e.frapporti
DURACELL
dopo solo una settimana dalla mia decisione di dotarmi di una splitboard arriva l'occasione giusta: un utente di altro forum decide di cambiare la sua Solution 164 con Freebird ed io subito ne approfitto. In meno di 24ore chiudiamo l'affare e venerdì sera già sono in possesso della mia nuova bimba. (grazie Paolo! l'hai tenuta davvero bene! sembra nuova)
Sabato provvedo ai vari settaggi (ed a prendere confidenza con le modalità d'uso del nuovo attrezzo) e domenica (ieri) è già ora della prima gita.
L'occasione è la prima uscita del SA2/SBA2 della scuola di Verona (di cui io sono istruttore). La meta è Cima del Tempo (Wetterspitze) in val di Fleres, 1410 mt. di dislivello, sviluppo lunghetto con due rampe ripide. Dopo le nevicate di lunedì scorso e una spolveratina prevista nella notte capisco che è proprio il giorno ideale per provare questo nuovo modo (per me) di fare snowb.alpinismo.
Impressioni:
i primi 700 mt. sono su neve ghiacciata (crosta da rigelo), si viaggia sciolti e veloci, ma il peso delle due semiassi sotto i piedi mi fanno constatare che con le ciaspe (e tavola trascinata) avrei fatto meno fatica.
poi finalmente inizia la neve mobida, il ripido (30°) e le inversioni: qui molto bene, capisco di avere una marcia in più grazie al nuovo attrezzo, vado via bene sui traversi grazie alla bella neve e probabilmente anche al setup hard. Le inversioni vengono abbastanza bene fin da subito, anche se qualcuna mi fa un po' penare, ma nel complesso nessun problema (dopo 4 anni che ascolto le spiegazioni dei miei colleghi skialper ai loro allievi la teoria la sapevo bene, metterla in pratica non è stato complicato).
Il secondo muro è più ripido del primo, raggiunge e forse supera i 40°, ma la neve è bella anche qui. Decido lo stesso di mettere i rampant per non rischiare nulla e anche per provarli. La decisione è felice! con i coltelli salgo sciolto senza problemi o patemi, da una parte non mi danno nessun fastidio, non mi sembra di faticare di più, dall'altra una bella iniezione di sicurezza ( in 3-4 punti probabilmente avrei avuto difficoltà. Inoltre l'operazione di montaggio si è rivelata agevole e veloce (rampant Voilè).
Gli ultimi 80 metri di salita li facciamo alpinisticamente vista la cresta non sciabile.
In discesa tutto bene, a parte un piccolo problema con gli scarponi hard che inizialmente avevo stretto un po' troppo ma è bastato allentare il gancio superiore per tornare al consueto feeling con la tavola.
Nelle condizioni trovate (prima neve polverosa poi firn) la Jones si è comportata molto bene e mi ha regalato il solito divertimento.
Conclusioni: felicissimo di essere passato alla split che su neve morbida è ottima ma per ora confermo la mia idea che in condizioni tipicamente primaverili la configurazione ciaspe+tavola trascinata è migliore.
Sabato provvedo ai vari settaggi (ed a prendere confidenza con le modalità d'uso del nuovo attrezzo) e domenica (ieri) è già ora della prima gita.
L'occasione è la prima uscita del SA2/SBA2 della scuola di Verona (di cui io sono istruttore). La meta è Cima del Tempo (Wetterspitze) in val di Fleres, 1410 mt. di dislivello, sviluppo lunghetto con due rampe ripide. Dopo le nevicate di lunedì scorso e una spolveratina prevista nella notte capisco che è proprio il giorno ideale per provare questo nuovo modo (per me) di fare snowb.alpinismo.
Impressioni:
i primi 700 mt. sono su neve ghiacciata (crosta da rigelo), si viaggia sciolti e veloci, ma il peso delle due semiassi sotto i piedi mi fanno constatare che con le ciaspe (e tavola trascinata) avrei fatto meno fatica.
poi finalmente inizia la neve mobida, il ripido (30°) e le inversioni: qui molto bene, capisco di avere una marcia in più grazie al nuovo attrezzo, vado via bene sui traversi grazie alla bella neve e probabilmente anche al setup hard. Le inversioni vengono abbastanza bene fin da subito, anche se qualcuna mi fa un po' penare, ma nel complesso nessun problema (dopo 4 anni che ascolto le spiegazioni dei miei colleghi skialper ai loro allievi la teoria la sapevo bene, metterla in pratica non è stato complicato).
Il secondo muro è più ripido del primo, raggiunge e forse supera i 40°, ma la neve è bella anche qui. Decido lo stesso di mettere i rampant per non rischiare nulla e anche per provarli. La decisione è felice! con i coltelli salgo sciolto senza problemi o patemi, da una parte non mi danno nessun fastidio, non mi sembra di faticare di più, dall'altra una bella iniezione di sicurezza ( in 3-4 punti probabilmente avrei avuto difficoltà. Inoltre l'operazione di montaggio si è rivelata agevole e veloce (rampant Voilè).
Gli ultimi 80 metri di salita li facciamo alpinisticamente vista la cresta non sciabile.
In discesa tutto bene, a parte un piccolo problema con gli scarponi hard che inizialmente avevo stretto un po' troppo ma è bastato allentare il gancio superiore per tornare al consueto feeling con la tavola.
Nelle condizioni trovate (prima neve polverosa poi firn) la Jones si è comportata molto bene e mi ha regalato il solito divertimento.
Conclusioni: felicissimo di essere passato alla split che su neve morbida è ottima ma per ora confermo la mia idea che in condizioni tipicamente primaverili la configurazione ciaspe+tavola trascinata è migliore.
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