Consiglio installazione nuovo impianto fotovoltaico

Per accedere al credito e cederlo alla banca, è necessario avere redditi imponibili in Italia (oltre a rendite a eventuali rendite immobiliari)?

Come funziona se l'immobile è data in usufrutto?

Dobrebbe aver diritto anche l’affittuario o simile.

Diciamo che come al solito le idee ci sono, ma son ben confuse dai politicanti incapaci, basta dire che l’idea era stata annunciata da conte al 5 o 6 maggio, portata uffcialmente nel decreto rilancio del 19 maggio, poi doverosamente trasformata da decreto legge in leggeentro il 19 luglio MA LE NORME APPLICATIVE SONO USCITE E NON ANCORA CHIARE SOLO DOPO IL 5/15 ottobre.

Questo consegue che tutte le aziende si son trovate in un limbo, rischiare muovendosi ma senza poter concretizzare nulla, e stando ai tempi attuali, quasi la totalitá delle installazioni avverrá nel 2021( quelle veramente fattibili) ciò comporta alle aziende di non poter fatturare nulla o quasi per tutto il 2020, invece che vedere i propri fatturati crescere a 3 cifre (fattibilissimo con la droga del 110%) quindi in realtá lo stato italiano non incasserá nulla o quasi come tasse da tutto questo settore, dato che é rimasto paralizzato per l’incompetenza dei governanti ( ogni riferimento alla farsa del clickday per il bonusmobilitá é voluta😂😂😂)

Questa sarebbe anche la risposta a chi non comprende come lo stato troverebbe i soldi, oltre che a finanziamenti con direttive di adeguamento europee, in realtá se una societá media del settore fattura 20 mln di €, con il 110% concretizzato anche solo nell’ultimo quadrimestre( settembre dicembre 20) la stessa societá sarebbe potuta arrivare ai 100 mln, di conseguenza pagando delle tasse molto elevate , dove lo stato scalerebbe solo 1/5 del 110%, un 22%... quindi minore del gettito diretto, a cui andrebbero aggiunte tutte le maggiori tasse di ogni organizzazione interessata nella filiera.


Ma nella realtá essendo la domanda esclusivamente indirizzata a questo ed il nulla concretizzato a causa dei ritardi nonché della confusione delle norme applicative, la stessa societá nel 2020 fatturerá forse 5 mln di €....


Come sempre in italia ci si butta la zappa sui piedi
 
Io sapevo fosse obbligatorio il cappotto termico su almeno il 25% delle superfici esposte con obbligo di migliorare di 2 classi. Tutto il resto caldaia a condensazione, fv, infissi sono interventi trainati.

Non è obbligatorio realizzare il cappotto ( dove è possibile è pero importante realizzarlo ) ma se lo realizzi deve essere fatto su almeno il 25% delle superfici, in caso contrario non accede ai benefici fiscali.
 
Solo una considerazione, da ex certificatore: a prescindere da cosa dice la norma (interventi trainanti e trainati) se si parla di case non recentissime il cappotto (o comunque un forte intervento di ISOLAMENTO TERMICO) dovrebbe sempre essere l'intervento prioritario.

Prima si chiudono "le falle", poi si cambia generatore. L'energia persa è il primo efficientamento che si dovrebbe fare, e ne beneficia anche il comfort

Corretto, ma li sorge il problema,

Le societá che si occupano di cappotto per lo più sono piccole entitá locali con poca o nessuna capacitá di farsi carico delle spese prima di incassare, il sistema bancario non é così pronto oltre che essere molto approfittatore dei piccoli.

Oltre al fatto che in molte case non si può, l’intervento é invasivo e lungo

Invce le societá di impiantistica sono mediamente più grandi quindi in grado di fare lo sconto in fattura.
Cosi son nati dei consorzi, o societá che offrono tutti i servizi,ma con competenze e garanzie molto labili ed aleatorie, piuttosto che in realtá portano il cliente ad avere un finanziamento come spiegato pocanzi, che se tutto va a buon fine si chiude da solo, altrimenti rimane a carico del proprietario di casa......e sapete bene che le banche non ci rimettono mai.

Oltre a considerareche ci sono una marea di piccole cose incongruente e confuse che potrebbero inficiare l’esito delle pratiche, la documentazione é molto cospicua .


Insomma il solito bordello italiano del tipo si stava meglio quando si stava peggio
 
Purtroppo questo bonus è veramente complesso da gestire, sia per i tecnici sia per le banche sia per i cittadini.
Le regole sono intricate e basta un errore minimo per perdere i benefici, trovandosi poi l'Agenzia delle Entrate (anche tra 8 anni) che bussa alla porta.
Per questo conviene studiarsi bene la cosa, capire se è fattibile e poi agire.

