Riporto resoconto stenografico della seduta in corso:
Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.0.1 (testo 3).
SANTINI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SANTINI (PdL). Signor Presidente, vorrei segnalare la tragica attualità di questo emendamento che fa riferimento all'attività del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che proprio nell'ultimo weekend ha conosciuto un impegno straordinario. Ben sei persone sono rimaste vittime della valanghe mentre altre dieci sono state estratte, anche se alcune versano in gravi condizioni. Ecco l'attualità di questo emendamento che propone di integrare il contributo annuo assegnato al Corpo del soccorso alpino in base alla legge 18 febbraio 1992, n. 162.
Per adempiere a tale integrazione recepisco l'indicazione formulata dalla Commissione bilancio, che ha espresso parere favorevole a patto di sostituire alla penultima riga del comma 6 la parola "rifinanziato" con l'altra "rideterminato".
La seconda preghiera, signor Presidente, è di espungere il comma 4 è di considerare al suo posto un ordine del giorno del seguente tenore: Per garantire una maggiore sicurezza in montagna si impegna il Governo ad emanare entro 60 giorni un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con norme mirate, sentite le associazioni professionali della montagna e del Corpo del soccorso alpino.
Questa proposta di ordine del giorno è firmata oltre che dal sottoscritto anche dai colleghi Bricolo, Zanetta, Rusconi, Thaler Ausserhofer, Pinzger e Fosson.
La prego, signor Presidente, di tener conto della proposta.
PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento e sull'ordine del giorno in esame.
D'ALI' (PdL). Signor Presidente, esprimo parere favorevole sull'emendamento 5.0.1 (testo 4) nel testo modificato. Per quanto riguarda l'ordine del giorno non posso che esprimere parere favorevole, considerata la tematica trattata - quella della sicurezza in montagna e sul cosiddetto fuori pista - anche perché, in questi giorni, si è riproposta in maniera assolutamente drammatica.
Vorrei comunque poter leggere il testo dell'ordine del giorno G5.0.1 perché, da quello che ho ascoltato, forse sarebbe necessaria qualche limatura.
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. È stato detto, signor Presidente, che il comma 4 dell'emendamento 5.0.1 (testo 3), che si è chiesto di espungere, deriva dall'emozione provocata dalle vicende di questi ultimi giorni. Personalmente sono sempre investito da tante emozioni ma il fatto che ci siano dei soccorritori che perdono la vita sotto le valanghe mentre cercano di salvare qualcuno che si è avventurato nonostante un elevatissimo rischio valanghe, come sappiamo, è abbastanza abituale nel nostro Paese.
Dopo che alcuni soccorritori, alcuni ragazzi del soccorso alpino e delle altre rappresentanze della protezione civile hanno perso la vita, tutti chiedono di adottare delle misure più restrittive rispetto al comportamento spesso inadeguato che molta gente adotta in montagna. Mi pareva quindi che prefigurare una norma che cominciasse a limitare le escursioni quando sussiste un alto rischio valanghe, certificato dalle strutture meteorologiche delle Regioni e del Corpo forestale dello Stato, potesse essere un buon modo per evitare ulteriori morti in futuro.
Così non è: ho visto che c'è un'ampia convergenza sull'espunzione di questo comma. Prendo atto del fatto che vi sono degli interessi corporativi, economici e di altro genere anteposti alla salvaguardia della vita umana. Come Capo della protezione civile sono contrario, come rappresentante del Governo mi devo adeguare a quello che decide l'Aula. (Applausi dal Gruppo PdL. Commenti dei senatori Divina e Boldi).
PRESIDENTE. Colleghi, non posso aprire un dibattito. Siamo in fase finale e dobbiamo esaminare gli emendamenti accantonati.
Senatore D'Alì, mi conferma che il suo parere sull'emendamento 5.0.1 (testo 4) è favorevole, previa espunzione del comma 4?
D'ALI', relatore. Sì, Presidente.
PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento in esame.
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Esprimo parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.0.1 (testo 4).
