente il godimento di una sciata in polvere non lo scambierei con 10 sciate in firn.

il problema sta nel regolare le proprie uscite, certe OSA non le farei mai in pieno inverno, ma vedo che ultimamente molti lo fanno. se guardiamo anche il CAI fa iniziare molti SA1 in gennaio/febbraio, mentre una volta iniziavano in marzo.

saluti
 
Dipende dove si va con il grado 5, certamente non in pendii aperti o canali, ma in determinati boschi o strade e pendii poco ripidi ci vado eccome! Ricordiamo che la maggior parte dell'inverno si ha grado 2 o 3, moderato o marcato, molto lontano dalla totale assenza di rischio(che non esisterà mai...). Vorrebbe dire non muoversi mai.
Qualcosa di valanghe ne capisco, non avrò l'esperienza dei "vecchi" ma corso maestri e vari corsi AINEVA qualcosa mi hanno dato...Tutto sto alla valutazione locale, e stai tranquillo che le condizioni attuali sono ben migliori della maggior parte delle primavere...
 
"Prima neve, prime valanghe"...
...così titola oggi il Corriere della Sera.

E sappiamo cosa i giornali scriveranno nel corso della stagione.
E speriamo che non si cavalchi l'onda dell'emotività come un anno fa.

Ma una cosa vorrei ricordare:
20 anni fa la prima "lezione" di scialpinismo che le scuole impartivano era
"Lo scialpinismo si fa in primavera". (non c'erano gli ARVA, eravamo liberi dalla schiavitù di pala e sonda...)
C'erano (e ci sono) le gite che fanno eccezione, per esposizione particolare che le rende frequentabili prima nella stagione (il Monte Massone per esempio, gita sociale del CAI di Omegna e "classica" della zona, è una gita di fine gennaio. Data l'esposizione a febbraio spesso non è più praticabile. Spesso la gita sociale è stata rimandata causa nevicate recenti. Non mi risulta vi sia mai stato nessun incidente).

Ora, novembre 2010 ho amici, istruttori titolati del CAI, che vantano già alcune gite fatte.
Penso che questo sia sbagliato non solo da un punto di vista di rischio personale, ma anche di esempio.
(Sono quelli che poi i giornali chiamano "esperti" quando le cose vanno male).

Non abbiamo forse voglia tutti di iniziare la stagione?

Ma se 20 anni fa lo scialpinismo era uno sport da praticare in primavera, cosa è cambiato oggi?
La neve è diversa? Il clima forse sì, ma non credo questo abbia reso lo scialpinismo uno sport da praticare a novembre o dicembre, anzi...
Sicuramente la conoscenza del manto nevoso e della genesi delle valanghe è aumentata.
Ma anche il numero dei frequentatori della montagna è aumentato esponenzialmente (e non tutti sono esperti o cultori).

Insomma, perchè nessuno un giorno abbia voglia di vietarcela la montagna:pOL:, frequentiamola con cervello!
:D

Ciao!
Io il 22 e il 24 giugno sono andata a fare due gite sulle Pale ed ero molto contenta di essere schiava dell'APS! Aveva fatto mezzo metro di neve 2 giorni prima...
Personalmente vado da novembre a giugno, scegliendo gli itinerari in base alla situazione del momento.
Sulle Dolomiti ci sono decine di itinerari che possono essere tranquillamente percorsi anche con grado 4.
Basta usare la testa!
Notte! :D
 
a me la prima cosa che hanno insegnato è che il grado 4 e 5 non sono un pericolo per lo scialpinista...semplice con 4-5 sto a casa. E' questo penso sia molto importante come messaggio, evitiamo di dire che con il "5" vado fuori e mi diverto...a parte che il 5 esce talmente di rado che è proprio di andar a cercar rogne??? con il 4 è molto importante scegliere itinerari davvero sicuri...ma anche qui meglio andar in pista o stare rigorosamente dentro il bosco. Ma lo sappiamo riconoscere un bosco sicuro? davvero? forse anche con il 4 è il caso di stare in baita ...con il 3 e 2 sappiamo bene cosa fare....
 
certo, è una questione di probabilità e di "messaggio"

Ad aprile si va, salvo condizioni particolari (di insicurezza)
A dicembre non si va salvo condizioni particolari (di gita a prova di bomba)

E' una frase fatta? Certo che è una frase fatta!
:D

Secondo me il tuo messaggio è sbagliato.
In qualsiasi momento si va se ci sono le condizioni.
Se no è cercarsela.
Indipendentemente dal mese.
Non ci sono mesi sicuri e mesi insicuri, ci sono condizioni più o meno sicure.

Fosse così semplice...
 
Secondo me il tuo messaggio è sbagliato.
In qualsiasi momento si va se ci sono le condizioni.
Se no è cercarsela.
Indipendentemente dal mese.
Non ci sono mesi sicuri e mesi insicuri, ci sono condizioni più o meno sicure.

Fosse così semplice...

Quoto in tutto!
E aggiungo (anzi ribadisco): ci sono itinerari e itinerari.
Basta scegliere quello giusto in base alla situazione.
E se non ci si sente comunque sicuri con certe condizioni, si può rinunciare.
Notte! (stavolta vado a dormire davvero!)
 
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