Parliamo tanto per cambiare di livelli...contano quelli dati dai maestri o quelli degli skiforummmisti...

non credo che Tornado abbia mai fatto queste affermazioni forse ti confondi:)
comunque capisco gli agonisti incalliti che hanno le loro idee
io avendo fatto ciclismo agonistico prima da giovane e poi da amatore
divido chi sa guidare una bicicletta da chi sa pedalare su una bicicletta e
credimi sono cose diverse ma ognuna delle due ha un suo ambito.
idem per lo sci c'è chi (venendo da sci club e pali)
ha la sciata di stampo agonistico/sportivo e chi la sciata turistica per puro divertimento.
il perdere quota non so quale significato abbia ma per me perde quota chi scende dritto a cannone
senza senso sia esso un maestro oppure un principiante scavezzacollo.
si ho sbagliato, mi riferivo a Giampa68, che ha quasi 60 anni ma si sente importante nel fare affermazioni da 16enne.
 
So che stai scherzando, comunque:

No affatto... Volevo evidenziare - per paradosso - se è il livello raggiunto che fa la differenza tra scivolatore/perditore, oppure se sono i dettami stilistici.
Parlo di spazzaneve da principianti, non per affinamento tecnico/propriocettivo... Chi scende sul campetto ed ha imparato a farlo in sicurezza e controllo anche delle proprie paure, sta solo perdendo quota?

La domanda serve ad individuare la linea di confine: se ne parla, ma ci giriamo intorno senza indicarla (per questo secondo me - oltre alle misure anatomiche - si stanno un po' confrontando mele con pere...).

P.S. sono d'accordo con te.
Aggiungerei: finché rimane su piste/nevi alla sua portata.
 
Per come la vedo io, la differenza tra perditore di quota e sciatore la fanno due cose:
1. La consapevolezza
2. L’impegno
Sapere cosa si deve fare al proprio livello è importante, così come è importante impegnarsi per farlo. Ecco che lo sciatore L4 che fa il suo arco concatenando curve derapate con diagonali pulite e mantenendo una velocità adeguata e costante sta sciando, mentre lo sciatore che derapa a destra e a manca magari a velocità sostenuta sta perdendo quota. Perché il primo sa cosa fare e si impegna per farlo, il secondo non lo sa e non fa nulla per tirarsi fuori dal suo limbo, accontentandosi di ciò che ormai è la sua sciata e magari cercando anche un modo per legittimarla.
Ovviamente le sfumature sono molte e io ho semplificato per cercare di chiarire il mio pensiero.
Altrettanto ovviamente il secondo sciatore ha tutto il diritto di fare come crede, finché non è pericoloso per gli altri, purché non si risenta di essere definito “perditore di quota” e non cerchi di convincere gli altri di saperne di più.
 
Ma costui che livello è? Chiedo per un amico...

IMG_6828.jpg
 
...e tra le stellette e i livelli attuali guardate cosa ho scovato in un vecchio 3D del 2007

Io ho trovato su qualche sito questa immagine.. non mi ricordo dove..

10237-gradisci.jpg


A me sembrano molto ragionevoli (a parte i nomi un po' misteriosi, ma va beh..).
Personalmente penso che questa sia effettivamente la scala con cui una persona impara dal bronzo base all'obbiettivo diamante.
Dipendesse da me la cosa che cambierei sarebbe mettere "l'obbiettivo diamante" nel 3 livello e se proprio si vuole avere l'obbiettivo diamante (nome più assurdo no?? :think: :think: ) inserirci delle manovre, perchè andare su un half pipe o fare un salto dritto non voglion dire quasi nulla..
 
A parte gli scherzi,
la differenza tra sciar bene o perdere quota non è il livello a cui si è arrivati, ma come ci si è arrivati
per capirci , un livello 4 , che sta sopra lo sci , non si butta dentro , capisce cosa deve fare , sta sciando molto di più di uno che si lancia in preda alle sciancrature conducendo dritto come una spada .
Quindi meglio uno che derapa , ma centrale , con gli avanzamenti fatti bene, con le spalle belle sopra sull'esterno ....
 
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