RUSCONI (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Proteste del senatore Divina)
RUSCONI (PD). Signor Presidente, vorrei rasserenare gli animi e rivolgermi con cortesia al sottosegretario Bertolaso per far capire che a tutti i firmatari di questo ordine del giorno - a me, al collega Santini e al collega Bricolo - sta cuore la sicurezza in montagna. L'ufficio di Presidenza del gruppo degli Amici della montagna del Parlamento, del quale sono vice Presidente, il senatore Santini è vice Presidente vicario e il senatore Quartiani è Presidente, ha molto a cuore questo problema, ve lo assicuro. Infatti abbiamo presentato una legge in materia, il cui primo firmatario è il senatore Santini e il secondo sono io, che va in questa direzione
Il problema è che oggi approveremmo una norma sull'onda dell'emotività, un dato innegabile che crea tensioni in Aula, mentre noi vorremmo dare un mandato di fiducia al Governo, e quindi anche al sottosegretario Bertolaso, perché si confronti con gli esperti del settore ed entro 30 giorni proponga una legge chiara. Ci sembra un atto di fiducia sul quale si trova d'accordo tutto il Parlamento. Preannuncio il voto favorevole sull'emendamento in esame e ribadisco che si tratta di un atto di fiducia anche per rasserenare gli animi.
FOSSON (UDC-SVP-Aut). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FOSSON (UDC-SVP-Aut). Signor Presidente, ringrazio il relatore e il Governo per aver accettato le osservazioni dei rappresentanti delle popolazioni di montagna: non difendiamo interessi corporativi e non vogliamo agire sull'onda dell'emotività. Abbiamo bisogno di un testo ragionato e ponderato, che colpisca i comportamenti irresponsabili in montagna. Gli sport e le attività della montagna comportano sempre dei rischi e non si può evitarli del tutto: sarebbe come se per evitare gli incidenti d'auto si limitasse l'uso delle automobili. Ciò che bisogna evitare sono i comportamenti irresponsabili e a rischio per sé e per gli altri, ma non si possono bloccare delle attività e soprattutto non si può penalizzare chi vive in montagna. Penso che fare un testo ponderato e ragionato, con tutti gli esperti del settore, con le guide alpine e i maestri di sci, sia sicuramente una cosa più corretta.
DIVINA (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DIVINA (LNP). Signor Presidente, l'intervento del collega Fosson è esaustivo. Signor Ministro in pectore, probabilmente lei non ha centrato bene l'argomento, nel senso che da destra, dal centro e da sinistra abbiamo fatto dei ragionamenti estremamente seri, con al centro la sicurezza di chi va in montagna. Siamo uomini di montagna e non vogliamo che nessuno corra più rischi del dovuto. Nel nostro ordinamento, signor Sottosegretario, manca soltanto una norma essenziale, ovvero il divieto di legiferare in stato di emotività. La peggiore delle cose è non avere il tempo sufficiente per ragionare su una norma che apparentemente copre soltanto una piccola serie di fattispecie, ma alla fine va veramente a compromettere esercizi per nulla insicuri e pericolosi. Ahimè, correndo per far norme, si rischia di incappare in questo ostacolo.
La potestà normativa del Governo è piena e integra, signor Sottosegretario e probabile futuro Ministro, in quanto le abbiamo consegnato la materia, perché con il tempo necessario e con la ragionevolezza che la materia necessita, porti in quest'Aula un testo o legiferi direttamente sul tema, secondo le norme che abbiamo suggerito: nel momento in cui un ente statale, come Aineva o Meteosat, stabilisce che il grado di pericolosità supera una certa soglia si interviene, anche normativamente, per sanzionare. È un potere che le rimane, signor Ministro. (Applausi dal Gruppo LNP).
PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 5.0.1 (testo 4), presentato dal senatore Santini, con le modifiche su cui il relatore e il Governo hanno espresso parere favorevole, che comportano l'eliminazione del comma 4 e la sostituzione al comma 6 della parola «rifinanziato» con la parola «rideterminato».
È approvato.
Invito il relatore a dare lettura dell'ordine del giorno G5.0.1.
D'ALI', relatore. La mia proposta di modifica è in tal senso: il dispositivo dell'ordine del giorno «impegna il Governo ad emanare con la massima urgenza un provvedimento normativo in materia di sicurezza dell'attività sciistica ed escursionistica in percorsi fuori pista, svolti gli opportuni approfondimento istruttori segnatamente con le associazioni professionali della montagna e con il Corpo del Soccorso Alpino».
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Governo accoglie l'ordine del giorno G5.0.1.
PRESIDENTE. Essendo stato accolto dal Governo, l'ordine del giorno G5.0.1 non verrà posto ai voti.
Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.0.1 (testo 3).
