blizzy
Grand Member of The Parliament
Condivido alcune foto della mia vacanza in questo comprensorio meno noto tra quelli transalpini, ma non per questo privo di fascino. Per gli appassionati di impianti ipertecnologici, c'è poco: le seggiovie sono tante (il domaine è vasto, leggo 250 km di piste, ma ancor di più sono i percorsi tracciati ma non battuti, che ne fanno una delle mete preferite dai cercatori di poudreuse), ma quasi tutte sono datate e tutte senza copertura, perché Serre Chevalier Vallée (che i cugini, nella loro foga di abbreviare sempre e cmq, chiamano colloquialmente Serre Che) ha la sfortuna di essere battuta da venti belli sostenuti.
Io l'ho scelta proprio perché sulla carta offre percorsi facili e in sicurezza in fp, ovviamente quando c'è la fresca (poudreuse per i cugini). Ovviamente io ci sono andato in uno degli anni più magri
Neve oltre i 2000, sotto solo sparata, cmq tutti i rientri aperti. Vabbè, mi sono divertito comunque
Arrivati con "l'auto per andare in montagna"
La città di Briançon merita una visita
Eravamo alloggiati a Chantemerle, piccola frazione di St. Chauffrey, 1350 metri, uno dei quattro punti di partenza a valle degli impianti
Ecco la nera Luc Alphand, che dai 2000 di Serre Ratier scende fino in paese alla partenza della cabinovia
Serre Ratier
Col de la Cucumelle
In pista
Relax
Sugli impianti
In giro
Se ci andate, tappa obbligata sono Les Grands Bains di Le Monetier.
Bye bye, Serre Che, penso di tornarci