Edo
???
Buonasera a tutti:skiciao:
Con il primo report stagionale vi porto in una zona vicina all'Italia ma dalle mie esperienze ben poco frequentata dai connazionali, cioè nelle Alpi del Vaud proprio al confine con il Canton Berna (là dove si trova il cosiddetto Oberland Bernese). Il comprensorio in questione è più che altro un ghiacciaio dove si trovano le piste più alte della regione, situato in un'area ricca di grandi e piccoli comprensori sciistici a poca distanza da due mondane località, cioè Gstaad e Villars-sur-Ollon. Dopo aver visitato i comprensori principali delle succitate località da tempo volevo provare anche il ghiacciaio ma consideravo l'esperienza interessante più che altro dal punto di vista paesaggistico perchè la skimap non fa presagire un comprensorio da urlo: le piste sono poche, più che altro sembrano corti skilifini sul ghiacciaio e poco altro. Invece le piste sul ghiacciaio non sono così piatte come immaginavo e soprattutto sono discretamente lunghe così come le due piste (una rossa ed una nera) che scendono a valle che sono discretamente difficili.
Vabbè, ci sono non so quanti chilometri di piste (25-30 forse?) e una decina di impianti che partono da 1350 metri dei paese di Reusch ed arrivano ai circa 3000 dell'arrivo dello skilift più alto. In realtà l'accesso principale al comprensorio si fa dal Col du Pillon a 1546 metri con una funivia che va presa anche in discesa e la pista correntemente sciabile più bassa arriva a 1834 metri poichè la pista nera che scende al paese di Reusch ho letto che è quasi sempre chiusa.
In complesso un voto di 7,5: è uno di quei posti da vedere una volta per i panorami e perchè se uno è appassionato di impianti a fune l'arrivo della funivia l'avrà visto in foto almeno qualche migliaio di volte!
Da segnalare l'estrema gentilezza e cordialità del personale degli impianti di risalita: qualche chilometro più a nord nella Svizzera tedesca secondo la mia esperienza la situazione cambia totalmente!
Bando alle ciance, ecco qualche foto:
Dapprima automobilistica come da tradizione:
Ma passiamo subito alle foto sciistiche: tutta la parte bassa (ed anche quella meno bassa ma sullo stesso versante) della skiarea è molto ombrosa e fredda e la partenza mattutina invoglia poco i non amanti del gelo come me a sciare. Invece, la temperatura in alto sul ghiacciaio, subito dopo aver "svalicato" dall'arrivo della funivia si è rivelata estremamente piacevole e mite grazie alla diversa esposizione delle piste:
Un abbastanza ardita funivia permette di raggiungere i 2971 metri in due tronconi; entrambi belli da prendere poichè il primo compie un balzo abbastanza verticale di 1000 metri mentre il secondo fa un sorvolo decisamente suggestivo durante il quale si può godere di una bellissima vista sulle montagne sottostanti.
Varie foto funiviarie:
All'arrivo della funivia a 2971 metri, in un luogo denominato Scex Rouge si trova come da tradizione svizzera, oltre al solito negozio di oggetti d'alta moda (o perlomeno di alto prezzo) un enorme ristorante su più livelli in uno di quegli imponenti edifici di cemento con gli ascensori. Purtroppo (in generale nel comprensorio e in generale in terra elvetica) questi non sono sempre presenti e laddove non ci sono si deve sopperire a questa mancanza con le proprie forze tramite scomodissime e talvolta lunghissime scalinate/corridoi senza un apparente perché:
Un altro scatto funiviario:
E un po' di immagini delle piste sul ghiacciaio, servite da tre sciovie ad ancora delle quali ignoro assolutamente i nomi ma con lunghezza (ad occhio) stimata tra i 1000 ed i 1500 metri (anche se uno mi pare più lungo, infatti ho controllato adesso il sacro database degli impianti e la cifra riportata è 2322 metri):
In realtà sul ghiacciaio si trova anche una breve seggiovia che permette di tornare alla funivia dalle piste:
Dal ghiacciaio si può avere una bella vista sul Vallese, situato proprio a sud e soprattutto molto vicino. Ingrandimento su un paesino a caso:
Dietro, l'arrivo della funivia con una delle "solite" installazioni high tech che possono trovare nelle famose località elvetiche (ed austriache) pensate per i visitatori appiedati (con gli scarponi è piuttosto scomoda, anche perchè per raggiungerla bisogna salire una forse trentina dei succitati e scomodissimi gradini in salita), cioè una ponte/passerella sospesa, questa però piuttosto lunga e suggestiva:
Ancora qualche foto del ghiacciaio:
Un inaspettato frammento di Cappadocia in terra rossocrociata:
E le ultime foto del ghiacciaio:
In questo vallone al quale si accede dal ghiacciaio con una lunga e noiosa racchettata si snoda una delle due piste che scendono verso valle, cioè la "noire". Una pista effettivamente difficile e molto svizzera, priva cioè di tutte quelle caratteristiche che inquadrano le discese nostrane: la mancanza di qualsiasi rete di protezione, anche laddove forse servirebbe, una battitura posticcia, molte pietre per la quasi assenza dell'innevamento programmato ma soprattutto e per fortuna (secondo la scuola di pensiero alla quale sono iscritto ne esiste anche un'altra che ha tutt'altra opinione in proposito) tanti cambi di pendenza ed un fondo del tutto irregolare:
Ingrandimento sulla seggiovia senza pista che permette di ritornare agli altri impianti:
E di nuovo qualche foto della pista, della seggiovia e dei panorami che la circondano:
E' ora di risalire verso il ghiacciaio con in successione una seggiovia senza pista abbastanza orizzontale che serve per il collegamento, una seggiovia che segue il percorso di una pista rossa (in effetti una delle uniche due piste oltre a quelle del ghiacciaio) ed il secondo tronco della funivia.