SANTINI (PdL). Domando di parlare.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
SANTINI (PdL). Signor Presidente, vorrei segnalare la tragica attualità di questo emendamento che fa riferimento all'attività del Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico che proprio nell'ultimo weekend ha conosciuto un impegno straordinario. Ben sei persone sono rimaste vittime della valanghe mentre altre dieci sono state estratte, anche se alcune versano in gravi condizioni. Ecco l'attualità di questo emendamento che propone di integrare il contributo annuo assegnato al Corpo del soccorso alpino in base alla legge 18 febbraio 1992, n. 162.
Per adempiere a tale integrazione recepisco l'indicazione formulata dalla Commissione bilancio, che ha espresso parere favorevole a patto di sostituire alla penultima riga del comma 6 la parola "rifinanziato" con l'altra "rideterminato".
La seconda preghiera, signor Presidente, è di espungere il comma 4 è di considerare al suo posto un ordine del giorno del seguente tenore: Per garantire una maggiore sicurezza in montagna si impegna il Governo ad emanare entro 60 giorni un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, con norme mirate, sentite le associazioni professionali della montagna e del Corpo del soccorso alpino.
Questa proposta di ordine del giorno è firmata oltre che dal sottoscritto anche dai colleghi Bricolo, Zanetta, Rusconi, Thaler Ausserhofer, Pinzger e Fosson.
La prego, signor Presidente, di tener conto della proposta.
PRESIDENTE. Invito il relatore ed il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento e sull'ordine del giorno in esame.
D'ALI' (PdL). Signor Presidente, esprimo parere favorevole sull'emendamento 5.0.1 (testo 4) nel testo modificato. Per quanto riguarda l'ordine del giorno non posso che esprimere parere favorevole, considerata la tematica trattata - quella della sicurezza in montagna e sul cosiddetto fuori pista - anche perché, in questi giorni, si è riproposta in maniera assolutamente drammatica.
Vorrei comunque poter leggere il testo dell'ordine del giorno G5.0.1 perché, da quello che ho ascoltato, forse sarebbe necessaria qualche limatura.
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. È stato detto, signor Presidente, che il comma 4 dell'emendamento 5.0.1 (testo 3), che si è chiesto di espungere, deriva dall'emozione provocata dalle vicende di questi ultimi giorni. Personalmente sono sempre investito da tante emozioni ma il fatto che ci siano dei soccorritori che perdono la vita sotto le valanghe mentre cercano di salvare qualcuno che si è avventurato nonostante un elevatissimo rischio valanghe, come sappiamo, è abbastanza abituale nel nostro Paese.
Dopo che alcuni soccorritori, alcuni ragazzi del soccorso alpino e delle altre rappresentanze della protezione civile hanno perso la vita, tutti chiedono di adottare delle misure più restrittive rispetto al comportamento spesso inadeguato che molta gente adotta in montagna. Mi pareva quindi che prefigurare una norma che cominciasse a limitare le escursioni quando sussiste un alto rischio valanghe, certificato dalle strutture meteorologiche delle Regioni e del Corpo forestale dello Stato, potesse essere un buon modo per evitare ulteriori morti in futuro.
Così non è: ho visto che c'è un'ampia convergenza sull'espunzione di questo comma. Prendo atto del fatto che vi sono degli interessi corporativi, economici e di altro genere anteposti alla salvaguardia della vita umana. Come Capo della protezione civile sono contrario, come rappresentante del Governo mi devo adeguare a quello che decide l'Aula. (Applausi dal Gruppo PdL. Commenti dei senatori Divina e Boldi).
PRESIDENTE. Colleghi, non posso aprire un dibattito. Siamo in fase finale e dobbiamo esaminare gli emendamenti accantonati.
Senatore D'Alì, mi conferma che il suo parere sull'emendamento 5.0.1 (testo 4) è favorevole, previa espunzione del comma 4?
D'ALI', relatore. Sì, Presidente.
PRESIDENTE. Invito il rappresentante del Governo a pronunziarsi sull'emendamento in esame.
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Esprimo parere conforme a quello del relatore.
PRESIDENTE. Passiamo alla votazione dell'emendamento 5.0.1 (testo 4).