A dire il vero, molte aziende rifiutano i condomini e si occupano solo di situazioni "normali" e semplici come casa mia. Questo per tutelarsi ed essere più sereni.

Detto questo, l'accesso al bonus è al massimo per due immobili a persona, incluse le seconde case. Vale anche per immobili che non siano abitazione principale. Non rientrano nei benefici le case di tipo signorile e i castelli.
Se l'immobile è in affitto, non è un problema. È chiaro che, tuttavia, sarà il proprietario a decidere se fare o meno i lavori.

@maxxxce nono, io nella vita mi occupo di tutt'altro. Diciamo che la faccenda dell'Ecobonus mi ha incuriosito parecchio, dovendo fare lavori in casa, e quindi mi sono studiato bene i vari aspetti.
Più che altro, basta davvero il minimo errore e perdi tutti i benefici. Quindi ho preferito informarmi bene prima di procedere. Non voglio peccare di presunzione, davvero, ma all'incontro in banca conoscevo meglio io il prodotto finanziario rispetto al bancario delegato all'Ecobonus. Questo per dare l'idea della situazione.
Ho anche l'impressione che per le banche sia solo una "rottura" questa faccenda, non vedo grande entusiasmo e competenza. Ed è un peccato, visto che si parla di banche a misura del cliente...
 
@leonard Ti vedo sempre più sul pezzo..

Bravo...analisi ben centrata ed approfondita.

Se tutto fosse molto più semplice, in realtá gli soazi per le detrazioni ed i conseguentinon incassi da gettito dello stato sarebbero ampliamente compensati, oltre che a rivitalizzare un settore, quello dell’edilizia ormai congelanto da lustri.

Per inoltrarsi nel ginepraio.

Come dici è consentito ad un proprietario un massimo di due unitá abitative quindi lrima e seconda casa, ma in contrapposizione ad alcuni proprietari di prima casa a causa di paletti stupidi salta, o rischia di saltare, dato che le societá che si occuoano di condomini non si muovono per questa tipologia minima di intervento.
Es, se una villa completamente isolata, ha magari all’interno due unitá abitative una al piano terra ed una al primo piano, ma hanoo un SOLO ANDRONE D’iINGRESSO queste non possono usufruire del 110, passando per condominio, quindi dovendo seguire una strada diversa, solo ultimamente é uscita una soecifica che da la possibilitá alle case in cortili ad sempio se ogni unitá abitativa ha un ingresso indipendente., così come vengono esclusi i casi in cui si stia gia detraendo il prodotto ( nel caso caldaia) ma offrendo poi la possibilitá di rinunciare o chiudere la detrazione, ma non sapendo come fare

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ma quando parlate di sconto in fattura da parte del fornitore, mi fa lo sconto del 100% ?

Si,

Cioé tu deleghi una societá a fare studio di fattibilitá,e lei ti dice che la cosa è fattibile che olto probabilmente si superano ampiamente le due classi minimo, quindi a te proprietario scatta il diritto di credito del 110% della tua spesa( cioé dell’intervento) che a tua volta cedi alla societá, che lei stessa porta in detrazione diretta o” rivende alla banca” scontando un tot.

Il funzionamneto é il medesimo che avveniva gia lo scorso anno, e tuttora in vigore del 50% come ristrutturazione o 65% come efficientamento


In parole povere cambia la percentuale di credito che tu cedi come metodo di pagamento.

Queste del 50 o 65 sono soggette a minori paletti, come quello delle due classi di miglioramento, ma tu come cedente dei avere la capienza del cassetto fiscale necesaria.

In alternativa sono gia ottime come agevolazioni rispetto alla detrazione portato in 10 anni

Cioé con detrazione tu paghi tutto e poi detrai 0,5 o 0,65 in 10 anni recuperando apounto il 50 o 65% della spesa sostenuta, invece con lo sconto in fattura tu paghi solo il 50 o il 35% della spesa subito, qunindi con possibiltá di oagare cash ( cifra più piccola) o ridurre nettamente gli interessi che nei 10 anni civentano cospicui.
 
@leonard Ti vedo sempre più sul pezzo..

Bravo...analisi ben centrata ed approfondita.

Se tutto fosse molto più semplice, in realtá gli soazi per le detrazioni ed i conseguentinon incassi da gettito dello stato sarebbero ampliamente compensati, oltre che a rivitalizzare un settore, quello dell’edilizia ormai congelanto da lustri.