La partenza della seconda seggiovia:
E la linea. La pista di fianco l'ho poi percorsa ma non l'ho fotografata scendendo per via della pessima luce che restituisce dei colori orribili, quindi accontentatevi di vederla da questa angolazione:
Di nuovo qualche scatto della/dalla funivia:
E finalmente dalla terrazza e dalla passerella panoramica sul ghiacciaio:
E dei bei panorami:
Ingrandimento sul paese di Les Diablerets:
Di nuovo la passerella:
E gli immancabili turisti asiatici:
La giornata è finita ed è ora di tornare in fondovalle: prima con la pista rossa "alta" del quale ho fotografato solo il primo tratto (cioè un infernale e difficile imbuto che mette in seria difficoltà chi non è un buon sciatore come dimostra la foto, infatti tale pista in Italia sarebbe senza dubbio classificata come nera a mio avviso. E per altro qui forse forse una rete di protezione non ci starebbe poi male considerato che sotto ci saranno più o meno mille metri di vuoto) e poi anche con quella rossa "bassa", parallela alla seggiovia fotografata prima poichè una volta giunti all'intermedia delle funivie con la pista, quest ultimo si trova qualche metro più in alto e a meno di non volere salire a piedi per un bel pezzettino bisogna obbligatoriamente scendere fino alla partenza della seggiovia per raggiungerlo:
E per finire qualche scatto funiviario per gli appassionati perchè l'impianto è moderno ma affascinante:
E' tutto, grazie dell'attenzione!
Con il primo report stagionale vi porto in una zona vicina all'Italia ma dalle mie esperienze ben poco frequentata dai connazionali, cioè nelle Alpi del Vaud proprio al confine con il Canton Berna (là dove si trova il cosiddetto Oberland Bernese). Il comprensorio in questione è più che altro un ghiacciaio dove si trovano le piste più alte della regione, situato in un'area ricca di grandi e piccoli comprensori sciistici a poca distanza da due mondane località, cioè Gstaad e Villars-sur-Ollon. Dopo aver visitato i comprensori principali delle succitate località da tempo volevo provare anche il ghiacciaio ma consideravo l'esperienza interessante più che altro dal punto di vista paesaggistico perchè la skimap non fa presagire un comprensorio da urlo: le piste sono poche, più che altro sembrano corti skilifini sul ghiacciaio e poco altro. Invece le piste sul ghiacciaio non sono così piatte come immaginavo e soprattutto sono discretamente lunghe così come le due piste (una rossa ed una nera) che scendono a valle che sono discretamente difficili.
Vabbè, ci sono non so quanti chilometri di piste (25-30 forse?) e una decina di impianti che partono da 1350 metri dei paese di Reusch ed arrivano ai circa 3000 dell'arrivo dello skilift più alto. In realtà l'accesso principale al comprensorio si fa dal Col du Pillon a 1546 metri con una funivia che va presa anche in discesa e la pista correntemente sciabile più bassa arriva a 1834 metri poichè la pista nera che scende al paese di Reusch ho letto che è quasi sempre chiusa.
In complesso un voto di 7,5: è uno di quei posti da vedere una volta per i panorami e perchè se uno è appassionato di impianti a fune l'arrivo della funivia l'avrà visto in foto almeno qualche migliaio di volte!
Da segnalare l'estrema gentilezza e cordialità del personale degli impianti di risalita: qualche chilometro più a nord nella Svizzera tedesca secondo la mia esperienza la situazione cambia totalmente!
Bando alle ciance, ecco qualche foto:
Dapprima automobilistica come da tradizione:
Ma passiamo subito alle foto sciistiche: tutta la parte bassa (ed anche quella meno bassa ma sullo stesso versante) della skiarea è molto ombrosa e fredda e la partenza mattutina invoglia poco i non amanti del gelo come me a sciare. Invece, la temperatura in alto sul ghiacciaio, subito dopo aver "svalicato" dall'arrivo della funivia si è rivelata estremamente piacevole e mite grazie alla diversa esposizione delle piste:
Un abbastanza ardita funivia permette di raggiungere i 2971 metri in due tronconi; entrambi belli da prendere poichè il primo compie un balzo abbastanza verticale di 1000 metri mentre il secondo fa un sorvolo decisamente suggestivo durante il quale si può godere di una bellissima vista sulle montagne sottostanti.
