Il vero problema sta proprio nei funghi. Se i cinghiali sono risultati radioattivi i funghi ne sono la causa quasi certa essendo dei ricettacoli di metalli pesanti. La questione mi tocca visto che sono un fungiatt a tempo perso.
Ricordo che quando la nube di Chernobyl passò sopra l'Europa in Svizzera si proibì la raccolta di funghi per un paio d'anni. In seguito alcuni studi patrocinati dallo stato indicarono che la radioattività dei funghi, sebbene presente, non superava i limiti di legge, e quindi fu considerata tollerabile. Tutti, chi più chi meno, ripresero a raccogliere funghi. Venti anni più tardi, uno studio commissionato dal Canton Ticino nel 2005 o 2006 diceva che la radioattività era presente in praticamente tutti i porcini e che nel 10% di essi superava il limite di tolleranza che i ricercatori si erano prefissati rientrando comunque nei limiti prefissati dalla legge.
Però, dopo il disastro della centrale ucraina, fu la prima volta che sentii parlare di indagini di questo tipo, nonostante le caratteristiche dei funghi legate alla radioattività siano ben note. Mi pare strano che nonostante tutti i test nucleari che ci sono stati si parli solo di disastri legati a centrali nucleari come Chernobyl o quella più recente di Fukushima quando nel pacifico sono state distrutte isole e atolli con delle bombe H. Per non parlare di tutti gli altri test e delle discariche a cielo aperto di rifiuti radioattivi in Russia o negli States tanto per citare due nazioni a caso.
Il mio non vuol essere un discorso a favore delle centrali, visto che sono assolutamente contrario a "regalare" alle prossime 1000 generazioni un fardello cosi pesante come le scorie radioattive, però mi fa sorridere che ogni qual volta si parli di radioattività l'unico argomento utile sia Chernobyl.