RUSCONI (PD). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà. (Proteste del senatore Divina)
RUSCONI (PD). Signor Presidente, vorrei rasserenare gli animi e rivolgermi con cortesia al sottosegretario Bertolaso per far capire che a tutti i firmatari di questo ordine del giorno - a me, al collega Santini e al collega Bricolo - sta cuore la sicurezza in montagna. L'ufficio di Presidenza del gruppo degli Amici della montagna del Parlamento, del quale sono vice Presidente, il senatore Santini è vice Presidente vicario e il senatore Quartiani è Presidente, ha molto a cuore questo problema, ve lo assicuro. Infatti abbiamo presentato una legge in materia, il cui primo firmatario è il senatore Santini e il secondo sono io, che va in questa direzione
Il problema è che oggi approveremmo una norma sull'onda dell'emotività, un dato innegabile che crea tensioni in Aula, mentre noi vorremmo dare un mandato di fiducia al Governo, e quindi anche al sottosegretario Bertolaso, perché si confronti con gli esperti del settore ed entro 30 giorni proponga una legge chiara. Ci sembra un atto di fiducia sul quale si trova d'accordo tutto il Parlamento. Preannuncio il voto favorevole sull'emendamento in esame e ribadisco che si tratta di un atto di fiducia anche per rasserenare gli animi.
FOSSON (UDC-SVP-Aut). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
FOSSON (UDC-SVP-Aut). Signor Presidente, ringrazio il relatore e il Governo per aver accettato le osservazioni dei rappresentanti delle popolazioni di montagna: non difendiamo interessi corporativi e non vogliamo agire sull'onda dell'emotività. Abbiamo bisogno di un testo ragionato e ponderato, che colpisca i comportamenti irresponsabili in montagna. Gli sport e le attività della montagna comportano sempre dei rischi e non si può evitarli del tutto: sarebbe come se per evitare gli incidenti d'auto si limitasse l'uso delle automobili. Ciò che bisogna evitare sono i comportamenti irresponsabili e a rischio per sé e per gli altri, ma non si possono bloccare delle attività e soprattutto non si può penalizzare chi vive in montagna. Penso che fare un testo ponderato e ragionato, con tutti gli esperti del settore, con le guide alpine e i maestri di sci, sia sicuramente una cosa più corretta.
DIVINA (LNP). Domando di parlare per dichiarazione di voto.
PRESIDENTE. Ne ha facoltà.
DIVINA (LNP). Signor Presidente, l'intervento del collega Fosson è esaustivo. Signor Ministro in pectore, probabilmente lei non ha centrato bene l'argomento, nel senso che da destra, dal centro e da sinistra abbiamo fatto dei ragionamenti estremamente seri, con al centro la sicurezza di chi va in montagna. Siamo uomini di montagna e non vogliamo che nessuno corra più rischi del dovuto. Nel nostro ordinamento, signor Sottosegretario, manca soltanto una norma essenziale, ovvero il divieto di legiferare in stato di emotività. La peggiore delle cose è non avere il tempo sufficiente per ragionare su una norma che apparentemente copre soltanto una piccola serie di fattispecie, ma alla fine va veramente a compromettere esercizi per nulla insicuri e pericolosi. Ahimè, correndo per far norme, si rischia di incappare in questo ostacolo.
La potestà normativa del Governo è piena e integra, signor Sottosegretario e probabile futuro Ministro, in quanto le abbiamo consegnato la materia, perché con il tempo necessario e con la ragionevolezza che la materia necessita, porti in quest'Aula un testo o legiferi direttamente sul tema, secondo le norme che abbiamo suggerito: nel momento in cui un ente statale, come Aineva o Meteosat, stabilisce che il grado di pericolosità supera una certa soglia si interviene, anche normativamente, per sanzionare. È un potere che le rimane, signor Ministro. (Applausi dal Gruppo LNP).
PRESIDENTE. Metto ai voti l'emendamento 5.0.1 (testo 4), presentato dal senatore Santini, con le modifiche su cui il relatore e il Governo hanno espresso parere favorevole, che comportano l'eliminazione del comma 4 e la sostituzione al comma 6 della parola «rifinanziato» con la parola «rideterminato».
È approvato.
Invito il relatore a dare lettura dell'ordine del giorno G5.0.1.
D'ALI', relatore. La mia proposta di modifica è in tal senso: il dispositivo dell'ordine del giorno «impegna il Governo ad emanare con la massima urgenza un provvedimento normativo in materia di sicurezza dell'attività sciistica ed escursionistica in percorsi fuori pista, svolti gli opportuni approfondimento istruttori segnatamente con le associazioni professionali della montagna e con il Corpo del Soccorso Alpino».
BERTOLASO, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri. Il Governo accoglie l'ordine del giorno G5.0.1.
PRESIDENTE. Essendo stato accolto dal Governo, l'ordine del giorno G5.0.1 non verrà posto ai voti.
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