Varie foto funiviarie:
All'arrivo della funivia a 2971 metri, in un luogo denominato Scex Rouge si trova come da tradizione svizzera, oltre al solito negozio di oggetti d'alta moda (o perlomeno di alto prezzo) un enorme ristorante su più livelli in uno di quegli imponenti edifici di cemento con gli ascensori. Purtroppo (in generale nel comprensorio e in generale in terra elvetica) questi non sono sempre presenti e laddove non ci sono si deve sopperire a questa mancanza con le proprie forze tramite scomodissime e talvolta lunghissime scalinate/corridoi senza un apparente perché:
Un altro scatto funiviario:
E un po' di immagini delle piste sul ghiacciaio, servite da tre sciovie ad ancora delle quali ignoro assolutamente i nomi ma con lunghezza (ad occhio) stimata tra i 1000 ed i 1500 metri (anche se uno mi pare più lungo, infatti ho controllato adesso il sacro database degli impianti e la cifra riportata è 2322 metri):
In realtà sul ghiacciaio si trova anche una breve seggiovia che permette di tornare alla funivia dalle piste:
Dal ghiacciaio si può avere una bella vista sul Vallese, situato proprio a sud e soprattutto molto vicino. Ingrandimento su un paesino a caso:
Dietro, l'arrivo della funivia con una delle "solite" installazioni high tech che possono trovare nelle famose località elvetiche (ed austriache) pensate per i visitatori appiedati (con gli scarponi è piuttosto scomoda, anche perchè per raggiungerla bisogna salire una forse trentina dei succitati e scomodissimi gradini in salita), cioè una ponte/passerella sospesa, questa però piuttosto lunga e suggestiva:
Ancora qualche foto del ghiacciaio:
Un inaspettato frammento di Cappadocia in terra rossocrociata:
E le ultime foto del ghiacciaio:
In questo vallone al quale si accede dal ghiacciaio con una lunga e noiosa racchettata si snoda una delle due piste che scendono verso valle, cioè la "noire". Una pista effettivamente difficile e molto svizzera, priva cioè di tutte quelle caratteristiche che inquadrano le discese nostrane: la mancanza di qualsiasi rete di protezione, anche laddove forse servirebbe, una battitura posticcia, molte pietre per la quasi assenza dell'innevamento programmato ma soprattutto e per fortuna (secondo la scuola di pensiero alla quale sono iscritto ne esiste anche un'altra che ha tutt'altra opinione in proposito) tanti cambi di pendenza ed un fondo del tutto irregolare:
Ingrandimento sulla seggiovia senza pista che permette di ritornare agli altri impianti:
E di nuovo qualche foto della pista, della seggiovia e dei panorami che la circondano:
E' ora di risalire verso il ghiacciaio con in successione una seggiovia senza pista abbastanza orizzontale che serve per il collegamento, una seggiovia che segue il percorso di una pista rossa (in effetti una delle uniche due piste oltre a quelle del ghiacciaio) ed il secondo tronco della funivia.
La partenza della seconda seggiovia:
E la linea. La pista di fianco l'ho poi percorsa ma non l'ho fotografata scendendo per via della pessima luce che restituisce dei colori orribili, quindi accontentatevi di vederla da questa angolazione:
Di nuovo qualche scatto della/dalla funivia:
E finalmente dalla terrazza e dalla passerella panoramica sul ghiacciaio:
E dei bei panorami:
Ingrandimento sul paese di Les Diablerets:
Di nuovo la passerella:
E gli immancabili turisti asiatici:
La giornata è finita ed è ora di tornare in fondovalle: prima con la pista rossa "alta" del quale ho fotografato solo il primo tratto (cioè un infernale e difficile imbuto che mette in seria difficoltà chi non è un buon sciatore come dimostra la foto, infatti tale pista in Italia sarebbe senza dubbio classificata come nera a mio avviso. E per altro qui forse forse una rete di protezione non ci starebbe poi male considerato che sotto ci saranno più o meno mille metri di vuoto) e poi anche con quella rossa "bassa", parallela alla seggiovia fotografata prima poichè una volta giunti all'intermedia delle funivie con la pista, quest ultimo si trova qualche metro più in alto e a meno di non volere salire a piedi per un bel pezzettino bisogna obbligatoriamente scendere fino alla partenza della seggiovia per raggiungerlo:
E per finire qualche scatto funiviario per gli appassionati perchè l'impianto è moderno ma affascinante:
E' tutto, grazie dell'attenzione!
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