Per inoltrarsi nel ginepraio.

Come dici è consentito ad un proprietario un massimo di due unitá abitative quindi lrima e seconda casa, ma in contrapposizione ad alcuni proprietari di prima casa a causa di paletti stupidi salta, o rischia di saltare, dato che le societá che si occuoano di condomini non si muovono per questa tipologia minima di intervento.
Es, se una villa completamente isolata, ha magari all’interno due unitá abitative una al piano terra ed una al primo piano, ma hanoo un SOLO ANDRONE D’iINGRESSO queste non possono usufruire del 110, passando per condominio, quindi dovendo seguire una strada diversa, solo ultimamente é uscita una soecifica che da la possibilitá alle case in cortili ad sempio se ogni unitá abitativa ha un ingresso indipendente., così come vengono esclusi i casi in cui si stia gia detraendo il prodotto ( nel caso caldaia) ma offrendo poi la possibilitá di rinunciare o chiudere la detrazione, ma non sapendo come fare

Esattamente.
La faccenda del "funzionalmente indipendenti", per accedere alle agevolazioni, è una cosa che vuol dire tutto e niente. Col risultato, come dicevi giustamente tu, che molti rimangono fuori per delle cretinate.
E la stessa Agenzia delle Entrate, quando vengono poste delle interrogazioni, risponde in modo superficiale o in modo discordante in base alle sedi territoriali interpellate.

L'idea dell'Ecobonus è davvero buona, ed è una soluzione che permette al settore edilizio di vedere un po' di luce, garantendo al nostro patrimonio immobiliare, assai vetusto e disabitato, di essere riqualificato.
Si evita l'evasione fiscale, vengono sanati gli abusi, lo Stato guadagna in imposte dirette e indirette. Concettualmente è una grande intuizione.
Col vantaggio che si recupera il vecchio, evitando ulteriori colate di cemento per edificare il "nuovo" che tanto piace.

Purtroppo, però, tutti questi buonissimi propositi non riescono a trovare applicazione a causa di una burocrazia che non solo è infinita, ma è POCO CHIARA.

Dall'idea che mi son fatto io, temo che pochi immobili riusciranno a beneficiare di queste agevolazioni. Davvero un peccato.
 
Aggiungo anche il fatto che i lavori potranno essere ispezionati e che se non a norma si perderanno tutti i benefici.
Praticamente si accomuna il normale cittadino che non sa nulla e si affida al professionista che certifica. E il ladro che con una ditta compiacente si ristruttura casa a spese dello stato.
Se sottoposti a verifica il normale cittadino perde i benefici al pari del ladro che ci ha provato e l'ha messo in conto di esser scoperto.
Poi il normale cittadino dovrebbe far causa al professionista e alla ditta con tutto il corollario di perizie e avvocati e perdere probabilmente molto più degli n-mila euro di ristrutturazione.
 
Su questo ultimo punto scatta poi la figura dell’asseveratore, cioé chi firma e da l’ok, essendone responsabile PENALMENTE, esterno a chi fa i lavoro per evitare conflitti di interesse, che quindi si stanno cagando in mano, non sapendo come fare,cosi come non ci sono ancora le assicurazioni disponibili per il loro lavoro, e le specifiche per colpa o dolo.

Forse forse il sistema entrerá a regime a metá 2021.... ma sempre troppo tardi per are un efficace spinta a questo settore. Anzi rendendolo ancora piùbloccato e povero per il post lockdown...
 
Oltretutto, nell' attuale stesura del decreto, il beneficio fiscale scade il 31\12\2021 per i privati e sei mesi dopo per gli enti pubblici ( ATER ), rendendo quasi impossibile effettuare lavori su stabili di grandi dimensioni ( sto lavorando sulla cosa assieme ad un mio amico architetto e ad un altro che ha un' importante impresa di costruzioni ) visti i tempi della burocrazia e delle lavorazioni previste, la politica si è già espressa in favore di un prolungamento di alcuni anni delle scadenze, senza è impossibile lavorarci.
 
Vi seguo con grande interesse.

Il superbonus al 110% ha riscosso grandissimo successo e sarà quasi sicuramente prorogato, perché vi è una mole di richieste incredibile. Se si dovesse fermare al 31 dicembre, i nove decimi degli interessati ne sarebbero esclusi. Poi, banalmente, nelle regioni alpine nessuno apre un cantiere a novembre...

Mi viene da dire che è anche una forma di investimento, se si ha capienza Irpef: avere indietro il 10% in cinque anni, oltre al capitale, e ritrovarsi una casa rinnovata e con minori costi di gestione (e quindi potenzialmente meglio rivendibile e a prezzi superiori), mi sembra un ottimo affare.

