e.frapporti
DURACELL
In dolomiti, di questi tempi, non è facile trovare itinerari appetitosi così decido per il Pisganino, grande classica nel gruppo dell'Adamello, gita semi/scialpinistica che da un paio d'anni volevo fare.
Fortuna vuole che Francesco (fra) non ha impegni così si unisce a noi (io e Petra ovviamente) e finalmente ho il piacere di conoscerlo di persona.
estratto mappa IGM con traccia GPS
dopo i tre impianti che portano al Presena bastano 10 minuti a piedi per raggiungere il passo del Presena, punto di valico ed inizio della discesa verso il rif. Mandron
la vista sui ghiacciai della Lobbia e del Mandron è come sempre spettacolare e, lì sulla destra, vediamo subito la nostra meta.
la meta si vede fin dal passo del Presena
La discesa a sud si rivela solo funzionale alla gita e per nulla divertente: molti traversi e molta crosta
un tratto della discesa verso il Rif. Mandron
a quota 2450 concludiamo la discesa di avvicinamento
ci si prepara alla salita poco sopra il rifugio
ora ci aspettano circa 500 mt. di salita
Petra si lascia alle spalle la faticosa discesa dal Presena (Petra e Fra si sono fatti tutti i traversi in back, chi sa di cosa parlo capirà)
Francesco è pronto a partire
la via di salita è in genere semplice e tranquilla, solo il traversone finale è un po' esposto ma l'ottima neve e traccia non ci danno motivo di preoccupazione.
in poco più di 1 ora il passo del Pisgana è conquistato
Curiosità/precisazione: il passo del Pisgana dà l'accesso al ghiacciaio del Pisganino e non del Pisgana.
Volendo si potrebbe salire altri 150 mt. e attraverso il passo di cui non conosco il nome scendere il ghiacciaio del Pisgana (raggiungibile anche con un lungo giro da sud attraverso il passo della valletta)
si parte con una bella pendanza (e ottima farina)
nel centro del ghiacciaio
una sottile crosticina nasconde una godibile polvere
se Petra curva Fra tira dritto
la parte centrale della discesa è la più trifolata (100 mt. poco divertenti)
piacevole sosta (Francesco e Petra)
troviamo ancora spazio polveroso da tracciare (Fra)
dossi da solcare (Fra)
siamo prossimi al "gradone" che precipita nel fondovalle
La pendenza del percorso è per lo più dolce e tende ad aumentare man mano che la quota diminuisce fino ad arrivare ad un aumento deciso della pendenza (max 35° direi) in corrispondenza del gradone orografico che conduce al fondovalle.
ci infiliamo in un canalino
Siccome i due canali principali sono macinati noi ci avventuriamo in un canalino vergine conosciuto da Francesco ma quest'anno non c'è la neve dello scorso per cui ad un certo punto siamo costretti a rientrare nel canale principale.
l'ultimo pendio prima del fondovalle
Fra e le cascate
Petra si lancia nel fondovalle
A questo punto la sciata vera e propria è finita, rimane solo il lungo fondovalle fino a Ponte di Legno.
Commento: nel complesso una bella gita in ambienti grandiosi e sono proprio questi il suo pezzo forte. Sciisticamente sono solo 900 su 1650 i metri di dislivello godibile, i restanti 750 sono semplicemente fondovalle di rientro.
Se si è fortunati e si trova bella neve a sud qualche altra curva la si può fare sulla discesa dal Presena al Rif. Mandron (sono circa 600 mt. ma lo sviluppo è notevole per cui pendenze sciabili solo a tratti)
Fortuna vuole che Francesco (fra) non ha impegni così si unisce a noi (io e Petra ovviamente) e finalmente ho il piacere di conoscerlo di persona.
estratto mappa IGM con traccia GPS
dopo i tre impianti che portano al Presena bastano 10 minuti a piedi per raggiungere il passo del Presena, punto di valico ed inizio della discesa verso il rif. Mandron
la vista sui ghiacciai della Lobbia e del Mandron è come sempre spettacolare e, lì sulla destra, vediamo subito la nostra meta.
la meta si vede fin dal passo del Presena
La discesa a sud si rivela solo funzionale alla gita e per nulla divertente: molti traversi e molta crosta
un tratto della discesa verso il Rif. Mandron
a quota 2450 concludiamo la discesa di avvicinamento
ci si prepara alla salita poco sopra il rifugio
ora ci aspettano circa 500 mt. di salita
Petra si lascia alle spalle la faticosa discesa dal Presena (Petra e Fra si sono fatti tutti i traversi in back, chi sa di cosa parlo capirà)
Francesco è pronto a partire
la via di salita è in genere semplice e tranquilla, solo il traversone finale è un po' esposto ma l'ottima neve e traccia non ci danno motivo di preoccupazione.
in poco più di 1 ora il passo del Pisgana è conquistato
Curiosità/precisazione: il passo del Pisgana dà l'accesso al ghiacciaio del Pisganino e non del Pisgana.
Volendo si potrebbe salire altri 150 mt. e attraverso il passo di cui non conosco il nome scendere il ghiacciaio del Pisgana (raggiungibile anche con un lungo giro da sud attraverso il passo della valletta)
si parte con una bella pendanza (e ottima farina)
nel centro del ghiacciaio
una sottile crosticina nasconde una godibile polvere
se Petra curva Fra tira dritto
la parte centrale della discesa è la più trifolata (100 mt. poco divertenti)
piacevole sosta (Francesco e Petra)
troviamo ancora spazio polveroso da tracciare (Fra)
dossi da solcare (Fra)
siamo prossimi al "gradone" che precipita nel fondovalle
La pendenza del percorso è per lo più dolce e tende ad aumentare man mano che la quota diminuisce fino ad arrivare ad un aumento deciso della pendenza (max 35° direi) in corrispondenza del gradone orografico che conduce al fondovalle.
ci infiliamo in un canalino
Siccome i due canali principali sono macinati noi ci avventuriamo in un canalino vergine conosciuto da Francesco ma quest'anno non c'è la neve dello scorso per cui ad un certo punto siamo costretti a rientrare nel canale principale.
l'ultimo pendio prima del fondovalle
Fra e le cascate
Petra si lancia nel fondovalle
A questo punto la sciata vera e propria è finita, rimane solo il lungo fondovalle fino a Ponte di Legno.
Commento: nel complesso una bella gita in ambienti grandiosi e sono proprio questi il suo pezzo forte. Sciisticamente sono solo 900 su 1650 i metri di dislivello godibile, i restanti 750 sono semplicemente fondovalle di rientro.
Se si è fortunati e si trova bella neve a sud qualche altra curva la si può fare sulla discesa dal Presena al Rif. Mandron (sono circa 600 mt. ma lo sviluppo è notevole per cui pendenze sciabili solo a tratti)
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