Infine una considerazione sugli interventi: qui parlate di cappotto, che su una casa singola potrebbe avere costi non sostenibili. A me non sembra, se paragonati soprattutto ai costi da sostenere in un grosso condominio, dove la voce maggiore è banalmente data dal ponteggio. In una casa singola, soprattutto nelle ville anni Sessanta/Settanta, caratterizzate da numerose e ampie finestrature, forse la voce di costo principale è data dai serramenti.
 
L'ultimo tizio che si è proposto sull'argomento 110% riferito alla prima casa,dove non mi interessa essendo fuori parametro....:evil: (appartamento già con cappotto e condensazione e senza ingresso indipendente)
diceva che le agevolazioni sono state estese al 2024 ma io non ho nessun conforto da leggi scritte in materia.

Siccome ho il cantiere quasi avviato,almeno lato progetto per la seconda casa in Friuli,
avere del margine sulla chiusura dei lavori (cappotto-infissi-fv)sarebbe forse un toccasana...:PAAU
 
Be dai non é cosi..

Hai lreso il 50% su ftv come ristrutturazione ed il 65% su caldaia come efficientamento che porterai in detrazione nei 10 anni successivi

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Ci sono molte sfumature....

Questa della distinzione tra trainanti e trainati da proprietario o non....non l’avevo mai sentita e non mi sembra corretta...

@leonard. Mi sembri abbastanza sul lezzo tene ocupi pure tu???


Diciamo che ad oggi la via più seguita o meglio ricercata é quella di cercare una societá che si occupa dei lavori facendo sconto in fattura....

Il mercato ormai é dopato su questo.

Le aziende si sono ormai organizzate, dipendentemente dalla propria grandezza e disponibilitá del cassetto fiscale o con le banche.

Per l’utenteè la soluzione più liscia, grosse cifre non ci sono da spendere..o anticipare, nel seguito può essere che qualche soldo ci sia da spendere, ma considerando che un intervento ( i prezzi di vendita max sono imposti 2400€ kw per ftv, 1000€ kw per accumulatori, 1350€ kw per caldaia, poi anche ler cappotto ma non li conosco bene) ciò porta ad avere un intervento che non si spdiscosta molto dai 50 000€ ad abitazione solo per impiantistica, poi da aggiungere cappotto ed infissi.

I tetti di spesa sono. 48000 per ftv , 30000 pertermico 50000 per cappotti con i loro sottogruppi.
Maxxxce no non ho proprio preso nulla, ho fatto casa nuova e sul nuovo non ci sono incentivi, in più il FV era obbligatorio.
 
I massimali sui serramenti non sono male, il prezzo che hanno fissato al mq permette di avere un buon serramento, anche in legno (o legno + alluminio).

Ad oggi, conviene ragionare con la scadenza al 31 dicembre 2021 e cercare di essere rapidi, affidandosi a professionisti seri e preparati.
Un esempio: un mio amico, che vive in un piccolo palazzetto di 4 unità, ha affidato un mandato ad un amministratore di condominio (che si proponeva come professionista preparato) per gestire le pratiche di Ecobonus (ad agosto 2020).
Ebbene, dopo 2 mesi (ottobre 2020), questo amministratore non è stato in grado di fare nulla, non sapeva minimamente come gestire le pratiche: banalmente, non è riuscito a chiarire se un appartamento di una S.r.l., bene non strumentale, potesse rientrare o meno nei benefici.

Comunque, da vedere se la cosa verrà prorogata al 2024, davvero, anche perchè al momento sono solo parole.

Tanto per dire: se una persona ha interesse a fare serramenti, caldaia, fotovoltaico, colonnina e isolamento tetto con insufflaggio, non ci sono particolari problemi in termine di tempistiche, sono lavori abbastanza rapidi. Se parte oggi con le pratiche, entro febbraio riesce a concludere tutto.

Il problema grosso è sul cappotto: quello purtroppo richiede tempi più lunghi di installazione e anche progettazione, senza dimenticare che, nel periodo invernale più freddo, non viene installato.
 
Il problema è il tetto massimo di spesa, che per una casa singola mi pare sia 80mila euro. E su case pt + un piano, con 8-10 aperture per piano, di cui almeno un paio extralarge, come sono appunto le tipologie di abitazioni di sessant'anni fa, il costo per cambiare i serramenti comincia ad incidere pesantemente, e rischia di togliere disponibilità per gli altri interventi.
 
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